Ogni tanto mi piace “destrutturare” - è un mio vizio, lo
so - e in questo caso la vittima è stata la panzanella, per la quale già feci
un esperimento
tempo addietro.
Sono quindi partito dalla classica panzanella, nella sua
accezione romana e decantata dalla poesia di Aldo Fabrizi che ho volutamente
ricordato e che riporto in basso, dove ho di fatto separato gli ingredienti di base, arricchendoli poi
con altri, per un piatto da mangiare al cucchiaio.
Quindi, per prima cosa, il pane e il pomodoro, il primo
ridotto in crema, il secondo in una sorta di paté, poi un’emulsione di
acciughe, per un deciso contrasto nel gusto, e per finire un olio al basilico,
piuttosto denso, per un profumo estivo.
Per il paté di pomodoro ho usato dei classici ciliegino,
mentre il pane la
mia ricetta, dove ho utilizzato una classica farina 00, macinata a pietra,
frutto di un mio recente acquisto dal Mulino Marino, celeberrimo
produttore di farine e non solo.
Niente cipolla, come da tradizione romana, che invece
appartiene alla declinazione toscana del piatto, anche se temo che su questo
punto si potrebbe aprire un dibattito.
E che ce vo’
pe’ fa’ la Panzanella?
Nun è ch’er condimento sia un segreto,
oppure è stabbilito da un decreto,
però la qualità dev’esse quella.
In primise: acqua fresca de cannella,
in secondise: ojo d’uliveto,
e come terzo: quer di-vino aceto
che fa’ venì la febbre magnarella.
Pagnotta paesana un po’ intostata,
cotta all’antica,co’ la crosta scura,
bagnata fino a che nun s’è ammollata.
In più, per un boccone da signori,
abbasta rifinì la svojatura
co’ basilico, pepe e pommidori.
Aldo Fabrizi
Ingredienti (per 4 porzioni)
Per la crema di pane
- Otto fette di pane casareccio
- Olio extravergine di oliva
- Acqua
Per il paté di pomodori
- Una trentina di pomodorini ciliegino (o datterino)
- Sale, meglio se integrale
- Zucchero semolato
Per l'emulsione di acciughe
- Una decina di filetti di acciughe sott'olio
- Olio extravergine di oliva
- Acqua
Per l’olio al basilico
- Una trentina di foglie di basilico
- Olio extravergine di oliva
- Sale grosso
Per prima cosa dovete disidratare i pomodori, tagliandoli
a metà, nel verso della lunghezza e, volendo, eliminando i semi interni, anche
se, date le caratteristiche dei pomodorini, potete anche lasciarli al loro
posto, che danno poco fastidio e non si sentono, con la loro componente di
amaro, quando poi frullerete il tutto.
Prendete poi una teglia, metteteci sul fondo un foglio di
carta da forno e poi disponete i pomodori, con la parte tagliata rivolta verso
l’alto, salandoli con del sale fino e dando una spolverata di zucchero, che
aiuterà a ridurre la loro componente acida e, allo stesso tempo, ad accentuare
la loro dolcezza.
Infornate a circa 90° per almeno due ore e comunque fino
a quando non vedrete che i pomodori si saranno "raggrinziti", segno
che l'acqua contenuta al loro interno è in buona parte evaporata.
Tanto che i
pomodori si disidratano, e se avete deciso di usarlo, preparate l'olio al
basilico, mettendo nel frullatore, o nel bicchiere del Minipimer, le foglie di
basilico e qualche grano di sale grosso e facendo andare alla massima velocità,
in modo da dare una prima sgrossata al basilico.
Unite poi un
paio di cucchiai di olio extravergine e fate andare nuovamente, in modo da
ridurre il tutto alla usuale consistenza del pesto, aggiungendo infine altro
olio fino alla giusta consistenza, che per questa preparazione dovrà risultare
piuttosto densa.
Tornate ai pomodori e, quando sono pronti, tirateli fuori
dal forno e fateli freddare, poi, usando il frullatore tradizionale o il
Minipimer, frullateli insieme ad un paio di cucchiai di olio extravergine, fino
ad ottenere una crema piuttosto densa, simile appunto alla consistenza di un
classico paté.
Mettete i pomodori da parte e passate alla preparazione
dell'emulsione di acciughe, mettendole bel bicchiere del frullatore,
tradizionale o Minipimer, aggiungendo, per partire, quattro cucchiai di olio
extravergine e due di acqua freddissima o, in alternativa, un cubetto di
ghiaccio.
Fate andare alla massima velocità, in modo da dare vita
all'emulsione, che regolerete nella sua densità dosando olio e acqua, fino ad
ottenere quella giusta, facendo la classica prova con il dorso del cucchiaio e
verificando che l'emulsione coli via lasciando un sottile strato sul cucchiaio.
Passate poi alla crema di pane, mettendo la mollica del
pane - la crosta la toglierete - nel bicchiere del frullatore, aggiungendo un
paio di cucchiai di olio extravergine, un po' di sale, soprattutto nel caso
aveste usato pane sciapo, e quattro cucchiai d’acqua.
Fate andare il frullatore alla massima velocità, fino a
quando non otterrete una crema omogenea, la cui densità la regolerete
aggiungendo eventualmente altra acqua (suggerisco di evitare l’aggiunta di
olio, per non ottenere un crema troppo unta e dove il sapore dell’olio potrebbe
risultare troppo evidente).
Bene, non resta che comporre il tutto, mettendo sul fondo
di ciascun piatto un paio di cucchiai di crema di pane, alla quale darete una
forma a scodella, per mettere poi al suo centro un cucchiaio di paté di
pomodoro, dando ancora una volta una forma concava, mettendo poi al suo centro
un cucchiaino di emulsione di acciughe.
Completate con l’olio al basilico, distribuendone giusto
un piccola quantità, secondo la configurazione che preferite.
Guarnite come meglio credete e portate in rapidamente
tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: l'accostamento che suggerisco è con un Lugana DOC, un vino bianco da vitigno Turbiana, proveniente dalle rive del Lago di Garda.
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