Un piatto tutto sommato classico, dove il broccolo
romanesco è cotto insieme alla pasta e poi entrambi sono uniti e saltati in
padella con il guanciale.
La cottura congiunta di pasta e broccolo, grazie
all'amido che in parte si trasferisce in quest'ultimo, agevola la cremosità del
piatto.
Completano il tutto il pecorino romano, quello di Brunelli, e le mandorle
sogliate, tostate in padella in modo da accentuarne il sapore, aggiunte solo
all'ultimo momento, in modo che la loro croccantezza non venga compromessa
dall'umidità complessiva del piatto.
Per quanto riguarda la cottura del broccolo, tenete
presente che questa richiederà circa quindici minuti, per cui dovete tenere
conto del tempo di cottura della pasta, in modo che i due ingredienti siano
cotti al punto giusto nel medesimo istante.
La preparazione è rapida, potendo procedere in parallelo
con la cottura di pasta e broccolo e preparazione degli altri ingredienti.
Ingredienti (per 6 persone)
- Mezzo chilo di rigatoni (o altro formato corto)
- Un broccolo romanesco di piccole dimensioni
- Sei fette di guanciale
- Due cucchiai di pecorino romano grattugiato
- Tre cucchiai di mandorle sfogliate
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Per prima cosa dedicatevi al broccolo, che pulirete
tenendo solo le cimette e la parte di gambo necessaria a tenerle unite,
scartando quindi le parti più dure e cercando di fare in modo che le cimette
non siano troppo grandi, in modo che ben si armonizzino poi con i rigatoni.
Mettete in una ampia pentola l'acqua per la pasta,
salatela, portatela sul fuoco e, quando bolle, buttate il broccolo, calcolando
inoltre quanti minuti questo dovrà cuocere prima di aggiungere anche la pasta.
Tanto che il broccolo va, tagliate le fette di guanciale
in pezzi più piccoli, facendo delle piccole listarelle, di un paio di
centimetri di lunghezza e mezzo di larghezza, quindi prendete un'ampia padella,
dove poi mantecherete la pasta, e ungetela con abbondante olio extravergine,
direi almeno sei cucchiai.
Portate la padella sul fuoco, a fiamma media, e quando
l'olio è caldo - non bollente, mi raccomando - unite il guanciale, facendolo
cuocere a fiamma viva fino a quando non si sarà dorato e diventato croccante,
momento nel quale spegnerete e lascerete la padella da parte, senza coperchio.
Vedrete che, tra olio e grasso rilasciato dal guanciale,
il fondo risultante sarà decisamente abbondante e grasso. D'altra parte sarà proprio
questa caratteristica a donare un sapore deciso al piatto e a fornire la giusta
dosa di grassi per rendere la pasta non troppo asciutta.
Controllate il timer - dovremmo esserci - e, quando il
tempo è giusto, aggiungete la pasta nella pentola con i broccoli, facendola
cuocere, ma mantenendola al dente.
Tanto che la pasta si cuoce, dedicatevi ora alle
mandorle, mettendole in un padellino anti-aderente e portandolo sul fuoco, a
fiamma media.
Fate scaldare e proseguite, girando spesso, fino a quando
le mandorle non cominceranno ad assumere un bel color bruno tenue, segno che la
tostatura procede come si deve.
Girate spesso, come dicevo, per far si che la tostatura
sia uniforme, quindi spegnete e fate freddare le mandorle su un piatto e non
nella padella, dato che il suo calore residuo potrebbe continuare il processo
di tostatura oltre il giusto.
In alternativa - metodo altrettanto valido - potete
tostare le mandorle in forno, anche se la cosa richiederà qualche minuto in
più.
Sempre in attesa della pasta, grattugiate il pecorino e
tenetelo a portata di mano.
A pochi minuti alla fine della cottura della pasta,
prendete una tazza e prelevate un po' dell'acqua di cottura, ricca di amido,
che vi servirà per la mantecatura finale, poi, quando la pasta è cotta,
scolatela, lasciandola umida, e travasatela nella padella con il guanciale.
Riportate la padella sul fuoco, alzate la fiamma al
massimo, e mescolate in modo da procedere con la mantecatura, aggiungendo
gradualmente l'acqua di cottura messa da parte.
Fate in modo che la pasta risulti cremosa, interrompendo
la mantecatura quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa
evaporazione dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Quando la cremosità è quella giusta, spegnete e
aggiungete il pecorino, dando di nuovo una mescolata in modo da legarlo agli
altri ingredienti, e poi le mandorle tostate - tenetene un cucchiaio di parte -
con relativa ulteriore mescolata.
Impiattate, distribuendo ancora un poco di mandorle
tostate su ciascuna porzione, dando una leggera macinata di pepe nero e poi
guarnendo come meglio credete.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: splendido piatto invernale, un classico della cucina romana a cui abbinerei un Sauvignon che adoro proveniente dall'azienda agricola Terre del Sillabo, situata in Valfreddana, a circa 9 chilometri dalla città di Lucca, non lontana dalle coste della Versilia.
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