Visto che siamo in periodo di carciofi - e peraltro già
comincia ad apparire la meravigliosa mammola
romana - ho pensato ad una loro celebrazione insieme al pesce, in particolare
ad un piccolo avanzo di calamari - qualcuno direbbe che l'avanzo non è stato
casuale... e avrebbe ragione - che avevo preso nella Pescheria di Anzio in
occasione del cenone della Vigilia di Natale 2013 e che avevo saggiamente
surgelato.
Per una volta, contravvenendo alla mia abitudine e
regola, calamari e carciofi li ho cotti insieme, principalmente perché i
rispettivi tempi di cottura erano simili e poi, in fondo, anche perché ogni
tanto si deve cambiare.
Non ho aggiunto altro, se non qualche fogliolina di
mentuccia - o menta romana che dir si voglia - nel rispetto di un piatto che
volevo fosse in purezza.
Ingredienti (per 6 persone)
- Mezzo chilo di spaghetti
- Quattro piccoli calamari
- Quattro carciofi
- Una decina di foglie di mentuccia
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Piccola premessa sui calamari, che vi dovete far pulire
dal pescivendolo, chiedendogli di mantenere il loro mantello integro, dato che
per questa ricetta useremo i calamari tagliati ad anellini.
Quando tornate a casa, verificate comunque che la pulizia
sia stata fatta per bene, cosa non scontata, soprattutto quando c’è molta folla
al banco del pesce.
Terminata la piccola premessa, tagliate i calamari ad
anelli, piuttosto ridotti nella loro larghezza, direi intorno al mezzo
centimetro, e metteteli in attesa su un piatto.
Per i tentacoli lascio a voi la scelta potendo tagliarli
grossolanamente e unirli agli anelli; cuocerli separatamente e usarli come
elemento di guarnizione o, infine, farci qualcosa di diverso, ad esempio
infarinarli e friggerli per servirli come antipastino.
Prendete poi i carciofi, che pulirete secondo la liturgia, ne eliminerete completamente il gambo, con il
quale potete farci qualche altra cosa, e poi taglierete, prima a metà,
eliminando la barba interna, e poi a
fettine sottili, avendo
cura di usare solamente le foglie ed eliminando invece la parte dura alla loro
base, che potrete usare secondo la
vostra fantasia per altre ricette.
Prendete rapidamente una padella - più passa il tempo,
più i carciofi tenderanno ad annerirsi - ampia abbastanza da poter poi
contenere la pasta per la mantecatura finale, metteteci sei cucchiai di olio
extravergine e portatela sul fuoco.
Come dicevo a proposito della ricetta in purezza, a me, con il pesce, non
piace aggiungere altro, né aglio né peperoncino. Voi naturalmente siete liberi
di fare diversamente, per cui se volete aggiungete anche questi ingredienti.
Quando l'olio è caldo, togliete, se li avete aggiunti,
l’aglio e il peperoncino, e unite i calamari e i carciofi, salandoli
leggermente e dando una macinata di pepe nero.
Alzate la fiamma e fate saltare carciofi e calamari,
senza coperchio, per una decina di minuti al massimo, girando spesso e facendo
in modo che i carciofi diventino croccanti e i calamari teneri.
Resistete alla tentazione di aggiungere acqua, dato che
non serve e avrebbe come unico effetto quello di ridurre la croccantezza finale
dei carciofi, che per effetto dell'acqua tenderebbero a stufarsi.
Mettete in una ampia pentola l'acqua per la pasta, ripassando nel caso la teoria, poi salatela, portatela sul fuoco e, quando bolle,
buttate gli spaghetti, facendoli cuocere, ma mantenendoli al dente.
A pochi minuti dalla fine della cottura, prendete una
tazza e prelevate un po' dell'acqua, ricca di amido, che vi servirà per la
mantecatura finale.
Quando la pasta è cotta, scolatela, lasciandola umida, e
travasatela nella padella dove l’aspetta il suo condimento, quindi riportate la
padella sul fuoco, alzate la fiamma al massimo, e mescolate in modo da
procedere con la mantecatura, aggiungendo gradualmente l'acqua di cottura messa
da parte.
Fate in modo che la pasta risulti cremosa, interrompendo
la mantecatura quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa evaporazione
dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Impiattate rapidamente, guarnite come più vi aggrada e
portate in tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: splendido abbinamento, da provare assolutamente, accompagnato da un rosato della Maremma, prodotto da uve sangiovese, particolarmente adatto a questo piatto: il Fattoria di Magliano di Illario.
come promesso li ho fatti: aggiunto un pò di pecorino per mantecare.......buonissimi. Grazie
RispondiElimina:-) Sull'uso del pecorino sono stato anch'io in dubbio fino all'ultimo...
EliminaGrazie a te e alla prossima !