Un primo non proprio leggero, forse più adatto ad un
pranzo rustico, con annessa passeggiatina digestiva, che ad una cenetta
romantica...
Comunque, divagazioni nutrizionistiche a parte, si tratta
di una pasta condita con i peperoni gialli, usati sia come crema che in una
sorta di julienne, e la luganega,
saltata in padella con un poco di vino rosso e che per questa volta ho
sostituito al più presente guanciale, che amo particolarmente.
Completa il tutto il parmigiano reggiano, aggiunto in
fase di mantecatura.
Ingredienti (per 6 persone)
- Mezzo chilo di spaghetti
- Due peperoni gialli
- Tre etti di luganega
- Mezzo bicchiere di vino rosso (opzionale)
- Quattro cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Partite con la crema di peperoni, usando uno dei due
peperoni, pulendolo, eliminandone semi e coste bianche interne e tagliandolo
poi a pezzi, senza curarvi troppo della loro forma, dato che poi frullerete il
tutto.
Mettete il peperone in un pentolino, con un paio di
cucchiai d'olio extravergine, un paio di acqua, sale e pepe.
Portate sul fuoco, a fiamma bassa con il coperchio, e
fate cuocere fino a quando il peperone non sarà ben morbido, facendo in modo
che a fine cottura ci sia ancora un minimo di fondo di cottura, che vi servirà
per agevolare la trasformazione in crema.
Quando il peperone è cotto, spegnete e, usando il
Minipimer o il frullatore tradizionale, riducetelo in crema, lavorando con cura
per eliminare ogni residuo intero, facendo in modo che la densità finale sia
piuttosto fluida, cosa che aiuterà la mantecatura finale della pasta.
Mettete la crema da parte e prendete poi l'altro
peperone, pulite anch'esso, esattamente come avete fatto per il primo, poi tagliatelo
alla julienne, non troppo
sottilmente.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, metteteci
quattro cucchiai di olio extravergine e portatela sul fuoco, poi, quando l'olio
è caldo, unite il peperone appena tagliato e, a fiamma vivace e senza coperchio,
fatelo andare per una decina di minuti, in modo che si ammorbidisca, ma senza
perdere quella sua croccantezza naturale.
La cottura senza coperchio è necessaria per evitare che
il peperone risulti stufato, cosa che
gli farebbe perdere, appunto, la sua croccantezza.
Mettete in una ampia pentola l'acqua per la pasta ,
salatela e portatela sul fuoco e, tanto che aspettate il bollore, prendete la
luganega ed eliminate il suo budello esterno, in modo da ritrovarvi solamente
con la carne, che spezzerete grossolanamente, con le mani o con il coltello, in
modo da ricavarne dei pezzi non più lunghi di un paio di centimetri.
Prendete una padella, ampia abbastanza da poter poi
contenere anche la pasta, ungetela con quattro cucchiai di olio extravergine e
portatela sul fuoco, poi, quando l'olio è caldo, unite la luganega, facendola
andare a fiamma vivace e, al contempo, spezzandola ulteriormente usando un
cucchiaio di legno, in modo da ottenere pezzi più piccoli e irregolari, nella
forma e nella dimensione.
Quando la luganega avrà cambiato colore, e se volete,
sfumate con mezzo bicchiere di vino rosso, facendolo evaporare, poi spegnete e
tenete in caldo, in attesa della cottura della pasta.
Quando l'acqua è a bollore, buttate le pasta, facendola
cuocere, ma mantenendola al dente e, a pochi minuti alla fine della cottura,
prendete una tazza e prelevate un po' dell'acqua, ricca di amido, che vi
servirà per la mantecatura finale.
Sempre a pochi minuti dalla fine della cottura, unite sia
la crema di peperone che il peperone saltato nella padella con la luganega,
dando una rapida mescolata in modo da armonizzare il tutto.
Quando la pasta è cotta, scolatela e travasatela nella
padella dove l’aspetta il suo condimento, poi riportate la padella sul fuoco,
alzate la fiamma al massimo, e mescolate in modo da procedere con la
mantecatura, aggiungendo l'acqua di cottura messa da parte.
Fate in modo che la pasta risulti cremosa, interrompendo
la mantecatura quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa
evaporazione dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Spegnete, aggiungete il parmigiano reggiano grattugiato e
date una generosa macinata di pepe nero, mescolando nuovamente in modo che il
parmigiano possa incorporarsi per bene alla pasta.
Impiattate rapidamente, distribuendo ancora un poco di
parmigiano su ogni porzione e guarnendo come meglio credete, poi portate
velocemente in tavola, per evitare che la pasta si asciughi, perdendo la sua
cremosità.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: per accompagnare questo saporito primo piatto ho scelto uno dei simboli della tradizione vitivinicola toscana: un Chianti Rufìna DOCG di Marchesi di Frescobaldi, un nome una garanzia!
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