Adoro i ravioli e adoro il loro poterli riempire con gli
ingredienti più disparati, cercando ogni volta abbinamenti diversi, che se da
un lato nutrono quella creatività che in
cucina non deve e non può mai mancare, dall'altro nutrono, spero con soddisfazione,
gli ospiti che ogni tanto, io e mia moglie, accogliamo festosamente a casa
nostra.
Questa la base per ripieno sono stati dei bellissimi
gamberi rossi, trovati quasi per caso sul banco del pesce, che ho lavorato insieme alla ricotta e al mascarpone,
in modo da avere un ripieno si cremoso, nel quale però i formaggi non
nascondessero l'ingrediente principe.
Come per la gran parte dei ravioli, almeno di quelli che
faccio io, condimento minimo, a base di burro profumato al limone, al quale ho
aggiunto una punta di zafferano, che donasse un colore molto simile a quello
che si ottiene quando si fa una bisque
di crostacei, quasi a ricordare il loro colore.
Data la presenza del pesce, poi, niente parmigiano ma, al
suo posto, la mollica di pane, tostata in padella insieme al pepe nero e alle
foglioline di timo.
Concludo dicendovi che la pasta dei ravioli è fatta in
casa, ma voi potete, se siete pigri o avete fretta, prendere una di quelle
confezioni di pasta fresca per le lasagne ed usare i singoli fogli per
ricavarne i ravioli.
Ingredienti (per 6 persone)
- Una dose di pasta fatta in casa (qui la mia ricetta)
- Due etti di gamberi rossi (pesati già puliti)
- Un etto di ricotta (quella che preferite)
- Un etto di mascarpone
- Sei cucchiai di mollica di pane
- Sessanta grammi di burro
- Un limone
- Qualche rametto di timo
- Una bustina di zafferano
- Grani di pepe nero
- Sale e pepe
Partite con la preparazione del burro, che dovrà
avere il tempo di poter prendere i profumi del limone e degli altri aromi.
Prendete quindi un pentolino d' acciaio, o comunque che
possa andare in forno, e metteteci il
burro, la scorza di mezzo limone, un cucchiaino di grani di pepe nero e un
rametto di timo, mettendo poi il pentolino in forno a circa 50°, in modo che il
burro possa sciogliersi ma senza bollire, lasciandocelo fino a quando i ravioli
non saranno pronti da servire.
Tanto che la pasta si riposa, procedete con la
preparazione dell'impasto, pulendo per prima cosa i gamberi, rimuovendo testa,
guscio, coda e filamento intestinale, quest'ultimo provando ad estrarlo
delicatamente o, se si dovesse rompere, facendo una piccola incisione sul dorso
dei gamberi e togliendolo usando la punta di un coltellino.
Pesate i gamberi alla quantità indicata, poi metteteli
sul tagliere e, usando un coltello con la lama piuttosto grande e ben affilata,
batteteli in modo da ridurli ad una consistenza simile a quella della carne
macinata.
Raccogliete la polpa dei gamberi in una ciotola,
salatela, date una leggera macinata di pepe bianco, aggiungete la scorza
dell'altro mezzo limone, grattugiandola molto finemente, e mescolate per bene.
Raccogliete ricotta e mascarpone in un'altra ciotola e
lavorateli con una piccola frusta finché, per effetto dell'aumento della
temperatura, si crei un impasto piuttosto cremoso, che verserete nella ciotola
con i gamberi, mescolando nuovamente fino a che tutti gli ingredienti non
saranno perfettamente armonizzati.
Mette l'impasto in frigorifero e, se non avete deciso di
usarla già pronta, dedicatevi allora alla preparazione della pasta, seguendo la
mia ricetta o la vostra, mettendola poi a riposare, nella forma della
classica palla, per una mezz'ora.
Trascorso il tempo, stendete la pasta, fermandovi ad uno
spessore sottile ma non troppo, leggermente maggiore, ad esempio, di quello
tipico delle fettuccine, dato che i ravioli saranno piuttosto grandi e dovranno
contenere una generosa dose di ripieno.
Usando un cucchiaio, disponete il ripieno su un primo strato
di pasta, considerando un cucchiaio ben colmo per ogni raviolo e distanziando
ogni ripieno di circa sei centimetri dal successivo.
Con un pennellino o con le dita, inumidite con acqua la
sfoglia sulla quale avete messo il ripieno, muovendovi tutto intorno al
ripieno, poi prendete un altro foglio di pasta, di dimensione tale da poter
coprire quello sottostante, considerando che il foglio che ricopre deve poter
creare la cupoletta con il ripieno, e adagiatelo delicatamente su quello
sottostante.
Usando le dita, fate aderire per bene il foglio superiore
di pasta al ripieno, facendo uscire le sacche d’aria, che inevitabilmente si
formano, poi, sempre con le dita, premete leggermente tutto intorno, in modo da
far aderire perfettamente i due fogli di pasta.
Usando uno stampo per ravioli, uno di quelli con il bordo
dentellato, oppure una rotellina taglia pasta, sempre a bordi dentellati,
ricavate i ravioli, dandogli la forma che preferite.
Controllate che i bordi siano ben chiusi e, se così non
fosse, sollevate leggermente lo strato superiore e poi, usando le dita,
inumidite leggermente con l’acqua quello inferiore, poi richiudete.
Se decidete di cuocere i ravioli più tardi, metteteli
nell’attesa su di un foglio di carta da forno, sul quale avrete messo un po’ di
semola o di farina bianca.
Quando siete pronti, mettete l’acqua per la cottura sul
fuoco, scegliendo una pentola molto grande o, meglio ancora, una grossa padella
anti-aderente, dove i ravioli possano sguazzare per benino (per padella grossa,
intendo di almeno 36 centimetri di diametro).
Tanto che l'acqua raggiunge il bollore, prendete la
mollica di pane, possibilmente usando del pane raffermo, in modo che la mollica
sia piuttosto secca, e mettetela nel mixer ad alta velocità (quello che si usa
per macinare il caffè e la frutta secca) o, se non l’avete, nel mixer
tradizionale o nel frullatore.
Unite le foglioline di timo e fate andare alla massima
velocità, in modo da ridurre la mollica in piccole briciole, poi travasate la
mollica in un pentolino anti-aderente, di dimensione tale che la mollica possa
formare un strato sottile, senza essere troppo ammassata.
Unite alla mollica una generosissima macinata di pepe
nero e portate la padella sul fuoco, a fiamma media, e fate andare, girando
quasi in continuazione, fino a quando la mollica comincerà a scurirsi
leggermente, poi spegnete e travasate rapidamente la mollica in una ciotolina.
Non lasciate la mollica nella padella, altrimenti, per
effetto del calore residuo, continuerà scurirsi, soprattutto quella a contatto
con il fondo.
Sempre in attesa del bollore dell'acqua, riprendete il
pentolino con il burro e uniteci lo zafferano, mescolando velocemente con una
piccola frusta, in modo da creare una sorta di emulsione, operazione che poi
ripeterete al momento di condire i ravioli
Quando l’acqua è a bollore, immergeteci delicatamente i
ravioli e fateli cuocere, considerando che il tempo di cottura dipenderà dallo
spessore al quale avete tirato la
pasta.
Una buona regola per valutare la cottura, considerando
che non potete certo assaggiare uno dei ravioli, è quella di aggiungere nella
pentola un pezzo di pasta avanzato, ripiegato su se stesso, in modo che abbia
lo stesso spessore dei ravioli, ed assaggiarlo per poter valutare lo stato di
cottura dei ravioli.
Quando i ravioli sono cotti, scolateli uno ad uno, usando
un mestolo bucato ed avendo cura che tutta l’acqua possa scolar via, poi
metteteli direttamente sui piatti nei quali li servirete. Viste le dimensioni,
direi che un paio ravioli a testa sono una giusta porzione.
Emulsionate nuovamente il burro con lo zafferano, quindi
fatene colare un cucchiaio scarso su ogni raviolo, poi distribuite, facendola
cadere a pioggia, un poco mollica di pane tostata.
Guarnite come meglio credete e portate rapidamente in tavola.
Dopo tanti anni che navigo tra i blog di cucina QUESTO E'IL PRIMO!!! CHE LEGGO SENTENDO TANTA PASSIONE E TEMPO DEDICATO AI FORNELLI!! Sono anni che lavoro in cucina e sono appassionata e curiosa e lo stesso l'ho sentito leggendo il procedimento di questi tortelloni. Grazie!!!!!!!! continuero'a seguirti assolutamente. Questa era la prima volta che leggevo il tuo blog.
RispondiEliminaGrazie Gabriella e benvenuta ! Le tue parole mi fanno molto piacere e,sì, c'è molta passione, nel cucinare e nel raccontare come lo faccio. A presto :-)
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