La gita pre-natalizia in quel di Anzio, per ritirare la
mia ordinazione di pesce dalla Pescheria di Anzio, ha
avuto, come piacevole effetto collaterale, quello di farmi trovare sul banco un
bellissimo tonnetto appena pescato, di poco meno di due chili, che ho
prontamente aggiunto alla lista della spesa.
Tornato a casa, nel turbinio della preparazione della cena
della Vigilia, ho comunque trovato tempo per preparare qualcosina con l'amato e
degno rappresentante della famiglia degli Scombridae.
Nello specifico, dei bocconcini di tonno, fritti in una
panatura di mais e pistacchi di Bronte, accompagnati da un paté di pomodorini
ciliegino e dalle foglie di cavolo nero in pastella.
Ingredienti (per 6 persone)
Per il tonno
- Tre etti abbondanti di polpa di tonno
- Quattro cucchiai di farina di mais
- Due cucchiai di pistacchi sgusciati e non salati
- Due uova
- Olio per friggere (oliva o arachide)
- Sale e pepe
Per il paté di pomodorini
- Una ventina di pomodorini ciliegino
- Olio extravergine
- Sale e zucchero
Per il cavolo nero
- Sei foglie grandi di cavolo nero
- Farina doppio zero
- Acqua minerale gassata
- Una punta di lievito di birra o per pane
- Olio extravergine
- Olio per friggere (oliva o arachide)
- Sale
Partite con il paté di pomodorini, tagliandoli a metà ed
eliminando i semi interni e la parte acquosa.
Prendete poi una teglia, metteteci sul fondo un foglio di
carta da forno e poi disponete i pomodorini, con la parte tagliata rivolta
verso l’alto, salandoli con del sale fino e dando una spolverata di zucchero,
che aiuterà a ridurre la loro componente acida e, allo stesso tempo, ad
accentuare la loro dolcezza.
Infornate a circa 90° per almeno due ore e comunque fino
a quando non vedrete che i pomodori si saranno "raggrinziti", segno
che l'acqua contenuta al loro interno è in buona parte evaporata.
Quando i pomodorini sono pronti, tirateli fuori dal forno
e fateli freddare e poi, usando il frullatore tradizionale o il Minipimer,
frullateli insieme ad un paio di cucchiai di olio extravergine, fino ad
ottenere una crema piuttosto densa, simile appunto alla consistenza di un classico
paté.
Dopo il paté, dedicatevi alla pastella per il cavolo
nero, diluendo la farina con l'acqua minerale e aggiungendo un pizzico di sale
ed uno di lievito per pane. Regolate acqua e farina in modo da ottenere una
pastella abbastanza densa, tale da rimanere "aggrappata" alle fogli
di cavolo nero.
Mettete la pastella in frigorifero, lasciandocela per
almeno una mezz'ora.
Pendete poi il cavolo nero, scegliendo le foglie più
grandi e, usando un coltello ben affilato, separate la parte verde dal gambo,
facendo un taglio continuo tra la foglia e al sua attaccatura, appunto, al
gambo.
Mettete le foglie di cavolo nero in una ciotola e
copritele con acqua fredda, quindi
dedicatevi al tonno, eliminandone la pelle e le
cartilagini centrali - sto assumendo che lo avete preso a tranci - e tagliando
la polpa in cubetti di circa un paio di centimetri di lato, che poi
asciugherete con qualche foglio di carta da cucina.
Naturalmente, nel caso aveste preso un tonnetto intero,
dovrete prima sfilettarlo, seguendo le istruzione date, ad esempio, in questa ricetta.
Prendete poi i pistacchi e metteteli nel mixer ad alta
velocità (quello che si usa per tritare la frutta secca e il caffè) e fate
andare fino a quando non si saranno trasformati in una polvere molto sottile.
Mettete la polvere di pistacchi in un piatto, aggiungete
la farina di mais e una macinata di pepe nero, quindi mescolate in modo da
ottenere una panatura omogenea.
Tirate fuori dal frigorifero la pastella e immergeteci le
foglie di cavolo nero, dopo che le avrete scolate dall'acqua, operazione da
fare con cura, per evitare che l'acqua residua possa diluire troppo la
pastella.
Prendete due padelle, una per il tonno e l'altra per il
cavolo nero, metteteci abbondante olio per friggere e portatele sul fuoco, a
fiamma alta.
Mi raccomando, dovrete figgere in parallelo, per evitare
che una delle due frittura sia pronta troppo tempo prima dell'altra, con
conseguenza negative sulla sua croccantezza.
Tanto che l'olio raggiunge la temperatura - per entrambe
le fritture, va bene una temperatura di 160° - sbattete l'uovo in una scodella,
salandolo leggermente, poi passateci i pezzi di tonno, girandoli per benino, e
travasateli rapidamente nel piatto con la panatura, rigirandoli in modo che questa
aderisca su tutti i cubetti.
E' importante che il tonno non rimanga a lungo sul piatto
con la panatura, altrimenti la sua umidità la bagnerebbe troppo, pregiudicando
la buona riuscita del tutto (motivo per cui, prima mettete a scaldare l'olio e
poi impanate).
Quando gli oli avranno raggiunto la giusta temperatura,
immergeteci in uno i pezzi di tonno, pochi per volta, e nell'altro le foglie di
cavolo nero.
Fate friggere il tonno per non più di tre o quattro,
considerando che la panatura di mais e pistacchi non diventerà mai scura come
una di pangrattato e che il tonno, al solito, non deve cuocere troppo a lungo.
Il cavolo nero, invece, lo friggerete giusto qualche
minuto in più, in modo da dare tempo alla pastella di diventare bella
croccante.
Mano a mano che tonno e cavolo sono pronti, scolateli,
metteteli su due piatti separati, sui quali avrete messo un paio di fogli di
carta da cucina o per frittura ciascuno, e salateli leggermente.
Bene, non resta che impiattare, disponendo per prima cosa
un cucchiaio di paté di pomodorini su ciascun piatto, poi, parzialmente sopra
di esso, il tonno panato e accanto ad esso le foglie di cavolo nero in pastella.
Guarnite come meglio credete e poi portate in tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: per una volta concedetemi un salto all'estero per accompagnare questa stuzzicante fritturina, con un buon bicchiere di Chablis, uno Chardonnay in versione più fresca, leggera ed economicamente fruibile rispetto alla Côte de Beaune.
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