Ultimamente sto vivendo un momento di passione per il
calamaro, soprattutto quando cotto a bassa temperatura, cosa che gli dona un
morbidezza ineguagliabile con la cottura tradizionale.
Questa volta degli involtini, dove al calamaro cotto a
65° per trenta minuti, ho abbinato i peperoni arrostiti in forno e il lardo di
Arnad, che con il suo sapore deciso crea un buon contrasto con la delicatezza
dell'amico cefalopode.
Completa il piatto un’emulsione di broccoletti e
acciughe, che oltre al sapore aggiunge anche una nota cromatica al piatto.
Cottura a bassa temperatura ovviamente fatta usando il
regalo che mi ero fatto per il Natale 2012.
Ingredienti (per 4 persone - due involtini a testa)
Per gli involtini
- Quattro calamari di medie dimensioni
- Due peperoni gialli
- Lardo di Arnad (vedi dopo)
- Un ciuffo di prezzemolo
- Olio extravergine d'oliva
- Sale e pepe bianco
Per l’emulsione di broccoletti
- Tre etti di broccoletti (pesati già puliti)
- Una piccola patata a pasta gialla (vedi dopo)
- Una decina di filetti di acciughe sott'olio
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Partite sicuramente con i peperoni, pulendoli, togliendo
la loro parte superiore, rimuovendo il torsolo e i semi interni e tagliandolo ciascuno
in quattro spicchi, rimuovendo poi le costole bianche che si trovano nella
parte interna.
Prendete poi una teglia, abbastanza grande da contenere
gli spicchi di peperone su di un singolo strato, metteteci un foglio di carta
da forno e disponeteci questi ultimi, con la parte della buccia rivolta verso
l'alto e, usando un pennellino o le dita, oliateli leggermente sulla
superficie.
Accendete il forno con la funzione grill (altrimenti
accendetelo e basta), impostate la temperatura a 230° e mettete la teglia nella
parte alta del forno (non proprio a contatto con il grill, ma nella posizione
immediatamente più in basso).
Fate cuocere sino a quando la buccia dei peperoni avrà
assunto un colore bruno, quasi bruciato, e i peperoni avranno rilasciato la
loro acqua interna.
Tanto che i peperoni si cuociono, prendete una busta di
carta (quella in cui vendono il pane va benissimo) e mettetela all'interno di
una busta di plastica.
Quando i peperoni sono pronti, tirateli fuori dal forno e
metteteli rapidamente all'interno della busta di carta, poi chiudetela
arrotolando su se stessa la parte con l'apertura e annodate la busta di
plastica che la contiene, in modo da creare una sorta di sauna. Sarà proprio
l'umidità che si formerà all'interno della busta a facilitare, quando i
peperoni sono freddi, la rimozione della loro buccia.
Fate riposare i peperoni nella busta per almeno un’ora,
in modo che possano freddarsi, quindi rimuovete la buccia e mettete i peperoni
da parte, meglio se in un colino, così che possano perdere parte della loro
acqua.
Parallelamente alla cottura dei peperoni inforno,
procedete con la preparazione dell’emulsione di broccoletti e acciughe,
lessando per prima cosa una piccola patata, che metterete con tutta la buccia
in una casseruola, coprendola con acqua fredda, leggermente salata e portando
poi il tutto sul fuoco.
Tanto che la patata va, prendete i broccoletti,
eliminatene i gambi, tenendo quindi solo foglie e boccioli, lavateli
accuratamente e poi pesateli alla quantità indicata.
Prendete una piccola casseruola, metteteci circa un litro
d’acqua, salandola leggermente, poi portatela sul fuoco e, quando raggiunge il
bollore, tuffateci i broccoletti, che farete cuocere a fiamma vivacissima e
senza coperchio per non più di cinque minuti.
Mentre i broccoletti si cuociono, prendete una ciotola
bella grande e riempitela con acqua freddissima, meglio ancora se aggiungerete
anche del ghiaccio.
Quando i broccoletti sono cotti, prelevateli con un
mestolo bucato e travasateli nell’acqua ghiacciata, in modo da, come si dice in
gergo, fissarne la clorofilla, cosa
che consentirà ai broccoletti di mantenere un colore verde brillante,
decisamente meglio del classico verde-quasi-marroncino
che si ottiene quando li lessate senza poi freddarli tempestivamente.
Non appena saranno freddi, togliete i broccoletti
dall’acqua ghiacciata e fateli scolare per benino, ricordandovi anche di non
buttate la loro acqua di cottura, dato che vi servirà per regolare la densità
dell’emulsione.
Attendete la cottura della patata, poi scolatela,
sbucciatela e mettetene una metà scarsa nel frullatore - vi ricordo che il
ruolo della patata è solo quello di fornire quel poco di amido che aiuta a
legare l’emulsione, per cui non esagerate con la quantità - insieme ai
broccoletti, ai filetti di acciughe e a otto cucchiai d’olio extravergine, poi
aggiungete mezzo mestolo scarso dell’acqua di cottura dei broccoletti, avendo
cura che questa sia al più tiepida, meglio ancora se fredda.
Fate andare il frullatore alla massima velocità per una
prima sgrossatura, poi valutate se sia il caso di unire altra acqua di cottura,
in modo da giungere ad una densità leggermente maggiore di quella di una vellutata.
Regolate di sale, date una macinata di pepe bianco e poi
fate andare il frullatore per un’ultima volta, in modo da ottenere un’emulsione
fluida e senza più alcun residuo solido.
Mettete l'emulsione da parte e passate alla preparazione
dei calamari, pulendoli, rimuovendo con cura la testa dal corpo e togliendo da
quest'ultimo tutta la pelle e poi apritelo facendolo un taglio per tutta la sua
lunghezza ed eliminate le ultime tracce dei loro organi interni.
Eliminate le alette dai corpi, poi mettete questi ultimi
ben distesi sul tagliere e divideteli a metà nel verso della lunghezza, in modo
da poter fare due involtini con ciascun calamaro.
Mettete i corpi nel sacchetto per il sottovuoto, senza
aggiungere nulla, nemmeno il sale, che farebbe rilasciare troppo liquido
all'amico cefalopode, poi fate il sottovuoto, seguendo le istruzioni della
vostra macchina, verificando naturalmente che i sacchetti che usate siano
resistenti al calore e, quindi, adatti alla cottura.
Immergete il sacchetto nell'acqua a 65° e, nell'attesa, tagliate
il lardo di Arnad a fette molto sottili, quasi trasparenti, che poi taglierete
ulteriormente in modo da ricavarne delle striscioline. Non esagerate nella
quantità, dato che per ogni involtino ne basterà una strisciolina, altrimenti
il suo sapore prevarrebbe su quello degli altri ingredienti.
Nell'attesa della cottura dei calamari, tritate finemente
il prezzemolo con il coltello.
Quando è trascorso il tempo di cottura, tirate fuori il
sacchetto con i calamari, apritelo, fate colar via il liquido rilasciato
durante la cottura, asciugate rapidamente i calamari usando qualche foglio di
carta da cucina e poi mettete i corpi sul tagliere, pronti per comporre gli
involtini.
Distendete per bene i corpi, poi, su ciascuno di essi,
mettete un filetto di peperone, che nel frattempo avrete pulito dalla loro
pelle, avendo cura che questo rimanga all'interno del corrispondente calamaro.
Salate e pepate, poi distribuite un poco di prezzemolo
tritato, mettete una strisciolina di lardo in ciascun involtino e, finalmente,
avvolgete il tutto, fissando ogni involtino con uno stuzzicadenti.
Bene, non resta che impiattare, distribuendo per prima
cosa un paio di cucchiai di emulsione di broccoletti in ciascun piatto e poi disponendo
gli involtini, salandoli e pepandoli leggermente anche all'esterno e poi
bagnandoli con un leggerissimo filo d'olio extravergine.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: per accompagnare degnamente questi originali involtini andiamo fino ai piedi delle Dolomiti, in Sudtirol dove troviamo questo Pinot Grigio della Cantina Tramin, fresco e armonico, ideale per esaltare i dolci contrasti del piatto.
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