Vabbè, le foglie non saranno mille, ma il nome mi
piaceva...
Comunque, una ricetta che più che altro è un modo
alternativo di presentare un piatto tutto sommato ben noto, anche se in questo
caso posso garantire sull’autenticità
di uno dei due elementi, visto che l’insalata russa è stata preparata da Valentyna,
di nazionalità ucraina (per la cronaca,
il nome ucraino del piatto è insalata олів'є,
da pronunciarsi "olivier",
alla francese).
Confesso subito, per evitare rimproveri successivi, che
nel caso specifico la maionese utilizzata è quella industriale, scelta fatta
ahimè solo per mancanza di ingredienti e dalla pigrizia che mi ha impedito di
uscire a comprarli. Nella ricetta, tuttavia, vi darò anche dosi e spiegazioni
per farvela voi in casa, a partire da questo interessante articolo, che vi spiega perché
la maionese è ciò che è.
Sappiate anche che sulle quantità degli ingredienti che
compongono la maionese, in particolare olio e limone, dovrete sapervi regolare
ad occhio, alternando sapientemente il succo di limone e l’olio e, per quanto
riguarda quest’ultimo, scegliendo quale tipo usare, considerando che, usando
solo olio extravergine, rischiate di ottenere una maionese con un gusto troppo
deciso, dove l’olio coprirà gli altri sapori.
Il discorso sulle quantità, in realtà, si estende anche
all’insalata russa, che come tutte le insalate deve fondarsi su un equilibrio
complessivo, che in parte può basarsi su quantità precisa, ma che deve però
anche essere integrato da una valutazione visiva,
che non può che essere guidata dall’occhio e dall’esperienza.
Per quanto riguarda invece gli strati di separazione,
questi li ho fatti con un pane alla mozzarella, ottenuto frullando insieme il
pane bianco, quello per i tramezzini, per capirci, con la mozzarella, nella
proporzione approssimativa di 2/5 di pane e 3/5 di mozzarella, ottenendo una
sorta di impasto, molto modellabile, con il quale ho poi costruito i dischi di separazione.
Ingredienti (per 6/8 porzioni)
Per l'insalata russa
- Due patate a pasta gialla grandi
- Due carote gialle piccole
- Un etto di piselli (freschi o surgelati)
- Mezza cipolla (opzionale)
- Quattro uova
- Dieci cetriolini sott'aceto
- Sale e pepe bianco
Per il pane alla mozzarella
- Due etti di mozzarella di latte vaccino
- Un etto e mezzo di pane bianco (vedi sopra)
Per la maionese
- Tre tuorli d’uovo, freschissimi
- Olio extravergine di oliva
- Olio di oliva
- Mezzo limone
- Sale
- Pepe bianco
Per prima cosa lessate le verdure e, come suggerisce
Valentyna e benché sia una variazione rispetto alla preparazione originale,
procedete dopo averle già tagliate in cubetti, in modo che il taglio sia più
preciso (tagliare a cubetti una patata lessa è un'operazione praticamente
impossibile).
Quindi, pulite carote e patate e poi, con precisione
maniacale, riducetele in cubetti, di poco più di mezzo centimetro di lato.
Prendete poi tre pentolini - ricordatevi che ci sono
anche i piselli - riempiteli d'acqua, salandola al punto giusto, poi portateli
sul fuoco e, quando l'acqua è a bollore, unite le verdure, ovviamente una per
ciascun pentolino.
Portate a cottura, ricordandovi che le verdure dovranno
si essere cotte, ma ancora leggermente croccanti, soprattutto le carote e i
piselli, poi scolatele e passate carote e piselli in acqua fredda, meglio se
ghiacciata, in modo da fermarne la cottura e mantenere i loro bei colori
brillanti. La patata, invece, scolatela con cautela e fatela freddare all'aria.
Mettete le verdure da parte e dedicatevi alle uova, che
dovrete prima bollire, mettendole in un pentolino, coprendole con abbondante
acqua fredda e portando il tutto sul fuoco, a fiamma bassa, ricordandovi che
ciò che fa rompere le uova, quando le bollite, è principalmente la fiamma
troppo alta, che fa bollire l'acqua troppo vivacemente, portando le uova a
scontrarsi l'una l'altra e con l'interno del pentolino, con appunto il rischio
di rompersi.
Da quando l'acqua raggiunge il bollore, contate otto
minuti, quindi scolate le uova e fatele freddare a temperatura ambiente, quindi
sbucciatele, separate il tuorlo dall'albume e tagliate il tutto in piccoli
cubetti, delle stesse dimensioni di quelli fatti con le verdure.
Mentre aspettate la cottura, prendete i cetriolini e
tagliate anche loro a cubetti, cercando di farli delle stesse dimensioni degli
altri, poi, se avete deciso di usarla, pulite la cipolla e riducetela, tanto
per cambiare, a cubetti, che cubetti non saranno data la sua struttura interna;
l'importante, comunque, è che i pezzi di cipolla siano più piccoli degli altri,
in modo che siano meno percepibili e il suo gusto non prevalga, quando vi
mangerete il tutto.
Riunite tutte le verdure e le uova in una ciotola e date
una prima mescolata, in modo da ottenere una distribuzione omogenea di tutti
gli ingredienti.
Per finire, e se avete deciso di farvela voi, la
maionese, che io normalmente preparo in modo intermedio, tra l’approccio classico,
amanuense con frusta, e quello sbrigativo, con il Minipimer.
Uso quindi un robot da cucina, sul quale monto una
piccola frusta che, non troppo velocemente e con movimento orbitale, mi
consente di lavorare con una certa delicatezza.
Per prima cosa, allora, mettete i tuorli d’uovo nella
ciotola dove li lavorerete e tenete a portata di mano l’olio - o gli oli, se
userete un mix - il succo di limone e il sale.
Cominciate a lavorare le uova, aggiungendo l’olio a filo
leggerissimo, ogni tanto interrompendo il flusso, in modo che le uova possano
incorporarlo. Bilanciate sempre l’olio con un po’ di succo di limone, elemento
fondamentale per stabilizzare la maionese.
Non appena la maionese comincia a prendere consistenza,
salatela secondo il vostro gusto e poi assaggiate per valutare l’equilibrio dei
sapori, in particolare quelli di olio e limone, correggendo leggermente in caso
di sbilanciamenti.
Quando la maionese è pronta, travasatela in una ciotolina
e tenetela al fresco, ma assolutamente non in frigorifero, dato che una
temperatura così bassa farebbe condensare l’olio, soprattutto se avete usato
solo l’extravergine, con il risultato di ritrovarvi con una maionese
gelatinosa.
Unite la maionese alle verdure e mescolate delicatamente
e con cura, in modo da amalgamare per bene l'insalata, facendo si che la
maionese si distribuisca in modo uniforme.
Mettete l'insalata russa da parte e procedete con il pane
alla mozzarella, tagliando grossolanamente quest'ultima e mettendola nel mixer
insieme al pane bianco, al quale avrete tolto la crosta - io vi consiglio
comunque di prendere il pane specifico per tramezzini, già senza crosta è più
morbido di quello in cassetta - e anch'esso spezzettato grossolanamente con le
mani.
Fate andare il mixer alla massima velocità, fino a quando
non si formerà una sorta di palla, morbida ed elastica, molto simile, ad
esempio, all'impasto per preparare il pane fatto in casa. Vedrete che il tutto
richiederà una trentina di secondi, non di più.
Togliete l'impasto di pane e procedete con
l'impiattamento, che farete con l'aiuto di un coppapasta o di uno stampo
circolare.
Mettete quindi il coppapasta sul piatto e, sul fondo,
usando un pezzo dell'impasto di pane e mozzarella, che modellerete in modo da
adattarlo alla dimensione dello stampo, fate un primo strato, spesso non più di
mezzo centimetro.
Sopra al pane mettete un poco di insalata russa, in modo
da avere uno strato di spessore leggermente maggiore di quello fatto con il
pane, poi ripetete la sequenza pane-insalata, in modo da ottenere il vostro
millefoglie, ricordando comunque di non esagerare troppo in altezza e di terminare con un strato di pane alla mozzarella
(io, come vedete dalla foto, ho fatto tre strati di pane e due di insalata).
Guarnite come più vi piace, poi portate in tavola
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: bello e buono questo "millefoglie", che mangerei come antipasto o aperitivo, insieme al Franciacorta per eccellenza, il Cuvée Prestige di Ca' del Bosco.
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