Il grongo
questo sconosciuto, potrei dire...
Non lo conoscevo, poi un giorno l'ho incontrato sui
banchi del pesce e, più per curiosità che altro, ne ho preso alcuni tranci, con
l'idea di provarlo come condimento di una pasta.
Il grongo è un pesce dalle carni bianche, simili per
consistenza a quelle della coda di rospo, molto saporito. L'unico elemento
negativo è che, pur essendo un pesce osseo, quindi con una cartilagine
centrale, presenta anche numerose lische all'interno della carne, cosa che
rende la sua pulizia più noiosa di quella di pesci di analoga struttura.
Tornato a casa ho rovistato nella dispensa, trovando un
peperone rosso e un mazzo di asparagi, entrambi che mi supplicavano di essere
usati prima di morire di vecchiaia, supplica alla quale non ho potuto
resistere.
Il peperone rosso ho deciso di essiccarlo in forno - non del
tutto, giusto il tempo necessario ad eliminarne buona parte dell'acqua interna,
lasciandoli comunque abbastanza morbidi - mentre gli asparagi li ho ridotti in
crema e usati come una sorta di base per la pasta, lasciando ai commensali la
scelta di se e come unirli alla pasta.
Completa il tutto la mollica di pane, della quale
recentemente mi sono innamorato, tostata in padella con pepe nero e
finocchietto.
Concludo dicendo che, se non trovate il grongo, potete
usare la ricciola o la coda di rospo, che direi sono più che degni sostituti.
Ingredienti (per 6 persone)
Per la pasta
- Mezzo chilo di linguine
- Mezzo chilo di grongo in tranci
- Un peperone rosso
- Quattro cucchiai di mollica di pane
- Qualche ciuffo di finocchietto, gambi inclusi
- Due spicchi d'aglio
- Olio extravergine d'oliva
- Sale e pepe bianco
Per la crema di asparagi
- Un mazzo di asparagi
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Partite senza dubbio con il peperone, la cui preparazione
richiederà almeno un'ora e mezza, pulendolo, eliminando il torsolo, i semi e le
coste bianche interne e poi tagliandolo in piccoli dadini, di poco più di mezzo
centimetro di lato
Disponete i dadini su una teglia, sulla quale avrete
messo un foglio di carta da forno, poi salateli leggermente e infornateli a
90°, lasciandoli appassire per circa un'ora e mezza.
Mentre il peperone si crogiolano nel forno, dedicatevi
alla passata di asparagi, lavandoli e tagliandoli in pezzi, a partire dalle
punte, fino a fermarvi quando cominciate ad arrivare alla parte più dura del
gambo.
Prendete una pentola, metteteci abbondante acqua,
salandola il giusto, poi portatela sul fuoco e, quando raggiunge il bollore,
tuffateci gli asparagi - se volete, tenetene da parte qualcuno, da usare poi
come guarnizione - e fateli cuocere a fiamma vivacissima e senza coperchio fino
a quando non saranno morbidi, senza però stracuocerli.
Mentre gli asparagi si cuociono, prendete una ciotola
bella grande e riempitela con acqua freddissima, meglio ancora se aggiungerete
anche del ghiaccio (volendo potete usare la vasca del lavandino, ovviamente
pulita a specchio).
Quando gli asparagi sono cotti, prelevateli con un
mestolo bucato e travasateli nell’acqua ghiacciata, in modo da, come si dice in
gergo, fissarne la clorofilla, cosa
che gli consentirà di mantenere un colore verde brillante.
Non appena saranno freddi, togliete gli asparagi
dall’acqua ghiacciata e fateli scolare per benino, ricordandovi anche di non
buttare la loro acqua di cottura, dato che vi servirà per regolare la densità
della crema.
Mettete gli asparagi nel frullatore, aggiungete sei
cucchiai d’olio extravergine, poi aggiungete anche mezzo mestolo scarso
dell’acqua di cottura degli asparagi, avendo cura che questa sia al più
tiepida, meglio ancora se fredda.
Fate andare il frullatore alla massima velocità per una
prima sgrossatura, poi valutate se sia il caso di unire altra acqua di cottura,
in modo da giungere ad una densità simile a quella di una vellutata.
Regolate di sale, date una macinata di pepe bianco e poi
fate andare il frullatore abbastanza a lungo da ottenere una crema liscia e
senza residui solidi, cosa che, considerando che gli asparagi sono un po'
fibrosi, richiederà almeno un paio di minuti di frullatore alla massima
velocità.
Se avete deciso di usare qualche asparago come
guarnizione, allora cuoceteli in padella, solo con un filo d'olio extravergine,
a fiamma bassa, senza coperchio e salandoli a metà cottura, in modo che si
possano cuocere, rimanendo di un bel verde brillante. Anche in questo caso, non
cuoceteli troppo ma, invece, lasciateli un po' duretti.
Mettete la crema e gli asparagi da parte e dedicatevi
alla pulizia del pesce, al quale dovrete eliminare la pelle, le lische, che
come vi dicevo nel grongo ci sono, ricavandone solo la polpa, che poi
taglierete in cubetti di circa un paio di centimetri di lato.
Prima di procedere con la cottura del pesce, aspettate
che i peperoni siano pronti, quindi toglieteli dal forno e fateli freddare e,
visto che ci siete, mettete l’acqua per la pasta sul fuoco, se volete dando
prima una ripassata alla teoria.
Prendete poi una padella, ampia abbastanza da poter
contenere la pasta per la sua mantecatura finale, ungetela con abbondante olio
extravergine - non meno di otto cucchiai - unite gli spicchi d'aglio, sbucciati
e leggermente schiacciati, e i gambi del finocchietto.
Portate la padella sul fuoco, a fiamma media, in modo da
scaldare l'olio, lasciando poi sfrigolare aglio e finocchietto per un paio di
minuti, fino a quando l'aglio non sarà dorato, momento nel quale lo toglierete,
togliendo anche i gambi del finocchietto.
Unite il grongo, date una macinata di pepe, regolate di
sale, nel caso servisse, poi coprite con il coperchio e fate andare per una
decina di minuti, girando ogni tanto con un cucchiaio di legno, facendo in modo
che rimanga un buon fondo di cottura, che poi insaporirà la pasta quando la
mantecherete.
Quando il pesce è pronto, spegnete la fiamma e tenete da
parte, sempre con il coperchio in modo da non far evaporare il fondo residuo e
asciugare il grongo.
Prendete la mollica di pane, possibilmente usando del
pane raffermo, in modo che la mollica sia piuttosto secca, e mettetela nel
mixer ad alta velocità (quello che si usa per macinare il caffè e la frutta
secca) o, se non l’avete, nel mixer tradizionale o nel frullatore.
Fate andare alla massima velocità, in modo da ridurre la
mollica in piccole briciole, poi travasate la mollica in un pentolino
anti-aderente, di dimensione tale che la mollica possa formare un strato
sottile, senza essere troppo ammassata.
Unite alla mollica il finocchietto, che avrete prima
tritato finemente con il coltello, e una generosa macinata di pepe bianco,
quindi portate la padella sul fuoco, a fiamma media, e fate andare, girando
quasi in continuazione, fino a quando la mollica comincerà a scurirsi
leggermente, poi spegnete e travasate rapidamente la mollica in una ciotolina.
Non lasciate la mollica nella padella, altrimenti, per
effetto del calore residuo, continuerà scurirsi, soprattutto quella a contatto
con il fondo.
Tornate al brodo e quando è a bollore, regolatelo di
sale, nel caso servisse, poi tuffateci la pasta, cuocendola al dente.
Tornate all'acqua per la pasta e, quando è a bollore,
tuffateci le linguine, facendole cuocere al dente, ricordandovi, a pochi minuti
alla fine della cottura, di prendere una tazza e prelevare un po' dell'acqua di
cottura, ricca di amido, che vi servirà per la mantecatura finale.
In attesa della cottura della pasta, preparate i piatti,
mettendo sul loro fondo qualche cucchiaio di crema di asparagi, distribuendola
uniformemente in modo che formi uno strato sottile sul fondo.
Quando la pasta è cotta, scolatela, lasciandola umida, e
travasatela nella padella dove l’aspetta il condimento.
Riportate la padella sul fuoco, alzate la fiamma al
massimo, e mescolate in modo da procedere con la mantecatura, aggiungendo
gradualmente l'acqua di cottura messa da parte.
Fate in modo che la pasta risulti cremosa, interrompendo
la mantecatura quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa
evaporazione dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Spegnete, unite i peperoni essiccati - tenetene da parte
un cucchiaio - e date un'ultima mescolata al tutto, poi impiattate rapidamente
ma con cautela, facendo il classico nido,
aiutandovi con un mestolo o un grosso cucchiaio, che poi posizionerete al
centro di ogni piatto, facendo attenzione a non spostare la crema di asparagi, poi disponete i dadini di peperone
tenuti da parte direttamente sulla crema, in modo da creare un bel contrasto
nei colori.
Distribuite la mollica di pane al finocchietto, quasi
come fosse parmigiano, poi date un leggero giro d'olio extravergine e, per
finire, guarnite come meglio credete, nel caso usando gli asparagi tenuti da
parte e cotti in padella.
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