Una ricetta
preparata per la categoria "Gorgonzola- Ricette Innovative", per il concorso "Tradizione vs Innovazione", organizzato da Grandi Formaggi DOP.
Un dolce, o forse no...
L'idea è stata quella di dare ascolto al detto popolare,
quello che suggerisce di tenere all'oscuro il contadino, abbinando le pere,
caramellate con marsala e zenzero, le noci, nella forma di praline, e il
gorgonzola, scelta obbligata visto il regolamento del concorso.
Completano il piatto gli amaretti, con i quali ho fatto
un crumble a base di miele, ginepro e
pepe, per un gusto al tempo stesso dolce e piccante, che spero ben si sposi, in
parte contrastandoli, con gli altri sapori.
Ingredienti (per 2 persone)
Per le pere caramellate
- Una pera abate piuttosto grande
- Tre cucchiai di marsala
- Tre cucchiai di zucchero di canna
- Un pezzetto di radice di zenzero
- Mezzo bicchiere d'acqua
- Sale integrale e pepe bianco
Per le praline di noci
- Sessanta grammi di gherigli di noci
- Un pizzico cannella
- Un cucchiaino zucchero di canna per l'impasto
- Due cucchiai di zucchero di canna per l'esterno
Per il crumble
di amaretti
- Quaranta grammi di amaretti duri
- Quattro bacche ginepro
- Un cucchiaio di miele di castagno
- Pepe bianco
Per la fonduta di gorgonzola
- Sessanta grammi di gorgonzola dolce
- Venti grammi di panna fresca
- Pepe bianco e nero
Partite con la preparazione della pera, sbucciandola,
dividendola in quattro spicchi, rimuovendo poi il torsolo e la parte centrale,
più fibrosa.
Prendete poi un padellino anti-aderente, metteteci lo
zucchero di canna, l'acqua, il marsala e grattugiateci un pochino di radice di
zenzero, possibilmente usando un grattugia che vi consenta di ridurlo quasi in
pasta.
Portate il padellino sul fuoco e, non appena lo zucchero
si sarà sciolto, unite gli spicchi di pera, abbassate la fiamma al minimo,
mettete il coperchio e fate cuocere per circa quindici minuti, girando gli
spicchi di tanto in tanto.
Controllate che ci sia sempre un minimo di fondo di
cottura e, se così non fosse, aggiungete un poco di acqua, poi, poco prima
della fine della cottura, togliete il coperchio, alzate un po’ la fiamma e fate
andare fino a quando il fondo non si sarà ridotto quasi del tutto, lasciando
solo uno sciroppo ben denso, momento nel quale spegnerete la fiamma, lasciando
che le pere si intiepidiscano.
Tanto che le pere si cuociono, dedicatevi alle praline di
noci, mettendo i gherigli nel mixer ad alta velocità, quello che si usa per
macinare il caffè o, appunto, la frutta secca, facendolo andare alla massima
velocità, in modo da tritarle completamente, facendo inoltre uscire il loro
olio naturale, per ritrovarvi alla fine
con una sorta di pasta di noci, collosa e malleabile.
Travasate la pasta di noci in una terrina, aggiungeteci
un pizzico di cannella in polvere in polvere, un cucchiaino di zucchero di
canna ed amalgamate il tutto.
Mettete il rimanente zucchero di canna in un piatto, poi
prendete un cucchiaino di pasta di noci e modellatela con le mani dandogli la
forma che preferite, in modo da ottenere la pralina.
Passate la pralina nello zucchero, in modo che questo
possa aderire su tutti i lati, poi mettetela in un altro piatto, a riposarsi,
ripetendo il procedimento fino all’esaurimento della pasta di noci, mettendo
poi le praline in frigorifero fino al momento di usarle.
Dopo le praline, dedicatevi al crumble di amaretti, mettendoli in un sacchetto di plastica e poi,
usando un batticarne o le mani, sbriciolandoli in modo grossolano, in modo da
ottenere pezzi molto piccoli ma in parte disomogenei (se usaste il mixer
otterreste invece una sorta di polvere, non certo adatta per la preparazione
del crumble).
Travasate gli amaretti in un padellino, meglio se
anti-aderente, unite il miele, una generosa macinata di pepe nero e bianco e,
per finire, le bacche di ginepro, che avrete prima tritato piuttosto finemente
con il coltello.
Portate il padellino sul fuoco, a fiamma bassa, e fate
sciogliere il miele, sempre mescolando in modo che questo possa bagnare per bene tutti gli amaretti, poi
proseguite per un altro paio di minuti, quindi spegnete e travasate il crumble in una ciotolina.
Per ultimo la fonduta di gorgonzola, che dovrete naturalmente
usare calda, mettendo il gorgonzola e la panna in un pentolino, insieme ad una
leggera macinata di pepe bianco, portando poi sul fuoco a fiamma minima.
Fate scaldare quel tanto che basta a sciogliere
completamente il gorgonzola, muovendo e ruotando il pentolino in modo da
facilitare lo scioglimento e poi, quando la fonduta vi sembrerà perfettamente
omogenea, toglietela dal fuoco e filtratela usando un colino a maglie fitte,
raccogliendola in una tazza e lasciando nel colino i residui.
Bene, potete procedere con l'impiattamento, partendo con
la pera che, prima di metterla nei piatti, rigirerete delicatamente nel suo
fondo di cottura, in modo che questo bagni tutti i lati degli spicchi.
Disponete quindi gli spicchi su rispettivi piatti, poi
fate colare sulla pera ancora un poco del loro fondo di cottura e poi la
fonduta - direi nella misura di un paio di cucchiai a porzione - anch'essa
fatta colare direttamente sugli spicchi di pera.
Poi il crumble,
distribuito sempre sulla pera, quasi come fosse del parmigiano e, per finire,
le praline di noci, che metterete vicino agli spicchi.
Guarnite come più vi piace e portate in tavola.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: un dolce o forse no… comunque la pensiate, accompagnatelo con un po' di nettare siciliano, come il Ben Ryé di Donnafugata, un Passito di Pantelleria che più che un vino è un sogno!
Buongiorno Andrea!
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Andreu
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Ciao Andreu, mi sono appena iscritto, anche se temo di non riuscire ad inserire il widget, dato che uso le visualizzazioni dinamiche di Google...
EliminaA presto.