Dopo molte ricette nelle quali ho riempito i calamari, mi sono finalmente dedicato al riempimento
delle verdure e, in particolare, al peperone lungo, detto anche peperone "corna di bue".
Un ripieno classico, in verità, visto che la base è la
mollica di pane, arricchita poi con altri ingredienti, alla ricerca di un
contrasto dei sapori e nella consistenza, ma anche alla ricerca di un
equilibrio complessivo.
Per i pomodori, in particolare, io ho usato dei
bellissimi Casalino di provenienza siciliana, che anche se a mio avviso non
sono così saporiti come quelli laziali, che peraltro si trovano solo nei mesi
estivi, ne sono un'eccellente alternativa. Se non li trovate, li potete
sostituire con un'altra varietà, che sia però bella rossa e matura.
Per quanto riguarda le dosi, al di là di quelle indicate,
tenete presente che, mai come nelle verdure ripiene, il colpo d'occhio è
fondamentale, per darvi un ripieno ben bilanciato, dove nessuno dei sapori
prevalga nettamente sugli altri.
Infine, se non doveste trovare i peperoni lunghi, usate
quelli normali, avendo però cura di sceglierli il più stretti possibili, pena
un aumento delle dosi per il loro ripieno e una maggiore difficoltà nel
tagliarli come in foto.
Ingredienti (per 3 peperoni)
- Tre peperoni lunghi
- Dieci cucchiai di mollica di pane
- Due pomodori casalino di medie dimensioni
- Due cucchiai di pecorino romano grattugiato
- Un cucchiaio di uva passa
- Un cucchiaio di pistacchi sgusciati e non salati
- Sei filetti di acciughe sott'olio
- Una ventina di foglie di maggiorana fresca
- Olio extravergine d'oliva
- Sale e pepe
Per prima cosa, mettete a bagno l'uvetta in mezzo
bicchiere di acqua fredda, dove dovrà rimanere per circa una mezz'ora.
Prendete poi la mollica di pane, possibilmente di pane
casareccio e del giorno prima, mettetela nel mixer, meglio se quello ad alta
velocità, che si usa per il caffè o la frutta secca, e fatelo andare alla
massima velocità, in modo da ridurla in briciole e raccogliendola, nella dose
indicata, in una ciotola.
Tritate finemente le foglioline di maggiorana con il
coltello (non tritate mai erbe e odori con il mixer, a meno che non abbiate
qualche sentimento di vendetta contro di loro; il mixer non trita, spappola) ed
unitele nella ciotola, aggiungendo poi anche
il pecorino romano grattugiato - io ho usato quello di Brunelli - e una
generosissima macinata di pepe nero.
Mettete i pistacchi sul tagliere e, sempre usando un
coltello a lama grossa, riduceteli in pezzi più piccoli, in modo che si possano
armonizzare con il ripieno, ma sempre mantenendo una minimo di consistenza,
così da poterli sentire al morso quando vi mangerete il tutto.
Unite anche i pistacchi, poi prendete i pomodori e
tagliateli, prima a fette e poi in piccoli dadini, che al solito travaserete
poi nella ciotola con gli altri ingredienti.
Per ultimo, l'uvetta passa, che scolerete e triterete
molto grossolanamente, e i filetti di acciughe, ben scolati dal loro olio e
anch'essi tagliati grossolanamente in piccoli pezzi.
Date un bella mescolata, regolate di sale e poi
aggiungete non meno di dieci cucchiai di olio extravergine, ricordandovi che
non c'è nulla di peggio di un ripieno a base di pane che risulti secco e
polveroso.
Siate bravi a valutare l'umidità del ripieno e il suo equilibrio complessivo, assaggiandolo
e, nel caso, aggiungendo ancor un po' di quegli ingredienti che doveste
valutare carenti.
Mette il ripieno da parte e dedicatevi ai peperoni,
togliendoli la parte con il picciuolo, facendo il taglio a circa un centimetro
dalla sua base, in modo da ottenere una sorta di coperchio, che userete poi
durante la cottura.
Togliete con cautela i semi ed i filamenti interni -
operazione non facilissima data la forma allungata dei peperoni - e, aiutandovi
con un cucchiaino, riempiteli con l'impasto che avere preparato, tenendo
presente che questo non si gonfierà molto durante la cottura, per cui potete
riempirli per bene, pressando in modo che il ripieno arrivi sino alla punta dei
peperoni e, dalla parte opposta, quasi al bordo.
Mettete i peperoni in una teglia leggermente unta d'olio,
salateli in superficie, sistemate i tappi
ed infornateli a 160° per almeno un'ora, tenendo presente che alla fine il
peperone dovrà risultare morbido e raggrinzito.
Quando i peperoni sono cotti, tirateli fuori dal forno e
fateli intiepidire fino a temperatura ambiente.
Nel caso parte del ripieno fosse uscito dai peperoni, potete
tranquillamente spingerlo nuovamente
al loro interno aiutandovi con un cucchiaio, ma senza sollevare i peperoni,
pena rischiare di romperli.
Quando i peperoni sono freddi, metteteli per un paio
d'ore in frigorifero, in modo che il loro ripieno possa compattarsi per bene,
poi tirateli fuori, metteteli sul tagliere e tagliateli a fette, dello spessori
di circa due centimetri.
Fate recuperare calore ai peperoni, dopo di che potete impiattare,
disponendo le singole fette nei rispettivi piatti, secondo la configurazione geometrica
che preferite.
Io li riempio con la ricotta e ci piaccionoun sacco, mi segno la tua proposta e la prossima stagione li provo (http://ilmestolobirichino.blogspot.it/2013/08/oggi-ho-fatto-i-corni.html)
RispondiEliminaBuona giornata
Ciao Mila, confesso che, nel tempo, i peperoni li ho riempiti con un po' di tutto :-)
EliminaA me piacciono soprattutto quelli tondi, piccoli, nella forma simili ai pomodori, che nel Lazio vengono chiamate "papacelle".
A presto.