Complice l’arrivo della stagione calda, ritorno con un
carpaccio di pesce - non che durante l’inverno me ne sia allontanato troppo,
per la verità - scegliendo questa volta la Marmora (o
Mormora, che dir si voglia), peraltro proveniente dal mare di Anzio, quindi di
qualità eccelsa.
Insieme al carpaccio, poi, un sorbetto di mango profumato
con la menta, che dona freschezza al piatto, mentre come condimento ho optato
per la semplicità, usando una polvere di asparagi, ricavata essiccandoli in
forno, e una emulsione di olio extravergine e limone.
Ho poi aggiunto dei fiocchi di sale leggermente piccanti
- ho usato quelli della Falksalt -
che al gusto creano un bel contrasto con la dolcezza del piatto.
Concludo dicendovi che sarebbe bene usare uno stampo di
silicone per cioccolatini, in modo da poter dare al sorbetto una forma più
elegante e che meglio si sposa con il piatto.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il carpaccio
- Due piccole marmore
- Otto asparagi piuttosto sottili
- Un cucchiaio di mandorle pelate
- Mezzo limone
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe bianco
- Fiocchi di sale
Per il sorbetto
- Un etto e mezzo di polpa di mango
- Cinque foglioline di menta fresca
- Un etto e mezzo di acqua
- Ottanta grammi di zucchero semolato
Partite con la preparazione del sorbetto, preparando per
prima cosa lo sciroppo di acqua e zucchero, cosa che farete mettendo in un
pentolino di acciaio l'acqua, lo zucchero e le foglioline di menta.
Portate poi il pentolino sul fuoco, a fiamma bassa e, da
quando l'acqua raggiunge il bollore, proseguite ancora per un paio di minuti,
poi spegnete e fate freddare lo sciroppo.
Tanto che lo sciroppo di fredda, sbucciate il mango,
tagliate a pezzi la polpa, pesatela, prendendo nota del peso, e mettetela nel
bicchiere del frullatore, quindi aggiungete un eguale peso di sciroppo - mi
raccomando, aspettate che sia freddo - e poi fate andare il frullatore alla
massima velocità, almeno per un minuto, in modo da ottenere un composto bello
liscio.
Versate il composto negli stampi - il modo più semplice,
sempre che l’abbiate, è usare un biberon,
in modo da evitare di far colare il composto fuori dagli stampi e poter dosare
con precisione la sua quantità - poi metteteli nel freezer, dove dovranno
riposare almeno un paio d’ore.
Tanto che il sorbetto beatamente si riposa nel freezer, passate
agli asparagi, che pulirete e, se volete, terrete da parte le punte, che
lesserete brevemente in acqua salata e a bollore, quindi fredderete in acqua
ghiacciata, in modo da fissarne il colore
e poi userete come elemento di guarnizione dei piatti.
I gambi, invece, tagliateli in pezzi di un paio di
centimetri di lunghezza e poi a metà, nel verso della lunghezza, quindi
metteteli in una teglia, sul cui fondo avrete messo un foglio di carta da
forno, salateli leggermente e infornateli a 80° fino a quando non si saranno
seccati, cosa che richiederà circa un paio d’ore.
Con il sorbetto nel freezer e gli asparagi nel forno, dedicatevi
allo sfilettamento delle marmore - se siete bravi e convincenti, potete sperare
nella misericordia del pescivendolo e farvele sfilettare da lui - operazione
per la quale ci vuole un po' di pratica e di pazienza, dato che sfilettare il
pesce, se non l'avete mai fatto, non è proprio semplicissimo.
Usate un coltello piuttosto piccolo, con la lama
flessibile e ben affilata, poi prendete le marmore e tagliategli via le teste,
in modo che il corpo poggi meglio sul tagliere.
Partendo dalla coda, incidete la polpa e,tenendo la lama
del coltello a contatto con la lisca centrale, tagliate per tutta la lunghezza,
mantenendo sempre il coltello ben a contatto con la lisca, fino ad uscire dalla
parte della testa.
Girate il pesce e ripetete per l'altro lato. Tutto
sommato più facile a farsi che a dirsi.
Usando un paio di pinzette (ci sono quelle specifiche per
il pesce), rimuovete le lische residue, che si trovano nella parte centrale dei
filetti e poi, sempre usando un coltello affilato, rifilate i filetti,
rimuovendo la parte di pelle sui bordi che, normalmente, è più spessa e meno
gradevole, sia alla vista che al gusto.
Rimuovete infine la parte più scura della polpa, quella
vicino alle interiora, che ha un sapore piuttosto forte e amaro.
Mettete ora i filetti su un tagliere, con la pelle
rivolta verso il basso e usando sempre il coltello affilato, cominciate a
ricavare le singole fettine per il carpaccio, partendo vicino alla coda e
muovendovi gradualmente verso la testa, man mano che procedete con le fettine.
Dovete far lavorare la lama del coltello, senza forzare
troppo, cosa che causerebbe la rottura delle sottili fettine di pesce.
Mettete le marmore da parte, in frigorifero e aspettate
che gli asparagi siano ben essiccati, quindi tirateli fuori dal forno, fateli
freddare e poi sbriciolateli, usando il mixer o, volendo, anche le mani, anche
se così facendo non riuscirete ad ottenere un polvere troppo sottile.
Mi raccomando, non aspettate troppo a ridurre in polvere
gli asparagi, altrimenti l’umidità ambientale penetrerebbe al loro interno,
ammorbidendoli e rendendo difficile la loro polverizzazione.
Mettete i pistacchi nel mixer, meglio se quello ad alta
velocità, che si usa appunto per la frutta secca, facendolo andare fino a
quando i pistacchi non saranno ridotti in una sorta di polvere, simile, per
dimensione delle singole briciole, al
pangrattato, quando però questo è grattato piuttosto grossolanamente.
Per ultimo, preparate anche l’emulsione, nella misura di quattro parti di olio extravergine e una di limone, poi procedete con l’impiattamento, tirando per prima cosa il sorbetto fuori dal freezer, in modo che possa leggermente ammorbidirsi.
Disponete le fettine di marmora sui piatti, dandogli la
configurazione che preferite, poi salatele leggermente, aggiungete una
leggerissima macinata di pepe bianco e infine bagnatele con l’emulsione, senza
esagerare con la quantità.
Sopra l’emulsione fate cadere a pioggia la polvere di
asparagi e distribuite qualche fiocco di sale, quindi disponete il sorbetto
accanto al carpaccio e, se le avete preparate, mettente anche le punte di
asparago.
Abbinamento consigliato dall’Enoteca Colordivino: il crudo di mare e la polvere di asparagi presenti in questo antipasto mi indirizzano verso un fresco Franciacorta, con note floreali, di agrumi, miele d’acacia, albicocca e frutta secca: l'Animante di Barone Pizzini.
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