Un piatto decisamente estivo, praticamente tutto a crudo
e che combina in modo diverso ingredienti che storicamente vanno spesso
insieme.
L'idea di partenza è stata quella di una insalata caprese
rivisitata, alla quale ho poi aggiunto i cipollotti freschi di Tropea,
leggermente in agrodolce, e un'emulsione di acciughe e pomodoro.
I pomodori, di qualità Marinda, li ho fatti appassire in
forno, a 60°, per poco meno di un'ora, in modo da accentuarne ancora di più la
dolcezza.
La mozzarella di bufala, presa al solito nel punto vendita di Via Scirè del Caseificio "La Baronia", l'ho usata nella forma di piccoli bocconcini, di circa
quaranta grammi ciascuno, che per la loro forma e dimensione sembravano fatti
apposta per essere accolti
all'interno dei pomodori.
Completa il piatto un olio al basilico non filtrato.
Ingredienti (per 4 persone)
Per pomodori e mozzarella
- Otto bocconcini di mozzarella di bufala di circa 40 grammi l'uno
- Otto pomodori Marinda non troppo maturi
- Zucchero semolato
- Sale e pepe bianco
Per i cipollotti in agrodolce
- Due cipollotti freschi di Tropea
- Un cucchiaio di zucchero di canna
- Due cucchiai di aceto di mele
- Due cucchiai d'acqua
- Un rametto di timo fresco
- Sale
Per l'emulsione di acciughe e pomodoro
- Una decina di filetti di acciughe sott'olio
- L'interno di uno dei pomodori
- Un cucchiaio d'acqua (o un cubetto di ghiaccio)
- Olio extravergine di oliva
Per l'olio al basilico
- Una ventina di foglie di basilico
- Olio extravergine di oliva
- Sale grosso
Bene, per prima cosa dedicatevi ai pomodori, che laverete
e ai quali toglierete poi il cappello,
facendo un taglio a circa due terzi della loro altezza (un po' come si fa
quando si preparano i pomodori con il riso).
Usando un coltellino e un cucchiaino, agendo con
delicatezza, svuotate i pomodori, tenendo da parte un paio di pezzi del loro
interno, privati dei semi e della parte acquosa, che poi userete per
l'emulsione di acciughe.
Prendete poi una teglia, metteteci sul fondo un foglio di
carta da forno e poi disponeteci i pomodori, con la parte tagliata rivolta in
alto - con i cappelli fateci qualche
altra cosa, dato che non vi serviranno - salandoli e pepandoli leggermente
all'interno e aggiungendo anche un pizzico di zucchero, che aiuterà ad
eliminare la componente acida, per una dolcezza ai massimi livelli.
Infornate i pomodori a 60° per circa un'ora e, nel
frattempo, dedicatevi alla preparazione dell’emulsione di acciughe e pomodori,
mettendo per prima cosa i filetti di acciuga, ben scolati dal loro olio, nel
bicchiere del frullatore o nel contenitore per quello ad immersione.
Aggiungete un paio di cucchiai di olio extravergine, un
paio dei pezzi ricavati dall'interno dei pomodori e messi da parte e un
cucchiaio d'acqua o, meglio ancora, un cubetto di ghiaccio, che con la sua
temperatura agevolerà la formazione dell'emulsione.
Fate andare alla massima velocità il frullatore, per
almeno un minuto, in modo da incorporare aria, fino ad ottenere un’emulsione
liscia, senza grumi e della giusta densità (fate la classica prova con il dorso
del cucchiaio, verificando che l'emulsione coli via lasciando su di esso un
sottile strato).
Se l’emulsione vi dovesse sembrare troppo fluida,
aggiungete ancora un pezzo di pomodoro, mentre se fosse troppo densa, diluitela
con un goccio d’acqua.
Mettete l'emulsione da parte e procedete con la
preparazione dei cipollotti - cercate di prenderli più o meno della stessa
dimensione - tagliando via il loro gambo
ma lasciando l'estremità inferiore - eliminate giusto i ciuffi - cosa che
aiuterà a mantenere unite le singole fette.
Eliminate anche lo strato superficiale, poi tagliate ogni
cipollotto a fette, nel verso della loro lunghezza e dello spessore di circa
tre millimetri.
Prendete una padella anti-aderente e ampia abbastanza da
poter contenere i cipollotti su di un solo strato, metteteci lo zucchero, l'aceto
e l'acqua, poi portatela sul fuoco e, non appena lo zucchero si sarà sciolto,
unite le fette dei cipollotti, salateli leggermente, abbassate la fiamma al
minimo, coprite con il coperchio e fate cuocere per una decina di minuti.
Trascorsi i dieci minuti, togliete il coperchio, alzate
la fiamma e fate andare fino a quando il fondo di cottura non si sarà ridotta,
lasciandovi una sorta di sciroppo, quindi spegnete e fate freddare, sempre
senza coperchio.
Mi raccomando che la cottura dei cipollotti sia breve, in
modo che possano mantenere una buona croccantezza.
Per ultimo, e sempre in attesa dei pomodori, preparate
l'olio al basilico, frullando insieme le sue foglie - mi raccomando, non
lavatele ma, se proprio dovete, pulitele con un panno appena inumidito - con
l'olio extravergine e qualche grano di sale grosso, tenendo presente che il
tutto dovrà risultare piuttosto liquido, visto che state appunto preparando un
olio e non un pesto.
Mettete l'olio da parte e tornate ai pomodori e,
trascorso il loro tempo di appassimento, toglieteli dal forno e capovolgeteli, lasciandoli
così per almeno una decina di minuti, in modo che l'acqua che si sarà
certamente raccolta al loro interno possa colar via.
Bene, non resta che impiattare, distribuendo per prima
cosa un poco di emulsione di acciughe e pomodori sul fondo di ciascun piatto,
meglio se con un pennellino in silicone, che vi consentirà di dargli
quell'aspetto che di questi tempi va tanto di moda (la foto dovrebbe aiutare a
capire).
Disponete poi i pomodori, due per ogni porzione, e al
loro interno fate colare giusto una punta dell'emulsione, poi posizionate i
bocconcini di bufala, in modo che si incastrino
all'interno dei pomodori.
Sopra alla mozzarella una fetta di cipollotto in
agrodolce e, per finire, un poco di olio al basilico, fato colare sopra i
cipollotti.
Guarnite come preferite e portate velocemente in tavola,
prima che la mozzarella cominci a rilasciare il proprio siero.
i pomodori nella foto non sembrano del tipo marinda.
RispondiEliminaCiao, sono dei marinda in stato avanzato di maturazione, che si usano di meno di quelli più verdi. Tieni poi presente che il verde del Marinda è nella spalla, che nella ricetta è stata eliminata per realizzare la base del piatto, per cui manca il loro elemento distintivo di riconoscimento
RispondiEliminahttp://www.saporidipachino.it/prodotti-della-terra/60-pomodoro.html
scusa Andrea, in realtà, più che la parte verde, classica del pomodoro marinda, mi ha tratto in inganno, la scarsa visibilità delle costolature dei pomodori, altra loro caratteristica, forse, in parte persa per la loro elevata maturità, come da te detto. grazie per il chiarimento.
RispondiEliminaFigurati :-) peraltro è vero quello che dici: il procedere della maturazione rende meno visibile la costolatura. Confessp anche che io preferisco di gran lunga i marinda nella loro fase iniziale, con la spalla di un bel verde. Purtroppo, essendo alla fine della loro stagione (parlo dj quando ho fatto il piatto) ho trovato solo una rimanenza piuttosto matura e mi sono dovuto accontentare.
EliminaIn questo periodo, invece, la mia attenzione è rivolta al pomodoro Casalino, altra varietà che adoro.
A presto
io di questi tempi mi dedico al san marzano, dell agro nocerino sarnese, sia maturi, ottimi per i sughi,che mezzi maturi, buoni nell'insalata, mi piace la loro acidità. ciao e buon ferragosto
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