Allora, vi dico subito che il freddo di cipolla mi è stato ispirato da un celebre piatto del
grande Giulio Terrinoni, Executive Chef del ristorante Acquolina di Roma, che io ho usato
come base per una julienne di
calamari, cotti rapidamente in un classico court bouillon al
vino, in modo mantenerlo leggermente croccante.
Il termine freddo
è dovuto al fatto che la cipolla, cotta in agrodolce, viene tenuta per un po'
nel freezer, in modo da renderla appunto e fredda e dargli una consistenza
simile a quella di un sorbetto abbastanza liquido.
I calamari, poi, li ho conditi con dell'olio
extravergine, qualche fogliolina di menta tritata e una zeste di limone (ogni tanto mi adeguo, anche mio malgrado, ad usare
termini cosiddetti ufficiali, per cui questa volta la scorza grattugiata è
diventata la zeste).
Concludo suggerendovi di prendere calamari piccoli, in
modo che le loro carni non siano troppo spesse e più adatte ad una julienne.
Ingredienti (per 4 persone)
Per i calamari
- Quattro calamari piuttosto piccoli
- Un bicchiere di vino bianco
- Una carota
- Mezza cipolla
- Una foglia di alloro
- Un cucchiaino di grani di pepe nero
- La scorza di mezzo limone
- Sei foglioline di menta fresca
- Olio extravergine di oliva
- Sale grosso
- Sale e pepe bianco
Per il freddo di cipolla
- Una cipolla di Tropea piuttosto grossa
- Mezzo litro d'acqua
- Un etto di zucchero di canna
- Cinquanta grammi di aceto di mele o di vino
Per prima cosa dedicatevi al freddo di cipolla, pulendo
quest'ultima eliminandone lo strato più esterno e le due estremità.
Prendete poi un pentolino dove la cipolla possa stare
senza troppo spreco di spazio, unite l'acqua, l'aceto e lo zucchero e portatelo
sul fuoco, a fiamma bassa.
Quando l'acqua è a bollore leggero e lo zucchero
completamente sciolto, unite la cipolla, che lascerete intera, coprite con il
coperchio e fate cuocere delicatamente fino a quando la cipolla non sarà
morbida, cosa che dovrebbe richiedere circa una quarantina di minuti.
Piccola nota, la cipolla dovrebbe rimanere immersa
nell'acqua, per cui, nel caso usaste una casseruola più larga, aumentate la
quantità d'acqua e quelle corrispondenti di aceto e zucchero, in modo da avere
un livello sufficiente all'immersione.
Tanto che la cipolla si cuoce, dedicatevi al court bouillon, mettendo un
paio di litri d’acqua in una pentola ed aggiungendoci il vino, la carota, la
mezza cipolla, i grani di pepe e la foglia di alloro.
Portate sul
fuoco, con il coperchio e a fiamma media, e fate andare, da quando l’acqua
prende il bollore, momento in cui abbasserete la fiamma al minimo, per circa trenta
minuti e, nell''attesa e se già non l'avesse
fatto il pescivendolo, pulite i calamari, aprendo pure tranquillamente
il corpo, visto che non lo dovrete riempire, separando poi da esso il ciuffo di
tentacoli.
Trascorso il
tempo del court bouillon, unite i
calamari, sia il corpo che i tentacoli, facendoli cuocere per dieci minuti, non
di più, quindi scolateli e fateli intiepidire.
Tornate alla
cipolla, che nel frattempo dovrebbe essere pronta, spegnete la fiamma, scolate
la cipolla e mettetela in un colino, in modo che l'acqua interna possa colar
via, quindi pesatela e mettetela nel bicchiere del frullatore.
Aggiunge una
quantità del liquido di cottura della cipolla pari alla metà del peso della
cipolla, poi fate andare il frullatore alla massima velocità, fino ad ottenere
un composto ben fluido e senza traccia di residui solidi.
Versate la
cipolla frullata in una ciotola di vetro o in una tazza e mettetela nel
freezer, controllando ogni tanto, per evitare che si solidifichi troppo,
trasformandosi in un blocco di ghiaccio.
Tanto che la
cipolla si fredda, tornate ai calamari, metteteli sul tagliere e tagliateli
alla julienne, raccogliendola in una
ciotola. I ciuffi con i tentacoli, invece, li lascerete così come sono, per
usarli poi come guarnizione.
Aggiungete
nella ciotola quattro cucchiai di olio extravergine, lo zeste di limone, le foglioline di menta finemente tritate, una
leggera macinata di pepe bianco, quindi regolate di sale e mescolata per bene,
poi tenete in luogo fresco nell'attesa di comporre il piatto (ovviamente, se
siete in largo anticipo, mettete i calamari in frigorifero).
Quando la
cipolla è alla sua giusta consistenza, procedete con l'impiattamento, che
suggerisco di fare su piatti fondi per evitare che il freddo di cipolla si
disperda.
Aiutandovi con
un piccolo stampo circolare, date la forma alla julienne di calamari, poi poggiate lo stampo al centro del
corrispondente piatto e, tutto intorno, versate un poco di freddo di cipolla,
che distribuirete aiutandovi con qualche colpetto sul fondo del piatto.
Rimuovete
delicatamente lo stampo e vedrete che il calamaro dovrebbe mantenere la forma
data.
Ripetete per
tutti i piatti, poi guarnite a vostro piacimento e portate in tavola.
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