Continua la mia passione vero le preparazioni a strati, dove il pesce si combina con
le verdure, per un connubio mare-terra che, lo ammetto, a me piace molto.
Questa volta il Sugarello, un pesce cosiddetto povero, e le zucchine romanesche, con
l'aggiunta della mozzarella di bufala, a richiamare appunto la classica
parmigiana e con il compito di legante,
e la mollica di pane al basilico, che oltre a donare profumo al tutto, consente
di assorbire l'umidità prodotta in cottura.
Come accompagnamento, infine, dei pomodori datterino che
fanno da contenitore per una fonduta di pecorino romano, al solito quello di Brunelli, a dare grinta
al piatto.
Per una buona riuscita, sarà fondamentale l’uso di una
mandolina, che vi consentirà di tagliare le zucchine in fettine sottilissime,
quasi trasparenti, spessore necessario per poter avere una parmigiana con più
strati e per ridurre il tempo di cottura in forno, in modo da non mortificare
il pesce.
Per quanto riguarda le quantità, infine, tenente presente
che io ho usato un piccolo stampo rettangolare da plum-cake, approssimativamente della misura di 15x6 cm e dai bordi
piuttosto alti, che dovrebbe essere sufficiente per quattro piccole porzioni
Ingredienti (vedi sopra)
Per la parmigiana
- Quattro piccoli Sugherelli
- Quattro zucchine romanesche
- Due etti e mezzo di mozzarella di bufala
- Quattro cucchiai rasi di mollica di pane
- Una ventina di foglioline di basilico
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe
Per la fonduta di pecorino
- Sessanta grammi di pecorino romano grattugiato
- Sessanta grammi di panna fresca
- Quattro pomodorini datterino
- Pepe bianco
Partite con lo sfilettare i sugherelli - considerando il
loro costo dubito che il pescivendolo si impietosisca e lo faccia lui per voi -
operazione per la quale ci vuole un po' di pratica e di pazienza.
Usate un coltello piuttosto piccolo, con la lama
flessibile e ben affilata, poi prendete il pesce e tagliategli via la testa, in
modo che il corpo poggi meglio sul tagliere.
Partendo dalla coda, incidete trasversalmente il pesce,
fino ad arrivare alla lisca centrale, poi ruotate il coltello, in modo che la
parte piatta della lama rimanga ben a contatto con la lisca, tagliate per tutta
la lunghezza, fino ad uscire dalla parte della testa.
Girate il pesce e ripetete per l'altro lato e poi per gli
altri pesci. Tutto sommato più facile a farsi che a dirsi.
Usando poi un paio di pinzette (ci sono quelle specifiche
per il pesce), rimuovete le lische residue, che si trovano nella parte centrale
dei filetti e poi, sempre usando un coltello affilato, rifilateli, rimuovendo
la parte di pelle sui bordi che, normalmente, è più spessa e meno gradevole,
sia alla vista che al gusto.
Rimuovete infine la parte più scura della polpa, quella
vicino alle interiora, che ha un sapore piuttosto forte e amaro.
Mettete ora i filetti su un tagliere, con la pelle
rivolta verso il basso e usando sempre il coltello affilato, cominciate a
ricavarne singole fettine, partendo vicino alla coda e muovendovi gradualmente
verso la testa, man mano che procedete con le fettine.
Dovete far lavorare la lama del coltello, senza forzare
troppo, cosa che causerebbe la rottura delle sottili fettine di pesce, fettine
che raccoglierete in un piatto.
Mettete il pesce da parte e preparate la mollica di pane,
meglio se ricavata dal pane raffermo del giorno prima, mettendola nel mixer insieme
al basilico e facendolo andare alla massima velocità, in modo da ridurre la
mollica in briciole e, al tempo stesso, fargli assumer un colore verde tenue
dato dal basilico.
Travasate la mollica in una ciotolina e mettetela da parte,
quindi tagliate la mozzarella di bufala a fettine il più sottili che potete,
lasciandole poi almeno per una decina di minuti sul tagliere inclinato, in modo
che buona parte del siero possa colar via.
Usando una mandolina, affettate infine le zucchine,
ricavandone delle fettine circolari e sottilissime.
Bene, tutti gli ingredienti sono pronti e potete
procedere con la composizione degli strati, cosa che farete prendendo una piccola
teglia anti-aderente, imburrandola o ungendola per benino e mettendo sul suo
fondo un foglio di carta da forno tagliato a misura.
Come regola generale vi ricordo che, per evitare di
rimanere senza uno degli ingredienti, è meglio pianificare in anticipo il
numero di strati da fare e poi suddividere tutti gli ingredienti in un numero
di gruppi pari a tale numero.
Fate sul fondo della teglia uno strato di zucchine, avendo
cura che queste coprano per bene il fondo della teglia, e con una certa sovrapposizione
tra le singole fettine, visto il loro minimo spessore.
Salate e pepate leggermente le zucchine e distribuite sopra
di esse la mozzarella di bufala, senza fare però uno strato compatto ma
assicurandovi solo che questa sia distribuita omogeneamente.
Sopra la mozzarella, che ovviamente non dovete salare, le
fettine di Sugarello, che invece salerete e per finire la mollica di pane, a
ricoprire in modo uniforme il pesce ma senza formare uno strato compatto.
Ripetendo le stessa sequenza - zucchine, bufala, pesce e
mollica - fino a completare la parmigiana, cosa che farete con uno strato di zucchine,
sul quale disporrete un poco di mozzarella e abbondante mollica, ma non il
pesce.
Fate colare un filo di olio extravergine sul tutto, che
durane la cottura penetrerà all’interno della parmigiana, ungendola il giusto.
Coprite la teglia con un foglio di carta di alluminio,
sul quale farete qualche piccolo foro, poi infornate a 170° per mezz'ora -
questo è stato il tempo di cottura per la quantità che ho indicato; se questa
fosse maggiore, aumentate di conseguenza - togliendo l’alluminio dopo i primi
quindici minuti.
Gli ultimi cinque minuti fateli fare sotto al grill,
alzando la temperatura a 220°, in modo che la mollica possa leggermente
abbrustolirsi.
Tanto che la parmigiana è il forno, tagliate a metà, nel
verso della lunghezza, i pomodorino datterino ed eliminate i semi e la parte
acquosa, in modo da ritrovarvi con una sorta di contenitore fatto solo dalla
parte esterna dei pomodorini.
Mettete i pomodorini capovolti su un tagliere, in modo
che l'acqua residua possa colar via, e dedicatevi alla fonduta di pecorino,
mettendo il formaggio e la panna in un pentolino, insieme ad una leggera
macinata di pepe bianco, portando poi sul fuoco a fiamma minima.
Fate scaldare quel tanto che basta a sciogliere
completamente il pecorino, muovendo e ruotando il pentolino in modo da
facilitare lo scioglimento e poi, quando la fonduta vi sembrerà perfettamente
omogenea, toglietela dal fuoco e filtratela usando un colino a maglie fitte,
raccogliendola in una tazza e lasciando nel colino gli eventuali residui.
Se avete un biberon
da cucina, metteteci la fonduta in modo che poi sarà più facile dosarla
all'interno dei pomodorini.
Tornate alla parmigiana e, quando è pronta, toglietela dal
forno e fatela riposare una quindicina di minuti prima di estrarla e tagliarla
nelle singole porzioni, cosa che farete usando un coltello molto affilato, in
modo da non rovinare i singoli strati.
Bene, non resta che impiattare, mettendo il millefoglie
nei rispettivi piatti e, accanto ad esso, i pomodorini con la fonduta di
pecorino romano
Guarnite come preferite e portare in tavola.
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