Non so perché ma d'estate, soprattutto quando sono in
quel di Anzio, mi piace assai preparare i peperoni ripieni o imbottiti che dir
si voglia.
Probabilmente il motivo è anche da ricercare nel fatto
che questo tipo di preparazione - il discorso vale più o meno per tutte le
verdure ripiene - può essere fatta con largo anticipo, anche il giorno prima,
dato che il riposo gli giova, rendendo il ripieno più compatto e i sapori più
armonici.
Questa volta, come peraltro molte altre, ho utilizzato i
peperoni lunghi, detti anche peperoni "corna
di bue", che ho riempito con un impasto fatto con le patate bollite,
il tonno - qui va benissimo quello in scatola - un poco di mollica di pane, le
mandorle, a creare un contrasto nella consistenza e, per finire, capperi e
acciughe, per un gusto più deciso e particolare.
Avrei voluto usare anche l'uvetta passa, ma ahimè mi sono
scordato di comprarla, per cui voi sentitevi invece liberi di usarla.
Per quanto riguarda le dosi, al di là di quelle indicate,
tenete presente che, mai come nelle verdure ripiene, il colpo d'occhio è
fondamentale per darvi un ripieno ben bilanciato, dove nessuno dei sapori
prevalga nettamente sugli altri.
Infine, se non doveste trovare i peperoni lunghi, usate
quelli normali, avendo però cura di sceglierli il più stretti possibili, pena
un aumento delle dosi per il loro ripieno e una maggiore difficoltà nel
tagliarli come in foto.
Ingredienti (per 6 persone)
- Tre peperoni lunghi
- Una patata a pasta gialla piuttosto grande
- Una scatola da 160 grammi di tonno sott'olio
- Due cucchiai di mollica di pane (pangrattato se non l'avete)
- Un cucchiaio di mandorle pelate
- Un cucchiaio di uva passa (vedi sopra)
- Un cucchiaio raso di capperi sotto sale
- Sei filetti di acciughe sott'olio
- Un piccolo spicchio d'aglio
- Un ciuffo di prezzemolo
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Per prima cosa lessate la patata, sbucciandola e
tagliandola in grossi pezzi - per questa preparazione l'amido della patata non
serve, per cui bolliamo senza buccia in modo che possa disperdersi - e
mettendola in una pentola, coperta da abbondante acqua fredda leggermente
salata.
Portate la pentola sul fuoco e fate andare fino a quando
la patata non sarà ben morbida e, nell'attesa e se avete deciso di usarla,
mettete a bagno l'uvetta in mezzo bicchiere di acqua fredda, dove dovrà
rimanere per circa una mezz'ora.
Sempre in attesa della patata, prendete la mollica di
pane, possibilmente di pane casareccio e del giorno prima, mettetela nel mixer,
meglio se quello ad alta velocità, che si usa per il caffè o la frutta secca, e
fatelo andare alla massima velocità, in modo da ridurla in briciole e
raccogliendola, nella dose indicata, in una ciotola.
Tritate finemente il prezzemolo con il coltello (non
tritate mai erbe e odori con il mixer, a meno che non abbiate qualche
sentimento di vendetta contro di loro; il mixer non trita, spappola) ed unitele
nella ciotola.
Mettete le mandorle sul tagliere e, sempre usando un
coltello a lama grossa, riducetele in pezzi più piccoli, in modo che si possano
armonizzare con il ripieno, ma sempre mantenendo una minimo di consistenza,
così da poterli sentire al morso quando vi mangerete il tutto, quindi unitele
nella ciotola.
Poi sarà la volta delle acciughe e ei capperi, le prime
ben scolate dal loro olio, i secondi lavati per eliminarne il sale, che
triterete grossolanamente, esattamente come fatto per gli altri ingredienti.
A seguire il tonno, anch'esso ben scolato e sommariamente
tritato e l'uvetta, scolata e asciugata e, se gli acini fossero molto grandi,
leggermente tagliata.
Tornate alla patata e, quando è cotta, scolatela e fatela
freddare o quantomeno intiepidire, quindi passatela al passapatate,
raccogliendo la polpa direttamente nella ciotola con gli altri ingredienti.
Per ultimo l'aglio, la cui quantità dipenderà anche dai
vostri gusti, che sbuccerete, nel caso ne eliminerete l'anima interna e poi
triterete il più finemente possibile - se avete lo schiaccia aglio, usatelo -
unendolo poi nella ciotola.
Aggiungete almeno otto cucchiai di olio extravergine,
regolate di sale, date una macinata di pepe e poi mescolate con cura, in modo
da armonizzare tutti gli ingredienti.
Siate bravi a valutare l'umidità del ripieno e il suo equilibrio complessivo, assaggiandolo
e, nel caso, aggiungendo ancor un po' di quegli ingredienti che doveste
valutare carenti.
Mette il ripieno da parte e dedicatevi ai peperoni,
togliendoli la parte con il picciuolo, facendo il taglio a circa un centimetro
dalla sua base, in modo da ottenere una sorta di coperchio, che userete poi
durante la cottura.
Togliete con cautela i semi ed i filamenti interni -
operazione non facilissima data la forma allungata dei peperoni - e, aiutandovi
con un cucchiaino, riempiteli con l'impasto che avere preparato, tenendo
presente che questo non si gonfierà molto durante la cottura, per cui potete
riempirli per bene, pressando in modo che il ripieno arrivi sino alla punta dei
peperoni e, dalla parte opposta, quasi al bordo.
Mettete i peperoni in una teglia leggermente unta d'olio
- fate in modo che la parte tagliata sia orientata leggermente verso l'alto,
cosa che potrete fare sfruttando l'eventuale curvatura dei peperoni- salateli in superficie, sistemate i tappi ed infornateli a 170° per almeno un'ora,
tenendo presente che alla fine il peperone dovrà risultare abbastanza morbido e
in parte raggrinzito.
Quando i peperoni sono cotti, tirateli fuori dal forno e
fateli intiepidire fino a temperatura ambiente.
Nel caso parte del ripieno fosse uscito dai peperoni,
potete tranquillamente spingerlo
nuovamente al loro interno aiutandovi con un cucchiaio, ma senza sollevare i
peperoni, pena rischiare di romperli.
Quando i peperoni sono freddi, metteteli per un paio
d'ore in frigorifero, in modo che il loro ripieno possa compattarsi per bene,
poi tirateli fuori, metteteli sul tagliere e tagliateli a fette, dello spessori
di circa due centimetri.
Fate recuperare calore ai peperoni, dopo di che potete
impiattare, disponendo le singole fette nei rispettivi piatti, secondo la
configurazione geometrica che preferite.
Nessun commento:
Posta un commento