Questa
ricetta ha vinto il primo premio al concorso organizzato da Ciak si Cucina e da Riso Acquerello in occasione dell'evento
"Taste
of Excellence"
Sollecitato
(e solleticato) dal tema del concorso - lo sapete, dico sempre che i concorsi
non mi piacciono, ma poi cado sempre in tentazione... - e dalla qualità del
riso che gli organizzatori hanno messo gentilmente a disposizione - il Riso Acquerello invecchiato sette anni - mi
sono dilettato con un ingrediente che, lo ammetto, raramente uso.
Pensa
che ti ripensa, alla fine ho deciso per un risotto che coniugasse i ben noti
ingredienti dei quali il contadino non deve sapere, scegliendo le pere della
varietà decana e il taleggio, un formaggio a pasta molle che ben si addice a
sposarsi con il risotto.
Con
le pere ho preparato, come il titolo suggerisce, un acqua di pere, che altro non è che un modo fighetto per dire che ho fatto un brodo, utilizzando appunto solo
le pere, un poco di sale e di zucchero, con il quale ho portato a cottura il
risotto, esattamente come normalmente si fa con il brodo tradizionale.
Ho
poi arricchito il risotto, ma solo al momento di servirlo, con una polvere di
speck e con una gelatina di menta, che poggiata sul risotto caldo si scioglie
gradualmente, davanti aglio occhi del commensale, trasferendo il suo
particolare sapore a tutto il piatto.
Contrariamente
a quanto si fa con un classico risotto, data la presenza del taleggio, di per
se assai cremoso, non ho mantecato il riso aggiunto i classici burro e
parmigiano, mentre per quanto riguarda la rosolatura iniziale, ho utilizzato un
poco di grappa di pere al posto dal tradizionale vino bianco.
Ingredienti
(per 4 persone)
Per
l'acqua di pere
- Due litri di acqua
- Mezzo chilo di pere, pesate già pulite
- Quattro cucchiai di grappa alla pera
- Sale grosso
- Zucchero semolato
Per
il risotto
- Tre etti di riso Acquerello
- Un etto e mezzo di taleggio
- Due cipollotti freschi
- Quaranta grammi di burro
- Sale e pepe
Per
la gelatina di menta
- Due etti e mezzo d'acqua
- Venti foglioline di menta fresca
- Un cucchiaio raso di zucchero semolato
- Gelatina alimentare (vedi dopo)
Per
la polvere di speck
- Quattro fette di speck
Per
prima cosa preparate l'acqua di pere, lavando le pere - io le ho usate con
tutta la buccia, in modo da avere un colore più intenso - tagliandole a spicchi
e rimuovendo i semi e la parte dura centrale.
Mettete
le pere in una pentola, aggiungete l'acqua e portate sul fuoco, a fiamma bassa
e con il coperchio, facendo cuocere, dal momento del raggiungimento del
bollore, per circa un'ora e sempre a pentola coperta.
Solo
verso la fine della cottura, salate l'acqua e aggiungete anche lo zucchero,
tenendo presente che dovrete valutare il loro equilibrio anche in base al
vostro gusto, facendo in modo che sapido e dolce si bilancino, senza che
nessuno dei due prevalga nettamente sull'altro e, giusto per darvi
un'indicazione, io ho usato due cucchiai di sale ed uno di zucchero.
Tanto
che l'acqua di pere va, dedicatevi alla gelatina di menta, mettendo l'acqua in
un pentolino, aggiungendo lo zucchero e le foglioline di menta - se avete un
cuoci spezie o un filtro in metallo per il the, usatelo mettendo le foglie al
suo interno - e portando poi il tutto sul fuoco, ancora una volta con il
coperchio.
Portate
a bollore leggero l'acqua e poi, con la fiamma al minimo, proseguite per una
mezz'ora, in modo che la menta abbia il tempo di cedere profumi e sapori
all'acqua, che diventerà di un bel colore verde.
Trascorso
il tempo, spegnete e rimuovete le foglioline di menta, poi pesate nuovamente
l'acqua - l'evaporazione ne avrà ridotto il volume - e prendete la giusta
quantità di gelatina alimentare - seguite le istruzioni, visto che non tutte le
gelatine sono uguali - facendola ammorbidire in acqua fredda per una decina di
muniti, poi strizzandola e infine unendola all'acqua alla menta.
Portate
nuovamente il pentolino sul fuoco, a fiamma bassa, e fate scaldare il quel
tanto che basta a far sciogliere la gelatina, direi intorno ai 60°, mescolando
per bene in modo che la gelatina si armonizzi perfettamente all'acqua, quindi
spegnendo e lasciando raffreddare il tutto.
Prendete
un contenitore in ceramica dal fondo piatto e di diametro o larghezza tale da
consentirvi di fare uno strato di gelatina di circa un centimetro di altezza -
fate la prova usando una quantità di acqua pari a quella che avete appena
preparato - e foderatelo con della pellicola trasparente, fondamentale per poi
poter togliere la gelatina senza difficoltà.
Fate
in modo che la pellicola trasparente aderisca alla perfezione al contenitore,
quindi versateci l'acqua alla menta - mi raccomando, fatelo quando questa si
sarà sufficientemente raffreddata - e mettete in frigorifero, in modo che la
gelatina possa solidificarsi.
Quando
la gelatina sarà ben soda, tiratela fuori dal frigorifero, estraetela dalla
ciotola, mettetela sul piano di lavoro e, usando un coltello con la lama
inumidita, ricavatene i singoli cubetti, che metterete nuovamente in
frigorifero in modo da mantenerli ben sodi e averli già pronti al momento
dell'impiattamento del risotto.
Dedicatevi
poi alla polvere di speck, prendendo le fette, che devono essere tagliate
piuttosto sottilmente, togliendone la parte grassa e mettendole in una teglia
nella quale avrete messo un foglio di carta da forno.
Infornate
a 100° per una mezz’ora, fino a quando le fette non risulteranno ben secche al
tatto, momento in cui le toglierete dal forno e le farete freddare.
Mettete
le fette di speck sul tagliere, copritele con un foglio di carta da forno -
questa operazione serve ad evitare che lo speck cominci a spargersi per tutta
la cucina - e usando un pesta carne o un matterello esercitate una pressione in
modo da frantumare lo speck.
Volendo
potete poi rifinire il tutto togliendo la carta da forno e usando un coltello a
lama grande, con il quale triterete lo
speck come fosse un erbetta.
Per
ultimo il taleggio, al quale toglierete la buccia e taglierete grossolanamente
in pezzi, giusto per facilitarne lo scioglimento quando lo unirete al riso. Non
mettete il formaggio in frigorifero, ma tenetelo fuori, in modo che la sua
temperatura non sia troppo bassa al momento in cui lo userete.
Bene,
potete ora procedere con la preparazione del risotto, pulendo per prima cosa i
cipollotti, eliminandone lo strato esterno e la barba, quindi tritandoli finemente con il coltello. Se volete una
leggera nota di colore in più, potete usare sia la parte bianca, che quella
verde, scegliendo per quest'ultima la parte di gambo più soda e interna.
Prendete
una casseruola, metteteci il burro e i cipollotti tritati e portatela sul
fuoco, a fiamma minima, meglio ancora se con una retina spargi fiamma sotto.
Contemporaneamente,
accendete nuovamente la fiamma sotto la pentola dell'acqua di pere, togliendo
al contempo queste ultime, che oramai non avranno più nulla da dare, in modo
che l'acqua sia a bollore leggero nel momento in cui la userete per la cottura
del riso.
Fatte
appassire, anzi sudare, come si dice
in gergo (gergo di chi, non lo so), i cipollotti, in modo che possano
ammorbidirsi, ma senza prendere colore e, cosa più importante, senza che il
burro si scurisca. Tenete presente che ci vorranno almeno una decina di minuti.
Quando
i cipollotti sono morbidi al punto giusto, unite il riso, alzate la fiamma e
fatelo tostare per qualche minuto,
girando continuamente, in modo che possa assorbire la componente grassa del
burro.
Dopo
la rosolatura, unite il la grappa di pere e, sempre a fiamma media, fatela
evaporare, poi cominciate ad aggiungere l'acqua di pere, inizialmente in
quantità maggiore e poi sempre più misurata, in modo da evitare di ritrovarvi
con un risotto cotto al punto giusto ma ahimè troppo brodoso.
Per
quanto riguarda la densità finale del risotto, vale la solita regola e cioè il
vostro gusto, potendo scegliere se mantenerlo all'onda oppure più denso, tenendo comunque presente che l'aggiunta
finale del taleggio, con la sua cremosità naturale, renderà più fluido il risotto.
Verso
metà cottura, assaggiate per valutare la sapidità - se avete salato
correttamente l'acqua di pere, dovreste trovarvi con il giusto livello - e nel
caso regolate di sale, sia il riso e l'acqua di pere rimasta.
Quando
il riso è cotto, unite il taleggio, mescolando rapidamente in modo che questo
possa sciogliersi completamente, quindi spegnete il fuoco e fate riposare il
risotto un minuto, a casseruola coperta.
Impiattate
rapidamente, distribuendo sopra il riso la polvere di speck e mettendo al
centro, ma solo al momento di servire, un cubetto di gelatina di menta, in modo
che questo si sciolga solo davanti al commensale e non prima.
Guarnite
come più vi piace e di corsa in tavola.
Buon appetito.
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