Al di là dell'ossimoro della crema d'aglio delicata - ma
giuro che è così - si tratta di un piatto preparato come conseguenza dell'aver
lessato una quantità inusitata di fagiolini verdi, particolarmente amati in
famiglia e alimento quasi obbligato quando moglie i figlia decidono di mettersi
a dieta.
E' un budino assai semplice, visto che non ho usato
nessun ingrediente tipicamente legante, come ad esempio l'uovo, affidando tale
compito al Fiocco della Tuscia, un formaggio dell'eccellente caseificio Chiodetti, simile al Brie, ma a mio avviso decisamente superiore,
che con la sua cremosità naturale ha svolto perfettamente il suo compito.
Ho infine deciso di avvolgere
il budino nel lardo - io ho usato quello di Colonnata, ma solo perché lo avevo
nel frigorifero - con il quale ho foderato le pareti degli stampi prima di
versarci gli altri ingredienti.
Completa il piatto una crema d'aglio delicata, ottenuta
facendo bollire a lungo gli spicchi e cambiando continuamente l'acqua.
Per quanto riguarda le quantità, vista la genesi del
piatto, ve le darò indicative, dipendendo queste non solo dal numero degli
stampi, ma anche dalla loro capienza.
Ingredienti (per 4 budini - vedi sopra)
Per il budino
- Due etti di fagiolini verdi
- Fiocco della Tuscia (vedi dopo)
- Lardo (vedi dopo)
- Pangrattato (per gli stampi)
- Burro (per gli stampi)
- Sale e pepe bianco
Per la crema d'aglio
- Dieci spicchi d’aglio, meglio se fresco
- Un bicchiere di latte
- Un cucchiaio di olio di semi
- Un cucchiaino di olio extravergine d'oliva
- Sale e pepe bianco
Dedicatevi per prima cosa alla crema d'aglio, la cui
preparazione richiede un po' di pazienza, vista la necessità di una bella serie
di bolliture.
Per prima cosa mettete a scaldare un paio di litri
d'acqua, portandola a bollore leggero e poi prendete un piccolo pentolino, che
dovrà contenere solamente gli spicchi d'aglio.
Tanto che l'acqua si scalda, togliete la buccia agli
spicchi d'aglio e, se questi non sono freschi, tagliateli a metà e rimuovete
l'anima centrale, di colore verde.
Mettete gli spicchi d'aglio nel pentolino e poi, quando
l'acqua raggiunge il bollore, prendetene un paio di mestoli e versatela nel
pentolino, che porterete sul fuoco, continuando a far bollire l'acqua con
l'aglio per tre minuti.
Trascorso il tempo, scolate gli spicchi e buttate via
l'acqua nella quale hanno bollito, poi prendete nuovamente un paio di mestoli
di quella che bolle nella pentola, mettetela nel pentolino insieme agli spicchi
d'aglio appena scolati e fate bollire, di nuovo, per tre minuti.
Ripetete la sequenza fino a far bollire l'aglio per nove
volte, sempre cambiando la sua acqua, poi fate l'ultima bollitura mettendo gli
spicchi nel solito pentolino, ma aggiungendo il latte invece dell'acqua,
portando nuovamente sul fuoco, a fiamma minima, e facendo bollire per i soliti
tre minuti.
Scolate definitivamente l'aglio, rimuovendo le tracce di
latte e facendolo asciugare all'aria, poi mettetelo in una ciotolina e
lavoratelo con un piccola frusta esattamente come se doveste preparare una
maionese - il paragone vale anche per la densità finale della crema - incorporando
i due tipi di olio e salando e pepando secondo il vostro gusto, fino ad
ottenere un composto cremoso.
Se avete fretta, potete anche ottenere la crema usando un
frullatore ad immersione e lavorando fino ad ottenere un composto fluido.
In ogni caso, dopo che la crema è pronta, vi suggerisco
di setacciarla usando un colino di metallo con le maglie molto fini, aiutandovi
con il dorso di un cucchiaio con il quale premerete l'aglio sulle sue maglie,
raccogliendo la crema in una tazza o, meglio ancora e se lo avete, in un biberon da cucina, che vi consentirà poi
di dosare la crema con maggiore precisione.
Mettete la crema d'aglio da parte, meglio se in luogo
fresco, e dedicatevi ai fagiolini, che pulirete eliminandone le due estremità e
poi laverete per bene in acqua fredda.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata e
poi tuffateci i fagiolini, facendoli cuocere per circa sei/otto minuti -
regolatevi anche in funzione del loro diametro - in modo che rimangano ben croccanti.
Tanto che i fagiolini vanno, prendete una ciotola bella
grande e riempitela con acqua freddissima, magari aggiungendo anche del
ghiaccio o, se non l'avete, mettendo preventivamente la ciotola con l'acqua nel
frigorifero.
Quando i fagiolini sono cotti, prelevateli con un mestolo
bucato e travasateli nell’acqua ghiacciata, in modo da mantenerne il loro bel
colore verde brillante, poi scolateli e fateli asciugare.
Mettete i fagioli sul tagliere e ricavatene dei pezzi
piuttosto piccoli, direi circa mezzo centimetro di lunghezza, in modo che poi i
budini possano risultare piuttosto compatti.
Infine il Fiocco, che dovrete tagliare a fettine molto
sottili - il Fiocco ha una consistenza molto morbida, per cui tale operazione
non sarà semplicissima - alle quali poi toglierete la sottile buccia, che
benché normalmente si mangi, per questa preparazione è meglio togliere per
evitare ostacoli allo scioglimento del formaggio.
Imburrate per bene gli stampi e poi mettete sul loro
fondo un dischetto di carta da forno tagliato a misura, che rimarrà al suo
posto per effetto del burro, che agirà come una sorta di collante.
Tagliate il lardo in fette sottilissime, quasi
trasparenti, e con queste foderate la parete laterale degli stampi, coprendola
completamente, in modo che non rimangano spazi liberi.
Sul fondo dello stampo, invece, fate cadere un pizzico di
pangrattato, coprendo quindi, e in modo uniforme, il disco di carta che avete
precedentemente messo.
Fate un primo strato di fagiolini sul fondo, di circa un
centimetro di spessore, poi su di esso disponete il Fiocco, in modo da
ricoprire uniformemente i fagiolini, ma senza sovrapporre le fette di
formaggio.
Ripetete la sequenza fino ad arrivare al bordo superiore
degli stampi, terminando con uno strato di formaggio ed esercitando poi una
leggera pressione in modo da compattare gli strati. Non abbiate paura ad
arrivare sino ai bordi, dato che i budini si ritireranno durante la cottura.
Mettete tutti gli stampi su una teglia e infornate a 180°
per circa venti minuti, sempre controllando che il formaggio in superficie non
si scurisca eccessivamente e, quando sono pronti, tirateli fuori e fateli
intiepidire, quasi freddare, prima di toglierli dai rispettivi stampi, cosa che
farete aiutandovi con la lama di un piccolo coltello, in modo da staccare ogni
budino dalla parete del rispettivo stampo.
Ricordate che i budini vanno serviti tiepidi, in modo che
il formaggio risulti cremoso, per cui se li avete fatti freddare troppo,
riscaldateli nuovamente, mettendoli su una teglia, senza ovviamente i loro
stampi, e passandoli per una decina di minuti in forno riscaldato a circa 100°.
Bene, non resta che impiattare, disponendo i budini nei
rispettivi piatti e mettendo accanto a loro un poco di crema d'aglio.
Guarnite a vostro gusto, poi portate in tavola.
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