Visti per caso sul banco del mio verduraio preferito ad
Anzio, li ho presi d'istinto, senza neanche chiedere circa la loro piccantezza
- grosso errore, direte voi; grosso errore, confermo io - che ho poi avuto modo
di scoprire mentre li preparavo...
Come ripieno ho deciso di usare le cozze, insieme alla
mollica di pane e ai pomodorini datterino, dolcissimi e che, con la loro
umidità, mi hanno permesso di avere un ripieno morbido.
Ad accompagnare i peperoncini, una crema cacio e pepe, che altro non è che una
fonduta di pecorino romano alla quale ho aggiunto una più che generosa macinata
di pepe nero, a ricorda appunto il condimento della classica pasta che porta lo
stesso nome.
Buoni da mangiare freddi, li potete preparare con il
dovuto anticipo, così da riprendervi dalla fatica della loro pulizia.
Ingredienti (per 4 persone)
Per i peperoncini
- Sedici peperoncini tondi
- Sedici cozze (qualcuna in più per stare sul sicuro - vedi dopo)
- Quattro cucchiai di mollica di pane
- Otto pomodorini datterino
- Un ciuffo di prezzemolo
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe
- Pane carasau (opzionale)
Per la crema cacio e pepe
- Quaranta grammi di pecorino romano grattugiato
- Sessanta grammi di panna fresca
- Pepe nero
Per prima cosa dedicatevi alla pulizia dei peperoncini, che
è un’operazione decisamente noiosa e da fare con calma e pazienza, per cui tagliate
via la loro parte superiore, facendo un taglio molto vicino alla parte del
picciolo, ricavando il coperchio, dal
quale eliminerete i semi che vi fossero rimasti attaccati.
Mettete da parte i coperchi
e, usando un coltellino e un piccolo cucchiaino, svuotate delicatamente il
peperoncino, facendo attenzione a non forarlo ed eliminando con cura tutti i
semi, che certo non si può dire siano pochi.
Quando avete pulito tutti i peperoncini, salateli
leggermente all’interno e teneteli da parte.
Dedicatevi poi alle cozze, prendendo una padella,
ungendola con due cucchiai d'olio extravergine e portandola sul fuoco.
Quando l'olio è molto caldo, quasi fumante, unite le
cozze, aggiungete rapidamente mezzo mestolo di acqua e coprite con il
coperchio. Vedrete che l'aggiunta dell'acqua nella padella bollente creerà una
nuvola di vapore, che intrappolata dal coperchio, agevolerà l'apertura delle
cozze in tempi brevi.
Mi raccomando, non tenete troppo tempo la padella sul
fuoco, con l'intenzione di far aprire fino all'ultima cozza, con il rischio di
far stracuocere quelle già aperte solo per averne qualcuna in più da mangiare.
Quando le cozze sono aperte, spegnete, togliete il
coperchio e fatele intiepidire, quindi separate i gusci da molluschi - fate
attenzione ad eliminare ogni residuo della loro barbetta, o bisso - che
metterete poi in un piatto nell'attesa di usarli e tenendo ovviamente da parte
il prezioso liquido rilasciato dalle cozze.
Trasferite i molluschi delle cozze sul tagliere e, usando
un coltello a lama grande e ben affilata, tritateli piuttosto finemente, ma
senza esagerare, raccogliendoli poi in una ciotola.
Prendete poi la mollica di pane - se potete usate un pane
casareccio del giorno prima, con la mollica ben compatta - e mettetela nel
mixer, facendolo andare alla massima velocità per una ventina di secondi, in
modo da ottenere delle briciole non troppo piccole, sicuramente più grandi di
quelle del classico pangrattato industriale.
Tagliate a metà i pomodorini datterino e rimuovete i semi
e la parte interna, più acquosa, quindi tagliateli in dadini molto piccoli -
non più di mezzo centimetro di lato - raccogliendoli in una ciotola.
Unite la mollica e i pomodorini nella ciotola mollica
dove avete messo i molluschi tritati, quindi bagnate il tutto con il liquido
rilasciato dalle cozze e date una bella mescolata.
Aggiungete quattro cucchiai di olio extravergine, una
generosa macinata di pepe nero e il prezzemolo, che avrete prima finemente
tritato al coltello.
Mescolate nuovamente, poi assaggiate per regolare di sale
- l'acqua delle cozze è già ben sapida - e valutate l'umidità del ripieno, aggiungendo altro olio nel caso vi sembrasse
troppo asciutto.
Bene, ci siamo e potete procedere con il riempimento dei
peperoncini, cosa che farete aiutandovi con un cucchiaino o, meglio ancora,
operando direttamente con le mani.
Riempite per bene ciascun peperoncino, esercitando una
lieve pressione in modo che il ripieno di distribuisca in modo compatto,
considerando che durante la cottura il suo volume rimarrà praticamente lo
stesso.
Prendete una teglia o un tegame che possa andare in
forno, cercandone uno che possa essere completamente riempito dai peperoncini,
in modo che questi si sorreggano a vicenda, evitando quindi di rovesciarsi
durante la cottura.
Ungete la teglia e disponeteci i peperoncini, quindi
rimettete il tappo ad ogni peperoncino, senza perdervi troppo nel corretto
accoppiamento, salando leggermente i peperoncini in superficie e dando un
ultimo giro d’olio extravergine su di essi, infornando poi a 170° per circa un’ora.
Tanto che i peperoncini sono in forno, dedicatevi alla
crema cacio e pepe, mettendo il formaggio e la panna in un pentolino, insieme
ad una abbondante macinata di pepe nero, portando poi sul fuoco a fiamma
minima.
Fate scaldare quel tanto che basta a sciogliere
completamente il pecorino, muovendo e ruotando il pentolino in modo da
facilitare lo scioglimento e poi, quando la crema vi sembrerà perfettamente
omogenea, toglietela dal fuoco e filtratela usando un colino a maglie
abbastanza fitte, che possano eliminare i grumi ma lascino passare il pepe, in
modo che questo dia colore alla crema.
Se avete un biberon
da cucina, metteteci la crema in modo che poi sarà più facile dosarla.
Tornate ai peperoncini e, quando sono cotti, tirateli
fuori e fateli freddare a temperatura ambiente.
Fatto, non resta che impiattare, disponendo i peperoncini
e, accanto a loro, un poco della crema cacio e pepe - io l'ho messa su un
piccolo disco di pane carasau - guarnendo poi a vostro gradimento e servendo.
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