Ultimamente, tra polpi e moscardini - probabilmente anche
per un desiderio inconscio di rendere meno traumatico il distacco dal luogo di
mare estivo - mi sto impegnando molto, con preparazioni che, accanto agli amici
cefalopodi cotti in modo tradizionale o quasi, abbinino verdure, legumi e
spezie.
Questa volta, ad una base classica costituita da un polpo
bollito e condito con un olio profumato all'erba cedrina, ho
abbinato una vellutata di patate lavorata a freddo, alcuni pomodorini lasciati
appassire in forno, in modo da accentuarne la loro dolcezza e, infine, una
crema d'aglio delicata - ho usato l'aglio rosso di Sulmona - ottenuta facendo
bollire gli spicchi più e più volte, in modo da ingentilirne il sapore.
Come faccio spesso, ho preso il polpo un paio di giorni
prima e l'ho lasciato nel congelatore per circa un giorno, poi riportato
lentamente a temperatura ambiente e, infine, cotto nel modo voluto.
Il risultato è sicuramente migliore, dato che
l'abbattimento della temperatura ha un effetto simile, se non migliore, della
classica battitura che si fa per
spezzare e ammorbidire le fibre del polpo, a beneficio di una maggiore morbidezza finale.
Come vedete dalla foto, poi, ho usato solamente i
tentacoli, usando le altri parti del polpo per fare altre cose. Voi
naturalmente potete decidere in modo diverso.
Per quanto riguarda infine l'olio all'erba cedrina, io
l'ho preparato con parecchio anticipo, con l'obiettivo di averne un bel po' da
parte, da usare quando me ne venga voglia, visto che il suo tempo di
conservazione è di fatto pari a quello dell'olio con cui è fatto.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il polpo
- Un polpo di circa un chilo
- Quattro foglie di erba cedrina
- Olio extravergine di oliva
- Sale grosso
Per i pomodorini appassiti
- Otto pomodori ciliegino di dimensioni simili
- Zucchero semolato
- Sale
Per la vellutata di patate
- Quattro etti di patate a pasta gialla
- Brodo vegetale leggero (carota, sedano e cipolla)
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe bianco
Per la crema d'aglio
- Dieci spicchi d’aglio, meglio se fresco
- Un bicchiere di latte
- Un cucchiaio di olio di semi
- Un cucchiaino di olio extravergine d'oliva
- Sale e pepe bianco
Nel caso non abbiate preparato l'olio all'erba cedrina
con largo anticipo, partite con esso, spezzando con le mani le foglie dell'erba
- vi lasceranno anche un bel profumo - mettendole in una tazza o in un
bicchiere e coprendole a filo con l'olio extravergine d'oliva.
Coprite poi la tazza o il bicchiere con un pezzo di
pellicola trasparente e fate riposare in luogo fresco e con poca luce, in modo
che l'erba cedrina possa trasferire i suoi profumi all'olio.
Preparate poi un poco di brodo vegetale - se proprio
avete fretta, fatelo con il dado - mettendo le verdure, pulite e lavate, in una
pentola e coprendole con acqua fredda, nella misura di circa un litro.
Salate leggermente con del sale grosso e portate sul
fuoco, a fiamma bassa e con il coperchio, facendo cuocere, da quando l'acqua
prende il bollore, per un'ora e mezzo, togliendo poi le verdure e, se vi sembra
il caso, filtrando il tutto, in modo da eliminare ogni residuo solido.
Dedicatevi poi ai pomodorini, la cui preparazione
richiederà almeno un'ora e mezza, disponendoli interi su una teglia sulla quale
avrete messo un foglio di carta da forno.
Distribuite sopra ai pomodorini, facendoli cadere a
pioggia, un poco di sale e di zucchero semolato, quindi accendete il forno,
impostate la temperatura a 90° e infornate i pomodorini, lasciandoli appassire
per circa un'ora e mezza e, comunque, fino a quando non vedrete che il loro
esterno non si sarà piuttosto raggrinzito,
segno che buona parte della loro acqua è oramai evaporata.
Mentre i pomodorini si crogiolano nel forno, dedicatevi
alla crema d'aglio, la cui preparazione richiede un po' di pazienza, vista la
necessità di una bella serie di bolliture.
Per prima cosa mettete a scaldare un paio di litri
d'acqua, portandola a bollore leggero e poi prendete un piccolo pentolino, che
dovrà contenere solamente gli spicchi d'aglio.
Tanto che l'acqua si scalda, togliete la buccia agli
spicchi d'aglio e, se questi non sono freschi, tagliateli a metà e rimuovete
l'anima centrale, di colore verde.
Mettete gli spicchi d'aglio nel pentolino e poi, quando
l'acqua raggiunge il bollore, prendetene un paio di mestoli e versatela nel
pentolino, che porterete sul fuoco, continuando a far bollire l'acqua con
l'aglio per tre minuti.
Trascorso il tempo, scolate gli spicchi e buttate via
l'acqua nella quale hanno bollito, poi prendete nuovamente un paio di mestoli
di quella che bolle nella pentola, mettetela nel pentolino insieme agli spicchi
d'aglio appena scolati e fate bollire, di nuovo, per tre minuti.
Ripetete la sequenza fino a far bollire l'aglio per nove
volte, sempre cambiando la sua acqua, poi fate l'ultima bollitura mettendo gli
spicchi nel solito pentolino, ma aggiungendo il latte invece dell'acqua,
portando nuovamente sul fuoco, a fiamma minima, e facendo bollire per i soliti tre
minuti.
Scolate definitivamente l'aglio, rimuovendo le tracce di
latte e facendolo asciugare all'aria, poi mettetelo in una ciotolina e
lavoratelo con un piccola frusta esattamente come se doveste preparare una
maionese - il paragone vale anche per la densità finale della crema - incorporando
i due tipi di olio e salando e pepando secondo il vostro gusto, fino ad
ottenere un composto cremoso.
Se avete fretta, potete anche ottenere la crema usando un
frullatore ad immersione e lavorando fino ad ottenere un composto fluido.
In ogni caso, dopo che la crema è pronta, vi suggerisco
di setacciarla usando un colino di metallo con le maglie molto fini, aiutandovi
con il dorso di un cucchiaio con il quale premerete l'aglio sulle sue maglie,
raccogliendo la crema in una tazza o, meglio ancora e se lo avete, in un biberon da cucina, che vi consentirà poi
di dosare la crema con maggiore precisione.
Mettete la crema d'aglio da parte e procedete con la
cottura del polpo, mettendolo in acqua già a bollore leggero e leggermente
salata, facendolo cuocere per circa quaranta minuti, a pentola scoperta a con
la fiamma quasi al minimo.
E' importante che l'acqua, dopo che vi avrete immerso il
polpo, non arrivi mai nuovamente a bollore, rimanendo ad una temperatura tra
gli 85° e i 90°, dato che una temperatura più elevata tenderebbe a far staccare
la pelle e le ventose dai tentacoli, con evidenti conseguenze sul piano
estetico.
Il tempo di cottura, comunque, dipenderà dalla dimensione
del polpo, dal fatto che questo sia fresco oppure congelato e via dicendo, per
cui il tempo è indicativo, e il miglior modo per vedere se il polpo è pronto è
quello di infilzarlo con la forchetta, laddove i tentacoli si uniscono alla
testa: se la forchetta entra con una certa facilità, allora ci siamo.
Quando il polpo sarà cotto, spegnete la fiamma e fatelo
intiepidire nella propria acqua di cottura, dalla quale lo toglierete solo
quando verrà il momento di usarlo.
Parallelamente al polpo, lessate anche le patate, cosa
che farete senza buccia e tagliandole in pezzi, visto che per questa
preparazione è importante eliminarne l'amido, che altrimenti renderebbe collosa
la vellutata (tanto per la cronaca, io le ho lessate con la buccia, visto che
le patate mi servivano per altri scopi, usandone poi una parte per questa
ricetta).
Mettete quindi le patate in una pentola, copritele con
abbondante acqua fredda leggermente salata e portate sul fuoco, con il
coperchio, facendo cuocere fino a quando le patate non saranno morbide, momento
nel quale le scolerete e le passerete, ancora calde, per due volte al passa
patate, raccogliendone la polpa in una ciotola.
Aspettate che le patate si intiepidiscano, poi usando una
frusta cominciate a lavorarle, aggiungendo gradualmente il brodo vegetale, che
dovrà essere anch'esso tiepido, fino ad ottenere la densità voluta.
Regolate di sale, date una macinata di pepe bianco, poi
se volete passate la vellutata al settaccio, in modo del tutto simile a quanto
fatto per la crema d'aglio, in modo da renderla ancora più omogenea.
Tornate al polpo è, quando dopo la cottura si sarà oramai
intiepidito nella sua acqua, mettetelo sul piano di lavoro e tagliate i
tentacoli poco sotto la loro attaccatura al corpo.
Nel caso decideste di non servire subito il piatto,
lasciate i tentacoli a bagno nella loro acqua fino a quando non sarete pronti
ad usarli.
Bene, ci siamo e non resta che comporre il piatto,
mettendo per prima cosa un mestolo di vellutata di patate sul fondo di ciascun
piatto, disponendo poi i tentacoli del polpo, sui quali farete colare un paio
di cucchiaini di olio all'erba cedrina.
Disponete poi i pomodorini appassiti e distribuite anche
la crema d'aglio, in piccole quantità e secondo la configurazione che più vi
piace.
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