Ci risiamo con le inversioni,
un po' seguendo la moda del momento, un po' dando sfogo alla mia modesta
creatività, un po', forse, delirando...
Comunque, il nome del piatto deriva dal fatto che, invertendo i classici cappelletti o
tortellini in brodo - lo dico subito, ho fatto i ravioli solo perché mi vengono
meglio - ho messo il brodo all'interno
e la carne all'esterno.
In altre parole, i ravioli sono ripieni di un brodo al
parmigiano, fatto lasciando il parmigiano reggiano in infusione a freddo nel
brodo per ventiquattro ore, mentre la carne li accompagna, nella forma di
piccoli cubetti fatti con la carne usata per il brodo, profumati con la menta romana,
panati e fritti.
Ad accompagnare i ravioli, un liquido di broccoletti siciliani, usati essenzialmente perché li
adoro, ed un croccante di parmigiano reggiano, che richiama l'interno dei
ravioli.
Ricetta non proprio semplicissima e sicuramente non da last minute, visto che oltre alla
preparazione del brodo, dovrete considerare il tempo per l'infusione del
parmigiano, cosa che vi porterà via una giornata intera.
Per quanto riguarda le dosi, soprattutto quelle della
pasta e del brodo, consideratele come indicative, visto che soprattutto quella
del brodo dipenderà dalla dimensione e dalla forma dei ravioli, per cui meglio
avere un poco di avanzo piuttosto che rischiare di rimanerne senza.
Analogamente, per quanto riguarda la carne, ne userete di
più di quella che vi servirà poi per formare i cubetti, altrimenti vi ritrovereste con un brodo decisamente
blando. Anche per i cubetti, poi, l'impasto alla loro base dovrà
necessariamente essere guidato dalla vostra sensibilità, oltre che dalle dosi
riportate, per cui con la carne in avanzo, dopo averne fatto l'impasto, potrete
farci delle classiche polpette di bollito.
Concludo dicendovi che per la preparazione vi saranno
indispensabili degli stampi in silicone per cioccolatini, che vi consentiranno
di congelare il ripieno in modo da portarlo allo stato solido, necessario per
poterci poi comporre i ravioli. Altrettanto fondamentale sarà poi un discreto
assortimento di stampi circolari, che userete per dare la giusta forma ai
ravioli.
Ingredienti (per 4/6 persone)
Per i ravioli
- Due etti e mezzo di semola di grano duro rimacinata
- Otto tuorli (vedi dopo)
- Albume d'uovo (vedi dopo)
Per il burro al ginepro
- Un etto di burro
- Una ventina di bacche di ginepro
- Pepe bianco
Per il brodo al parmigiano
- Mezzo chilo di carne da brodo (io ho usato il "campanello")
- Un litro e mezzo di acqua
- Mezza carota
- Mezza cipolla
- Un quarto di costa di sedano, con le sue foglie (vedi dopo)
- Parmigiano reggiano (vedi dopo)
- Un cucchiaio di grani di pepe nero
- Sale grosso
Per i cubetti
di carne
- La carne usata per il brodo
- Un uovo
- Due cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
- Due cucchiai di mollica di pane
- Mezzo bicchiere di latte
- Una ventina di foglioline di menta romana
- Pangrattato
- Olio per friggere (arachide o oliva)
- Sale e pepe
Per i broccoletti liquidi
- Un broccolo siciliano
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe bianco
Per il croccante di parmigiano reggiano
- Sessanta grammi di parmigiano reggiano
Partite naturalmente con il brodo di carne, che volendo
potrete preparare con largo anticipo, anche di giorni.
Mettete quindi la carne in una ampia pentola, insieme
agli odori - per il sedano scegliete la parte alta della costa, quella più
sottile e con le foglie attaccate - ad un cucchiaio di sale grosso, coprendo
poi con l'acqua.
Portate sul fuoco e fate andare, a fiamma bassa e con il
coperchio, per circa due ore, schiumando di tanto in tanto. Volendo potete
ovviamente usare la pentola a pressione, in modo da ridurre i tempi di
preparazione a circa quaranta minuti.
Quando il brodo è pronto, assaggiatelo per verificare che
sia salato al punto giusto, quindi spegnete la fiamma e fatelo freddare, poi
filtratelo e, se volete, mettetelo in frigorifero per qualche ora, in modo che
la parte grassa si possa solidificare e venire in superficie, in modo che sia
facile toglierla, per un brodo meno grasso.
Quando il brodo è pronto, filtrato e limpido, prendete un
contenitore di vetro o ceramica, versateci mezzo litro di brodo e poi unite
circa un etto di parmigiano, ridotto in tre o quattro pezzi, il pepe in grani e
coprite con un tappo o con la pellicola trasparente, rimettendo in frigorifero
per almeno un giorno intero, in modo che il parmigiano abbia il tempo di
insaporire il brodo.
Quando l'infusione del parmigiano è completa, toglietelo
dal brodo e versate quest'ultimo delicatamente negli stampini in silicone - se
avete un biberon da cucina vedrete
che la cosa sarà piuttosto semplice e senza sversamenti - scegliendo
possibilmente quelli i cui incavi hanno una forma a cupola, senza disegni o
decorazioni e poggiandoli su una piccola teglia, che possa ovviamente entrare
nel vostro freezer e che vi consentirà di spostare gli stampi senza pericoli.
Mettete gli stampi nel freezer e lasciateceli fintanto
che sarete pronti per assemblare i ravioli e, nell'attesa, dedicatevi alla
preparazione della pasta, usando l’impastatrice o le braccia, a secondo delle
vostre inclinazioni e del vostro atletismo (le mie sono ovviamente votate alla totale
pigrizia, per cui impastatrice per tutta la vita).
Unite la semola nel recipiente dell’impastatrice o sul
piano di lavoro, aggiungete le uova - le dosi indicate dovrebbero andar bene,
ma ricordatevi che molto dipende anche dalla qualità della semola, dall’umidità
e dalla dimensione delle uova - e cominciate ad impastare, fino ad ottenere la classica
palla, che lavorerete complessivamente per almeno una decina di minuti.
Su durante la fase di impasto, il tutto vi sembrasse
troppo asciutto, unite un poco di
albume alla volta, fino a quando comincerà a formarsi la palla, che dovrà
risultare abbastanza umida ed elastica, in modo che poi sia facile formare i
ravioli.
Mettete la palla sotto una ciotola rovesciata e
lasciatela riposare per una mezz’ora, poi cominciate a stenderla, ancora una
volta a mano o con la macchina, fermandovi ad uno spessore piuttosto sottile,
dato che la natura del ripieno richiede, come già vi ho detto, una sfoglia
leggera, che non ne ricopra il sapore.
Prima di proseguire, ricordatevi che state lavorando con
un ripieno naturalmente liquido, per cui lavorate pochi ravioli alla volta - io
ho scelto sei come numero magico - rimettendo ogni volta il ripieno nel
freezer, per tirarlo fuori solo quando siete pronti con l’assemblaggio.
Prendete due stampi circolari, uno dei quali con diametro
maggiore dell’altro - indicativamente direi, rispettivamente, otto e sei
centimetri - e cominciate a ricavare i dischi che formeranno i ravioli: quello
di minore diametro per la base e quello maggiore per la copertura, che dovrà
seguire il profilo del ripieno, motivo della necessità di averlo di diametro
maggiore.
Ordinate il primo set
di dischi sul piano di lavoro, in modo da avere su una fila le basi e
sull’altra la copertura, poi tirate fuori dal freezer gli stampi con il ripieno
ed estraete quest’ultimo dagli alloggiamenti,
ovviamente in numero pari a quello dei ravioli che state preparando, rimettendo
poi il ripieno nel freezer e tenendo le piccole cupole a portata di mano.
Usando un pennellino o le dita, inumidite leggermente le
basi dei ravioli - inumidite solo al momento di comporre i ravioli, altrimenti
l’acqua avrà tutto il tempo di essere assorbita dalla pasta o di evaporare - poi
deponete il ripieno al centro di ciascuna base e poggiateci sopra il disco di copertura.
Fate seguire al disco superiore il profilo del ripieno,
procedendo gradualmente in modo da consentire all’aria di uscire - l’aria si
espande con il calore, per cui se ne rimanesse intrappolata troppa, il raviolo
potrebbe rompersi durante la cottura - fino a chiudere completamente il
raviolo.
Prendete ora uno stampo circolare che abbia un diametro
di poco maggiore di quello della cupola del raviolo e, usandolo capovolto, cioè
con il bordo tagliente rivolto verso l’alto, calatelo sul raviolo, in modo che
la cupola ne sia racchiusa, premendo poi molto delicatamente in modo da creare
una zona di sigillatura tra la copertura del raviolo e la sua base. Non
esercitate troppa pressione, altrimenti taglierete la pasta.
Prendete infine un altro stampo, di diametro maggiore di
quello appena usato e, calandolo esattamente come avete appena fatto, ma questa
volta con la parte tagliente rivolta in basso, date la forma finale al raviolo.
Fate un ultimo controllo sul raviolo, verificando che sia
ben chiuso, poi procedete con gli altri fino ad esaurire il ripieno. Naturalmente,
man mano che create i ravioli, rimetteteli immediatamente nel freezer, in modo
da mantenere solido il loro ripieno, ricordando che non c’è alcun problema nel
cuocerli direttamente da surgelati.
Il procedimento sembra lungo e noioso, ma vedrete che
dopo averci preso la mano, procederete molto più speditamente rispetto a fare i
ravioli nel modo tradizionale, con due fogli di pasta grandi, con il ripieno
posto ad intervalli regolari e usando poi la classica rotella per dargli la
forma.
Naturalmente, visto che anche i ravioli riposeranno nel
freezer, potrete prepararli in anticipo o in quantità maggiore di quella
richiesta, dato che la bassa temperatura li farà mantenere in salute piuttosto
a lungo.
Tanto che i ravioli sono nel freezer, preparate il liquido di broccolo siciliano, prendendo
per prima cosa una ciotola bella grande e riempiendola con acqua freddissima,
magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete, mettendo la ciotola
con l'acqua nel frigorifero.
Pulite il broccolo, prendendo solo le cimette verdi, con
la minor quantità possibile di gambo, che laverete velocemente sotto l'acqua
corrente.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata e,
quando bolle, tuffateci le cimette e fatele andare, a fiamma vivacissima e
senza coperchio, per circa otto minuti, non di più, quindi scolatele usando un
mestolo bucato, travasandole direttamente nell'acqua ghiacciata, in modo da,
come si dice in gergo, fissarne la
clorofilla e mantenerne quindi il loro bel colore verde intenso.
Non buttate l'acqua di cottura del broccolo, che vi
servirà poi per regolare la densità della crema.
Scolate definitivamente le cimette e travasatele nel
bicchiere del frullatore tradizionale o in quello del frullatore a immersione,
poi aggiungete quattro cucchiai di olio extravergine, mezzo mestolo scarso
dell'acqua di cottura e fate andare il frullatore alla massima velocità, fino
ad ottenere una crema fluida e senza residui solidi.
Valutate la densità finale, che dovrà essere decisamente
piuttosto fluida e, nel caso aggiungete altra acqua di cottura, poi regolate di
sale, aggiungete una leggera macinata di pepe bianco e date una veloce e ultima frullata.
Se usate il frullatore ad immersione, fatelo lavorare in
parte fuori dal composto, in modo da agevolare l’incorporamento dell’aria, cosa
che donerà al composto una consistenza spumosa e piacevole.
Ora è la volta del burro aromatizzato al ginepro, che
preparerete rompendo per prima cose
le bacche - va bene tagliarle semplicemente a metà - mettendole poi in un
pentolino di acciaio - o comunque che possa andare in forno - insieme al burro
e ad una generosa macinata di pepe bianco.
Mettete il pentolino nel forno impostando la temperatura
a 50°, per uno scioglimento gentile e non traumatico, lasciandolo al suo
interno fino a quando non dovrete usarlo per il condimento finale.
Se non avete il forno elettrico, portate il pentolino sul
fuoco, ancora una volta a fiamma bassissima, e fate sciogliere il burro, avendo
cura che questo non bolla e tenendolo poi al caldo, ad esempio immergendolo
parzialmente il pentolino in acqua calda o tenendolo sopra ad un termosifone.
Prendete ora la mollica di pane e mettetela in una
ciotola insieme a mezzo bicchiere di latte, lasciandocela intanto che
preparerete il croccante di parmigiano reggiano, prendendo per prima cosa un padellino
anti-aderente, possibilmente con i bordi bassi, tipo quelli usati per fare le crepes.
Mettete nel padellino il parmigiano grattugiato, in modo
da creare un disco di circa venti centimetri di diametro e spessore costante.
Portate il padellino sul fuoco a fiamma media, ed
aspettate che il formaggio cominci a sciogliersi e a compattarsi, facendo
andare il tutto per circa quattro o cinque minuti, in modo che la parte a
contatto della padella possa dorarsi.
Togliete il padellino dal fuoco e aspettate tre o quattro
minuti, in modo che il formaggio si rapprenda un pochino, poi usando una
spatola con i bordi molto sottili, staccate delicatamente il formaggio dal
padellino e rigiratelo, proprio come fareste per la preparazione di una crepes o di una frittata.
Riportate il padellino sul fuoco e fate dorare anche
l'altro lato, quindi allontanate di nuovo dal fuoco, fate raffreddare e
spostate la cialda sul tagliere facendola freddare del tutto e poi, usando un
coltello con la lama piuttosto grande, sbriciolatela
riducendola in pezzi piccoli e irregolari.
Infine - forza che ci avviciniamo alla fine - i cubetti di carne, per i quali prenderete
la carne usata per il brodo, eliminerete con cura tutte le parti grasse e poi
metterete nel mixer, facendolo andare alla massima velocità per una prima
sgrossatura.
Unite poi l'uovo, il parmigiano grattugiato, le
foglioline di menta romana, che però prima dovrete tritare finemente con il
coltello - il mixer non riuscirebbe a ridurle a sufficienza - e la mollica di
pane ammollata nel latte, che prima strizzerete
per eliminare l'eccesso di quest'ultimo.
Fate andare nuovamente il mixer, in modo da ottenere un
composto omogeneo, abbastanza umido, morbido e colloso, in modo che poi sia facilmente modellabile. Ripeto, qui
servirà il vostro occhio e la vostra sensibilità, per capire se ci sia il
corretto equilibrio tra gli ingredienti e per valutare la consistenza finale
dell'impasto.
Quando siete soddisfatti della consistenza, formate i
singoli cubetti - mi raccomando,
fateli sufficientemente piccoli - passandoli poi delicatamente nel pangrattato,
facendolo aderire su tutti i lati, e mettendoli poi in un piatto, sul cui fondo
avrete messo un sottile strato di pangrattato.
Ricordatevi comunque di non panare i cubetti con troppo anticipo rispetto alla loro cottura, per evitare
che l'umidità interna si trasferisca al pangrattato, rovinando il risultato
finale.
Quando siete pronti per la cottura, mettete l’acqua per i
ravioli sul fuoco - che sia abbondante, mi raccomando - e, tanto che questa
raggiunge il bollore, procedete con la frittura dei cubetti di carne, prendendo una padella adatta, mettendoci
abbondante olio per friggere e portandola sul fuoco, a fiamma media.
Quando l'olio raggiunge i 160°, immergeteci i cubetti - non troppi alla volta, mi
raccomando - facendoli friggere per qualche minuto, giusto il tempo per dorare
la panatura, ricordando che il loro interno è già cotto.
Man mano che sono pronti, scolateli con un mestolo bucato
e fateli riposare su un piatto sul quale avrete messo qualche foglio di carta
da cucina o per frittura. Cercate in ogni caso di terminare la frittura con
l'acqua dei ravioli già a bollore, in modo da ridurre i tempi di attesa.
Poco prima di cuocere i ravioli, travasate il burro
aromatizzato in una padella, ampia abbastanza da contenere agevolmente i
ravioli, tenendola poi al caldo - potete usare il fuoco più piccolo con la
fiamma regolata al minimo - in modo che sia alla giusta temperatura al momento
di scolare i ravioli.
Non appena l'acqua è a bollore, tuffateci delicatamente
(scusate l’ossimoro) i ravioli, prendendoli direttamente dal freezer e facendoli
cuocere per il loro tempo, che nel mio caso è stato giusto un paio di minuti,
visto che avevo steso la foglia piuttosto sottilmente, come peraltro dovrebbe
essere.
In attesa della cottura dei ravioli, preparate i piatti -
se avete modo di scaldarli, meglio ancora - mettendo sul loro fondo un velo di liquido di broccolo siciliano.
Non appena i ravioli sono cotti, scolateli usando un
mestolo bucato e travasateli delicatamente nella padella con il burro, muovendo
delicatamente la padella in modo che i ravioli possano bagnarsi del loro condimento - ricordate che i ravioli sono
delicati e se si rompono tutto il loro ripieno colerà di fuori - quindi
spegnete e procedete rapidamente con l’impiattamento.
Disponete delicatamente i ravioli nei piatti, facendo
attenzione al fondo fatto con il liquido
di broccolo siciliano, mettendo poi anche i cubetti di carne e facendo cadere a
pioggia un poco di croccante di parmigiano.
Guarnite come più vi piace e portate in tavola,
ricordando che questi ravioli vanno mangiati rigorosamente con il cucchiaio, in
un solo boccone, visto che evidentemente non potrete certo tagliarli data la
natura del loro ripieno.
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