Ancora una volta il mare e la terra, un connubio che chi
mi segue saprà che amo particolarmente.
Questa volta la base del piatto è una crema di patate
lavorata a freddo, profumata con l’aneto e arricchita con parte del liquido
rilasciato dalle vongole, alla quale ho abbinato i broccoletti siciliani,
ammorbiditi leggermente con una rapida bollitura, in modo da mantenerli ancora croccanti, e dei crostini di pane leggermente
profumati con l’aglio.
Delle vongole, ovviamente, non ho utilizzato solo il
liquido ma anche i molluschi, distribuendoli direttamente nei piatti, alcuni
dei quali con tutto il guscio, più che altro per motivi estetici.
Alla fine, quindi, un piatto semplice e colorato, dove
mare e terra, spero, si fondono in piena armonia.
Ingredienti (per 4/6 persone)
Per la crema di patate
- Quattro etti di patate a pasta gialla
- Brodo vegetale leggero (carota, sedano e cipolla)
- Mezzo mestolo del liquido delle vongole
- Un bel ciuffo di aneto fresco
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe bianco
Per i crostini di pane all'aglio
- Due fette di pane casareccio
- Mezzo spicchio d’aglio
- Olio extravergine d’oliva
Per tutto il resto
- Mezzo chilo di vongole
- Un broccoletto siciliano
- Olio extravergine di oliva
- Sale grosso
Preparate per prima cosa poi un poco di brodo vegetale,
mettendo le verdure, pulite e lavate, in una pentola e coprendole con acqua
fredda, nella misura di circa un litro.
Salate leggermente con del sale grosso e portate sul
fuoco, a fiamma bassa e con il coperchio, facendo cuocere, da quando l'acqua
prende il bollore, per un'ora e mezzo, togliendo poi le verdure e, se vi sembra
il caso, filtrando il tutto, in modo da eliminare ogni residuo solido.
Tenete comunque presente che la funzione del brodo sarà
solo quella di regolare la densità della crema di patate e che verrà aggiunto
solo dopo il liquido delle vongole. Volendo, quindi, visto che la quantità
necessaria sarà poca, potrete usare, in alternativa, l’acqua nella quale avete
lessato le patate.
Dopo il brodo dedicatevi alla crema di patate, lessandole,
cosa che farete senza buccia e tagliandole in pezzi, visto che per questa
preparazione è importante eliminarne l'amido, che altrimenti renderebbe collosa
la crema.
Mettete quindi le patate in una pentola, copritele con
abbondante acqua fredda leggermente salata e portatele sul fuoco, con il
coperchio, facendole cuocere fino a quando non saranno morbide, momento nel
quale le scolerete e le farete freddare in corrente d’aria, in modo da far
evaporare l’umidità residua.
Tanto che le patate si freddano, pulite i broccoletti
siciliani ,ricavandone solo le cimette e dividendole
in modo che ciascuna sia molto piccola.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata e,
in attesa che ciò avvenga, prendete per una ciotola bella grande e riempietela
con acqua freddissima, magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete,
mettendo la ciotola con l'acqua nel frigorifero.
Quando l'acqua bolle, tuffateci i broccoletti, facendoli
cuocere giusto per un paio di minuti, ricordandovi che questi dovranno
risultare croccanti e non sfatti.
Quando i broccoletti sono pronti, prendeteli con un
mestolo bucato e immergeteli nell'acqua ghiacciata, in modo da interromperne la
cottura e fissarne il colore, poi
scolateli e fateli asciugare in corrente d'aria. Se preferite, o se il clima è
tale da rendere difficile l'asciugatura, potente anche metterli per una
mezz'ora in forno alla temperatura di 50°, in modo da velocizzare l'evaporazione
della loro umidità residua.
Mettete infine i broccoletti in un piatto e bagnateli con un cucchiaio di olio
extravergine d'oliva, mescolando poi delicatamente in modo che questo li bagni
uniformemente, accentuando la loro lucentezza.
Preparate i crostini di pane, eliminando la crosta dalle
fette - scegliete un pane casareccio con la mollica molto compatta e non troppo
asciutta - e tagliando la mollica in
dadini regolari e piuttosto piccoli, direi all’incirca mezzo centimetro di
lato.
Sbucciate lo spicchio d’aglio e tagliatelo a metà e poi,
con la parte tagliata, strofinate per bene il fondo di una padella
anti-aderente, in modo che gli umori dell’aglio
possano profumare il suo fondo.
Aggiungete quattro cucchiai di olio extravergine e portate
il padellino sul fuoco e, quando questo sarà ben caldo, unite i dadini di pane,
facendoli saltare velocemente e girandoli, in modo che possano dorarsi
uniformemente.
Non appena i dadini saranno pronti, travasateli in un
piatto, sul quale avrete messo un foglio di carta da cucina o per frittura, in
modo che l'olio in eccesso possa essere assorbito.
Bene, ora dovrete procedere in scioltezza - e soprattutto
solo quando siete pronti per servire - dato che come sicuramente saprete le
vongole non amano riposare troppo
dopo la loro cottura.
Prendete una padella, ungetela con quattro cucchiai
d'olio extravergine e portatela sul fuoco, a fiamma vivace (come potete vedere,
non ho aggiunto né aglio né peperoncino, volendo lavorare in purezza, anche considerando che l’aglio è presente nei crostini.
Voi potete naturalmente fare diversamente).
Quando l’olio sarà ben caldo, unite le vongole aggiungete rapidamente mezzo mestolo di acqua
e coprite con il coperchio. Vedrete che l'aggiunta dell'acqua nella padella
bollente creerà una nuvola di vapore, che intrappolata dal coperchio agevolerà
l'apertura delle vongole in tempi brevi.
Mi raccomando, non tenete troppo tempo la padella sul
fuoco, con l'intenzione di far aprire fino all'ultima vongola, con il rischio
di far stracuocere quelle già aperte solo per averne qualcuna in più da
mangiare.
Quando le vongole sono aperte, spegnete, togliete il
coperchio e travasate le vongole in una ciotola, che coprirete, poi filtrate il
loro liquido di cottura, cosa che potrete fare versandolo lentamente in un
altro recipiente, facendo attenzione che l'eventuale residuo sabbioso resti
nella padella, oppure facendolo passare attraverso un tovagliolo di stoffa, che
avrete messo sopra ad una ciotola e fermato con un elastico. Entrambi i modi
vanno bene, e la scelta dipende da quanta sabbia riuscite a vedere e di come vi
sentite più a vostro agio.
Mettete ora le patate nel bicchiere del frullatore,
tradizionale o a immersione,
insieme a mezzo mestolo dell’acqua delle vongole appena filtrata - non
esagerate nelle quantità, altrimenti il sapore della patata sarà completamente
offuscato da quello delle vongole - a sei cucchiai di olio extravergine e al
rametto di aneto, del quale prenderete solo le arti più sottili, eliminando gli
eventuali gambi più spessi.
Fate andare il frullatore una prima volta, in modo da
valutare la densità del tutto e, nel caso, unite il brodo vegetale o l’acqua di
cottura delle patate per rendere il tutto più fluido. Procedete per tentativi,
valutando e assaggiando, in modo da capire anche se si possa aggiungere altro
liquido delle vongole o meno.
Se usate il frullatore a immersione, fatelo lavorare in parte fuori dal composto, in modo da
agevolare l’incorporamento dell’aria, cosa che donerà all'emulsione una
consistenza spumosa e piacevole.
Quando la densità vi sembra quella giusta - la crema
dovrà mangiarsi con il cucchiaio, quasi fosse un passato di verdure - regolate
di sale, date una leggera macinata di pepe bianco e poi date un’ultima e
definitiva frullata.
Benché la crema di patata sia buona anche a temperatura
ambiente, nel caso voleste intiepidirla, fatelo immergendo il recipiente che la
contiene in acqua ben calda e tenendocelo per cinque minuti. In alternativa
potete usare il microonde, regolandolo a bassa potenza.
Bene, non resta che impiattare, distribuendo un mesto di
crema di patate in ciascun piatto e disponendo poi su di essa i broccoletti
siciliani, i crostini di pane e i molluschi delle vongole, alcuni dei quali con
tutto il loro guscio, più per l’impatto visivo che per altro.
Fate cadere qualche goccia di olio extravergine d’oliva
su ciascuna porzione, poi guarnite a vostro piacimento e portate velocemente in
tavola.
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