Quasi un Finger
Food, direi, almeno per chi ha la bocca non proprio piccolina e riesca ad
farne un sol boccone...
La base del piatto, o meglio il contenitore, è la cipolla rossa - se preparate il piatto in
estate, usate la cipolla di Tropea - cotta velocemente in un agrodolce a base
di aceto di mele e zucchero di canna.
All'interno del contenitore,
una crema di fagioli cannellini profumata con il finocchietto selvatico, con
qualche piccola variegatura fatta con
un'emulsione di peperone rosso, più a dar colore che sapore, lo ammetto.
Sopra a tutto, poi, gli scampi, rapidamente saltati in
padella in olio extravergine profumato con la scorza di arancia, mandarino e
limone e, per finire, un piccolo crostino di pane, dorato in padella, che oltre
ad essere la base del piatto, rende
possibile afferrare il tutto con le
mani.
Un'ultima nota a proposito delle dosi che, soprattutto
per alcune delle componenti del piatto, saranno decisamente in eccesso, come
per l'emulsione di peperone, usata in quantità minima, ma tecnicamente
realizzabile solo in quantità maggiore.
Ingredienti (per 4 persone - due pezzi a testa)
Per gli scampi
- Otto scampi non troppo grandi
- La scorza di mezzo limone
- La scorza di mezza arancia
- La scorza di un mandarino
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe bianco
Per la crema di fagioli cannellini
- Due etti di fagioli cannellini
- Mezza carota
- Un pezzo di costa di sedano
- Un bel ciuffo di finocchietto selvatico
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe
Per i gusci di cipolla
- Due cipolle rosse (vedi sopra)
- Un litro d'acqua
- Un etto di zucchero di canna
- Settantacinque grammi di aceto di mele o di vino bianco
- Un cucchiaino raso di sale
Per l’emulsione di peperone
- Mezzo peperone rosso
- Un pezzetto di patata lessa (vedi dopo)
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe bianco
Per i crostini di pane
- Quattro fette di pane casareccio
- Olio extravergine di oliva
Con il dovuto anticipo mettete i fagioli cannellini in
abbondante acqua fredda, lasciandoceli per circa sei ore (volendo, se proprio
avete fretta, potete anche lessarli senza ammollo) e senza aggiungere altro,
come ad esempio il bicarbonato che, in realtà, non serve a nulla..
Trascorso il tempo dell'ammollo, prendete una pentola
piuttosto grande, riempitela di acqua fredda e aggiungete i fagioli, dopo
averli controllati per eliminare eventuali fagioli rovinati.
Non salate l'acqua subito, dato che la sua evaporazione
durante la cottura avrebbe l'effetto di aumentare la concentrazione salina,
trasformando quella che sembrava un'acqua perfettamente salata in un
concentrato salino.
Portate la pentola sul fuoco, a fiamma media e con il
coperchio, e quando l'acqua raggiunge il bollore, abbassate la fiamma e fate
cuocere i fagioli fino a quando non saranno ben teneri.
Con una cottura tradizionale, ci dovrebbe volere, dal
momento del bollore, dall'ora all'ora e mezza, mentre se usate la pentola a
pressione, direi una trentina di minuti a partire dal raggiungimento della
pressione.
Tanto che i fagioli sono in cottura, procedete con la
preparazione dell’emulsione di peperone, sbucciando, tagliando in pezzi e lessando
una piccola patata, mettendola in una pentola e coprendola con acqua fredda leggermente
salata (la patata non è fondamentale e, se volete, potete anche eliminarla,
anche se poi dovrete però essere più precisi per avere la giusta densità
dell'emulsione).
Fate cuocere le patata fino a quando non sarà ben morbida
e, nel frattempo,
pulite il peperone, eliminando i semi e le coste bianche
interne, poi tagliatelo grossolanamente a pezzi, che metterete in una
casseruola, insieme ad un paio di cucchiai di olio extravergine, mezzo
bicchiere abbondante d’acqua, sale e pepe bianco.
Portate la casseruola sul fuoco, con il coperchio e a
fiamma bassa, cuocendo fino a quando il peperone non sarà ben morbido, facendo
in modo che un poco di fondo di cottura sia ancora presente, cosa che vi
servirà per ottenere la giusta densità dell’emulsione.
Tornate alla patata e, quando è cotta, scolatela, fatela
intiepidire e poi mettetene un pezzo nel frullatore - vi ricordo che il ruolo
della patata è solo quello di fornire quel poco di amido che aiuta a legare
l’emulsione, per cui non esagerate con la quantità - insieme al peperone e al
loro fondo di cottura (se usate il frullatore a immersione, mettete semplicemente la patata nella casseruola dove avete
cotto il peperone) poi fate andare alla massima velocità, fino ad ottenere
un’emulsione fluida e senza più alcun residuo solido.
Tenete presente che la densità dell'emulsione dovrà
essere piuttosto elevata, in modo da poterla usare quasi come fosse una crema.
Se dovesse essere troppo liquida, quindi, usate un altro pezzo di patata per darle
maggiore stabilità oppure riportatela sul fuoco per far evaporare l'acqua
residua.
Tornate ai fagioli e, quando sono cotti, spegnete la
fiamma e fateli intiepidire nella loro acqua, poi, usando un mestolo bucato,
travasateli i nel mixer o nel frullatore, aggiungendo mezzo mestolo scarso
della loro acqua di cottura, quattro cucchiai di olio extravergine, una
generosa macinata di pepe bianco e il finocchietto selvatico, del quale
prenderete solo le punte più morbide.
Fate andare alla massima velocità fino a ridurre il tutto
in una crema fluida e senza più alcun residuo, quindi regolate di sale e date
un'ultima frullata, facendo in modo di ottenere una crema abbastanza densa, similmente
a quanto fatto per l'emulsione di peperone.
Coprite la crema con un pezzo di pellicola trasparente e
mettetela da parte, ricordando che la dovrete servire a temperatura ambiente.
In entrambi i casi - emulsione di peperone e crema di
fagioli - se usate il frullatore a immersione, fatelo lavorare in parte fuori dal composto, in modo da
agevolare l’incorporamento dell’aria, cosa che donerà ad emulsione e crema una
consistenza spumosa e piacevole.
Se lo avete, mettete l'emulsione di peperone in un biberon
da cucina, in modo che poi sia più facile dosarla quando comporrete i piatti.
Ora è il momento delle cipolle, che pulirete e poi
taglierete a metà nel verso della lunghezza, separando poi con attenzione i
singoli strati, eliminando la pellicina che li separa e ottenendo i singoli gusci, scegliendo quelli della
dimensione adatta al modo in cui avete deciso di impiattare.
Prendete poi un pentolino, versateci l'acqua, l'aceto, lo
zucchero e il sale - al di là delle quantità indicate, tenete comunque presente
il vostro gusto, cercando il corretto equilibrio tra la componente acida e
quella dolce - poi portate il pentolino sul fuoco.
Fate raggiungere un bollore leggero, quindi immergete i
gusci di cipolla, facendoli cuocere per non più di tre minuti, in modo che
rimangano croccanti e, soprattutto, che mantengano la corretta forma, cosa che
non sarebbe possibile so fossero troppo morbidi.
Trascorso il tempo, scolate le cipolle usando un mestolo
bucato e fatele asciugare in corrente d'aria, in modo che tutta la loro umidità
possa evaporare.
Dedicatevi ora ai crostini di pane, tagliando delle fette
di poco più di mezzo centimetro di spessore dal pane casareccio e poi, usando
uno stampo circolare, ricavatene i dischi dalla sola mollica.
Prendete un padellino anti-aderente, metteteci un paio di
cucchiai di olio extravergine e portatelo sul fuoco, poi, quando l'olio è ben
caldo, unite i dischi di pane, facendoli dorare da entrambi i lati, fino a
quando non avranno assunto un bel colore dorato.
Quando girate i dischi, valutate se aggiungere un altro
poco di olio, in modo che i due lati dei disco ne siano egualmente bagnati,
cosa che altrimenti porterebbe ad una doratura irregolare, a macchie.
Non appena il grado di doratura è quello desiderato,
togliete i dischi di pane dalla padella e metteteli su un piatto, sul quale
avrete messo un paio di fogli di carta da cucina, in modo che l'olio in eccesso
possa essere assorbito.
Per ultimi gli scampi, dai quali estrarrete la polpa -
cosa non proprio facilissima, visto il loro robusto carapace - rimuovendo poi
il filamento intestinale, provando ad estrarlo delicatamente o, se si dovesse
rompere, facendo una piccola incisione sul dorso degli scampi e togliendolo
usando la punta di un coltellino.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, metteteci
quattro cucchiai di olio extravergine d'oliva e la scorza finemente grattugiata
dell'arancia, del mandarino e del limone, quindi potate sul fuoco a fiamma
media e, quando la scorza comincia a sfrigolare, unite gli scampi, alzando la
fiamma e facendoli saltare giusto il tempo a fargli prendere un bel colore
arancione, lasciandoli al contempo ben morbidi. Direi che tre o quattro minuti
saranno più che sufficienti.
Salateli verso metà cottura e quando sono pronti,
spegnete la fiamma e lasciateli riposare giusto il tempo necessario a preparare
l'impiattamento, in modo che siano ancora tiepidi quando li servirete.
Disponete sui piatti i dischi di pane, poi sopra ad essi
i gusci di cipolla, all'interno dei quali verserete un cucchiaino abbondante di
crema di fagioli cannellini e, sulla crema, qualche goccia di emulsione di peperone rosso.
Completate con gli scampi - direi un paio per ogni guscio
- quindi guarnite a vostro piacimento.
Salve Andrea, la seguo sempre anche se non ho mai commentato. Inanzitutto ci tengo a farle i complimenti per le ricette che pubblica, rimango sempre incredulo dal modo che ha di spiegare la ricetta (praticamente PERFETTO!) e affascinato dai piatti preparati! Mi chiedevo però se era possibile sostituire il finocchietto con un'altra pianta!
RispondiEliminaGrazie mille e continui così!!! Complimenti ancora!
Ciao Oscar e grazie di cuore per i tuoi complimenti (sulla "spiegazione" hai ragione e personalmente la considero tanto importante quanto il piatto in se) :-)
EliminaPer quanto riguarda il finocchietto, direi che il sostituto ideale è l'aneto, che però è difficile anch'esso da trovare. A volte, anche se il sapore è meno deciso, uso la parte verde del finocchio, anche se rispetto al finocchietto è molto più delicata nel sapore.
A presto.