Ricetta assai veloce, praticamente tutta a crudo, con la
sola eccezione della veloce tostatura delle mandorle.
Un insalata, quindi, dove la base è il filetto di tonno,
che peraltro non è che ami particolarmente, visto che ad esso, di provenienza
quasi mai mediterranea, preferisco varianti locali, come il palamita o i
piccoli tonni che ogni tanto cadono nelle reti dei pescatori.
Insieme al tonno, il carciofo romanesco, detto anche
“cimarolo” o “mammola”, proveniente dalle coltivazioni di Cerveteri, una delle
zone più rinomate, le mele renetta, una varietà non troppo dolce che ben si
abbina ad un piatto salato e, per finire, le mandorle sfogliate, fatte tostare
con il sale marino, in modo da aggiungere un ulteriore elemento croccante al
piatto.
Condimento essenziale, con una emulsione di olio
extravergine e limone, poi l'aneto fresco - se non lo trovate potete
sostituirlo con il finocchietto o con il prezzemolo - una leggera macinata di
pepe bianco e poco sale.
Concludo dicendovi che l'insalata andrebbe preparata
all'ultimo momento, in modo da ridurre il rischio di ossidazione della mela e,
soprattutto, dei carciofi. Se non vi fosse possibile, ricordatevi di condire
subito l'insalata con l'emulsione di olio e limone, ma senza aggiungere il
sale, che unirete al momento di servire, in modo da evitare il rilascio
dell'acqua interna a mela e carciofi.
Ingredienti (per 4 persone)
- Due etti di filetto di tonno
- Un carciofo romanesco (due se sono piccoli)
- Una mela renetta
- Un cucchiaio di mandorle pelate
- Un ciuffo di aneto fresco (vedi sopra)
- Mezzo limone
- Olio extravergine di oliva
- Pepe bianco
- Sale marino
Per prima cosa tostate le mandorle, unico elemento che
richiede una seppur veloce cottura, mettendole in un padellino anti-aderente,
insieme ad un cucchiaino ben colmo di sale marino macinato al momento e portando
poi il tutto sul fuoco.
Fate scaldare a fiamma media e proseguite, girando spesso
in modo che il sale possa essere sempre a contatto con le mandorle e la
tostatura sia uniforme, fino a quando queste non cominceranno ad assumere un
bel color bruno tenue, segno che la tostatura procede come si deve.
Spegnete, travasate le mandorle in un piatto, mettendole
ben distese e separate, e fatele freddare le mandorle, in modo che recuperino
la loro croccantezza.
Prendete ora il filetto di tonno e ricavatene dai dadini
piuttosto piccoli, di non più di mezzo centimetro di lato, che metterete in una
ciotola, dove poi aggiungerete gli altri ingredienti.
Dedicatevi poi alla mela, sbucciandola e ricavando da
essa dei dadini della stessa dimensione di quelli fatti con il tonno, che
unirete a quest'ultimo nella ciotola.
Preparate poi l’emulsione, nella misura di quattro parti
di olio extravergine e una di limone, in modo da averla già pronta quando
unirete anche i carciofi, che come sapete ci mettono veramente poco ad
annerirsi una volta tagliati e non conditi.
Per ultimo i carciofi, che per questa preparazione
potrete anche non pulire come da liturgia, eliminando qualche foglia in più rispetto alla procedura
usuale, visto che li consumerete crudi, poi tagliandoli a metà in modo da eliminare
l'eventuale barba interna e, infine,
tagliandone le foglie a fettine sottilissime, fermandovi quando arriverete alla
base del carciofo.
Unite velocemente i carciofi al resto degli ingredienti e
poi, altrettanto velocemente, unite anche l'emulsione di olio extravergine e
limone, mescolando con cura in modo che questa bagni per bene tutti gli ingredienti.
Tritate finemente l'aneto e unitelo all'insalata, poi le
mandorle tostate - unitele all'ultimo momento in modo da evitare che l'umidità
dell'insalata riduca la loro croccantezza - e per ultimo il sale marino e il
pepe bianco, dando un'ultima mescolata.
Impiattate, guarnendo secondo l'ispirazione del momento e
dando un giro di olio extravergine a crudo al momento di servire.
quando non trovo l'aneto o il finoccietto, il primo veramente difficile da trovare, alcune volte uso l'erbetta, fatta perlopiù di aghi come questi, che si trova sui finocchi. tu cosa ne pensi? ciao andrea
RispondiEliminaCiao, si faccio anch'io così, anche se le erbette del finocchio hanno un "sapore" nettamente meno deciso di finocchietto e aneto, che confermo essere difficili da trovare (quando la trovo, io mi prendo una piantina di aneto e la tengo sul balcone).
EliminaA presto.
io l'aneto alcune volte lo trovo secco, da gran gusto, un supermercato che ha ottimi prodotti di qualità e varietà, mentre il finocchietto me lo da un mio amico che abita alle pendici del vesuvio ed io lo congelo, ma quest'anno ancora devo andare a prenderlo.
EliminaIo ho scoperto, grazie alla ragazza che lavora da noi, un finocchietto Ucraino (che mi faccio portare e surgelo) spettacolare, dal sapore ancora più intenso di quello nostro.
Eliminaforse è la stessa cosa, ma come fai a surgelarlo? ovviamente se non è troppo chiedere.
EliminaLo surgelo mettendolo semplicemente in una busta di plastica per alimenti. Purtroppo tende comunque ad inumidirsi, per cui quando lo uso non è mai come fresco, ma più "bagnato".
Eliminasi, è lo stesso metodo che uso io, devo provare col sottovuoto a surgelarlo o congelarlo, che dir si voglia, può darsi che senz'aria prenda meno umidità
EliminaIo il sottovuoto con le verdure lo uso molto poco (direi mai), dato che i risultati non mi sono piaciuti. Tieni poi presente che, anche se surgeli sottovuoto, poi quando lo usi, devi comunque aprire il sacchetto per prendere solo la quantità che ti serve, mentre quella che rimane non avrà comunque più il sottovuoto (e se provi a rifarlo, il tempo che ci impieghi ti fa scongelare il finocchietto, rendendolo umido...)
Eliminama non è possibile una ricerca veloce sul blog? tipo digiti il nome della ricetta e te la trova facilmente?
RispondiEliminaCerto, in alto a destra c'è la casella "Search:" (almeno se accedo al Blog dal PC. Se lo faccio da telefono, non lo so...). A presto
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