Ecco, dopo la prima, la seconda variazione sul pesce spada e sulle zucchine romanesche.
Questa volta, ad accompagnare il pesce spada, le zucchine
romanesche in una loro doppia cottura, dato che un parte le ho usate per una
crema al profumo di menta romana e l'altra per una veloce frittura, in modo da
rendere le zucchine, tagliate a rondelle, in parte croccanti.
Come elemento veramente croccante del piatto - le
zucchine fritte, ovviamente, si ammorbidiscono
nel momento in cui vengono unite al condimento - i pistacchi ridotti
grossolanamente in pezzi, in modo che siano ben percepibili nella loro
consistenza.
Ingredienti (per 6 persone)
- Mezzo chilo di spaghetti
- Sei zucchine romanesche di medie dimensioni
- Tre etti di polpa di pesce spada
- Tre cucchiai di pistacchi sgusciati e non salati
- Una ventina di foglioline di menta romana
- Due spicchi d’aglio
- Mezzo bicchiere di vino bianco (opzionale)
- Olio per frigger (oliva o arachide)
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe nero
Dedicatevi per prima cosa alla crema di zucchine, prendendo
due delle sei zucchine - la crema servirà principalmente a rendere più cremosa
la pasta, per cui la sua quantità sarà piuttosto ridotta - e tagliandole
grossolanamente in pezzi, giusto per ridurre il loro tempo di cottura.
Prendete poi una ciotola bella grande e riempitela con
acqua freddissima, magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete,
mettendo la ciotola con l'acqua nel frigorifero.
Portate poi a bollore abbondante acqua leggermente salata
con del sale grosso e, quando questo è raggiunto, tuffateci le zucchine e
fatele cuocere giusto il tempo necessario a renderle morbide, cosa che dovrebbe
richiedere tra i dieci e i quindici minuti.
Quando le zucchine sono morbide, prendetele con un
mestolo bucato e travasatele nell’acqua ghiacciata, in modo da fermane la
cottura e mantenerne il loro bel colore verde.
Togliete le zucchine dall’acqua ghiacciata, fatele scolare
per benino e poi mettetele nel bicchiere del frullatore, tradizionale o a immersione,
insieme a mezzo mestolo scarso della loro acqua di cottura, a quattro cucchiai
di olio extravergine e alle foglioline di menta romana.
Fate andare il frullatore una prima volta, in modo da
valutare la densità della crema e, nel caso, unite altra acqua per rendere il
tutto più fluido, tenendo presente che la crema dovrà avere una fluidità simile
a quella di una passata di pomodoro.
Continuate a frullare fino a quando avrete ottenuto un
composto liscio e senza residui
solidi, quindi assaggiate e nel caso regolate di sale e, considerando che la
userete insieme al condimento per la pasta, direi che potete evitare di
setacciarla per eliminare ogni più piccolo residuo.
Mettete da parte la crema di zucchine e dedicatevi ai
pistacchi, che metterete sul tagliere e, usando un coltello con la lama piuttosto grande, romperete
grossolanamente in pezzi irregolari, nella forma e nella dimensione, in modo
che questi siano poi chiaramente percepibili quando vi mangerete il tutto.
Dedicatevi infine al pesce spada, che pulirete
eliminandone la pelle e le cartilagini interne, e taglierete a dadini di circa
un centimetro di lato.
Prendete una padella, sufficientemente ampia da contenere
la pasta e tutto il suo condimento, ungetela con abbondante olio extravergine e
unite gli spicchi d’aglio sbucciati e leggermente schiacciati.
Fate scaldare l’olio e lasciate che l’aglio possa
sfrigolare fino a dorarsi, poi toglietelo e unite il pesce spada, facendolo
rosolare per un paio di minuti a fuoco vivace.
Se volete, aggiungete il vino al pesce spada - io non
l’ho fatto, dato che preferisco non contaminare
il pesce - e fatelo sfumare,
continuando la cottura a fiamma vivace per non più di otto o dieci minuti, in
modo da non stracuocere il pesce e, al tempo stesso, per lasciare un abbondante
fondo di cottura che sarà fondamentale per la mantecatura finale.
Quando il pesce è cotto, spegnete la fiamma e unite la
crema di zucchine alla menta romana, mescolando in modo da amalgamare il tutto,
poi coprite con il coperchio e tenete al calduccio.
Mettete in una ampia pentola l'acqua per la pasta,
salatela e portatela sul fuoco e, in attesa del bollore, tagliate le rimanenti
zucchine a rondelle, spesse non più di mezzo centimetro.
Prendete poi una padella adatta alla frittura - io uso
generalmente un classico wok
- metteteci abbondante olio per friggere e portatelo alla temperatura di 170°,
regolandovi con i tempi considerando che comincerete a friggere nel momento in
cui metterete in cottura gli spaghetti.
Quando l'acqua della pasta è a bollore, tuffateci gli
spaghetti e, parallelamente, mettete a friggere le zucchine, non tutte insieme,
facendole andare per circa cinque minuti, in modo che comincino a dorarsi ma
senza scurirsi troppo.
Non appena le zucchine sono pronte, prendetele con un
mestolo bucato (a Roma detto anche schiumarola)
e mettetele su un piatto, sul quale avrete prima messo qualche foglio di carta
da cucina o per frittura, in modo da assorbire l'olio in eccesso, quindi
salatele e proseguite con la frittura delle zucchine rimanenti.
Quando mancano pochi minuti alla fine della cottura della
pasta, prendete una tazza e prelevate un po' dell'acqua, ricca di amido, che vi
servirà per la mantecatura finale.
Sempre prima di scolare la pasta, rimettete sul fuoco la
padella con il condimento, in modo che questo sia ben caldo nel momento in cui
procederete con la mantecatura.
Quando la pasta è cotta, scolatela, lasciandola umida, e
travasatela nella padella dove l’aspetta il condimento.
Riportate la padella sul fuoco, alzate la fiamma al
massimo, e mescolate in modo da procedere con la mantecatura, aggiungendo
gradualmente l’acqua messa da parte e facendo in modo che la pasta risulti
cremosa, interrompendo la mantecatura quando vedete che il fondo comincia, per
effetto della completa evaporazione dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Spegnete la fiamma e unite le zucchine fritte e i
pistacchi ridotti in pezzi, dando una ulteriore e veloce mescolata in modo da
distribuire entrambi in modo omogeneo.
Impiattate, date poi un leggero giro d'olio extravergine
su ciascuna porzione, poi portate rapidamente a tavola.
nu capolavoro!complimenti Andrea.
RispondiEliminaGrazie Peppe !
Eliminanon disponendo al momento dell'esecuzione, di pesce spada e menta romana, ho sostituito i due ingredienti con sgombro e finoccjietto selvatico. molto buono, mi sono ripromesso di eseguire quanto prima la ricetta originale, ma vedendo già il commento di Peppe, non alcuna difficoltà a credergli.
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