Anche d’estate, con il caldo, ogni tanto un fritto ci sta
bene e, in questo caso, si tratta di una classica crocchetta di patata, resa
più ricca e saporita dalle alici fresche e dal pecorino romano, ai quali ho
aggiunto il timo fresco, erba dal profumo e dal sapore altrettanto decisi.
Ad accompagnare la crocchetta, e a ribadire che questo è
un piatto dai sapori decisi, una crema di peperoni gialli, arricchita con
qualche filetto di acciuga e con i capperi, che ho anche usato come elemento di
guarnizione, friggendoli velocemente in modo da farli aprire, quasi fossero dei fiori.
Una preparazione semplice, tutto sommato, perfetta anche
come aperitivo e Finger Food, in
questo caso con la sola accortezza di ridurre la dimensione delle crocchette.
Per quanto riguarda il pecorino, prendetelo di qualità e con un gusto non troppo pungente, come spesso è invece il caso dei tagli con la buccia nera che si trovano nei supermercati. Io, nello specifico, ho usato un pecorino “riserva” di Pitzalis.
Ingredienti (per circa 8 crocchette - vedi sopra)
Per le crocchette
- Mezzo chilo di patate a pasta gialla (pesate dopo la lessatura)
- Due etti e mezzo di alici fresche (pesate dopo la pulitura)
- Due cucchiai colmi di pecorino romano grattugiato
- Tre rametti di timo fresco
- Un tuorlo d'uovo (per l'impasto)
- Due uova (per la panatura)
- Pangrattato
- Olio per friggere (oliva o arachide)
- Sale e pepe bianco
Per la crema di peperoni
- Due peperoni gialli
- Quattro filetti di acciughe sott’olio
- Una decina di capperi sotto sale
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe nero
Per i capperi fritti
- Una ventina di capperi sotto sale
- Olio per friggere (oliva o semi di arachidi)
Mettete le patate, con tutta la buccia, in una pentola
sufficientemente ampia, coprendole con abbondante acqua fredda, leggermente
salata e portando il tutto sul fuoco.
Fate bollire in modo sommesso fino a quando le patate
saranno ben morbide, poi scolatele usando un mestolo bucato, fatele
intiepidire, poi sbucciatele e passatele al passa patate, raccogliendo la polpa
in una ciotola e pesandola alla quantità indicata.
Lasciate le patate lessate all’aria aperta per una
mezz’ora, in modo che l’umidità interna possa evaporare, cosa che, come dicevo
all’inizio, darà maggiore stabilità all’impasto.
Parallelamente alla cottura delle patate, dedicatevi alla
crema di peperoni, pulendo questi ultimi, eliminandone i semi e le coste
bianche interne, tagliandoli poi grossolanamente a pezzi, che metterete in una
casseruola insieme ad un paio di cucchiai di olio extravergine, mezzo bicchiere
scarso d’acqua, sale e pepe bianco.
Portate la casseruola sul fuoco, con il coperchio e a
fiamma bassa, cuocendo fino a quando i peperoni non saranno ben morbidi,
facendo in modo che il fondo di cottura sia ancora leggermente presente, cosa
che vi servirà per ottenere la giusta densità della crema.
Tanto che i peperoni sono in cottura, lavate per bene i
capperi, eliminando ogni traccia di sale, e scolate i filetti di acciughe dal
loro olio, non certo di qualità eccelsa, e tamponateli con qualche foglio di
carta da cucina.
Quando i peperoni sono pronti, metteteli nel bicchiere
del frullatore tradizionale o in quello del frullatore a immersione, unite un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, una macinata
di pepe nero, i capperi e i filetti di acciughe, frullando poi il tutto fino ad
ottenere un composto fluido e senza residui solidi.
Se volete una crema ancora più fine, potete frullare per prima cosa solamente i peperoni, setacciando
poi la crema usando un colino a maglie fitte, in modo da eliminare i residui della buccia, che per quanto
frullati rimarranno comunque presenti. Rimettete poi la crema filtrata nel
bicchiere del frullatore, aggiungete olio pepe, capperi e olive e frullate
nuovamente (capperi e olive vanno necessariamente messi dopo il filtraggio,
altrimenti questi sarebbero trattenuti dal colino, senza poter essere
incorporati nella crema).
Assaggiate la crema e, nel caso, regolatela di sale,
tenendola poi da parte in attesa di usarla, ricordando che questa andrà servita
a temperatura ambiente, al più leggermente tiepida.
Pulite ora le alici, operazione che con un po’ di pratica
è tutto sommato facile, anche se non è certo il massimo del divertimento.
Rimuovete per prima cosa la testa, poi le interiora e, infine, la lisca
centrale, quindi sciacquate le alici sotto l’acqua corrente, rimuovendo le
ultime lische, quelle minuscole vicino ai bordi del corpo, poi fatele
sgocciolare per una ventina di minuti lasciandole in un colino o su di un
tagliere inclinato e infine asciugatele per bene, aiutandovi con qualche foglio
di carta da cucina.
Mettete le alici sul tagliere e, usando un coltello con la lama piuttosto grande e ben affilata, battetele come se doveste fare
una tartare, fino ad ottenere un
composto quasi cremoso, con le alici ridotte in pezzi piccolissimi.
Riprendete la ciotola con le patate e aggiungete le alici
appena battute, il tuorlo d'uovo e le foglioline di timo, che avrete prima tritato
velocemente con il coltello, dando una accurata mescolata in modo da ottenere
un impasto omogeneo.
Assaggiate e regolate di sale, date una generosa macinata
di pepe e mescolate nuovamente, meglio se usando direttamente le mani.
Formate le crocchette e mettetele in un piatto, poi sbattete
in una scodella le uova e salatele leggermente, quindi prendete una crocchetta
alla volta, passatela prima nelle uova sbattute, controllando che l’uovo la bagni
per bene in modo omogeneo,.
Eliminate l’eccesso d’uovo tenendo ogni crocchetta per
qualche secondo fuori da esso e poi passatele nel pangrattato, facendolo
aderire in modo uniforme alla loro superficie.
Man mano che panate le crocchette, mettetele in un piatto
dove avrete messo altro pangrattato, in modo che non siano a diretto contatto
con il piatto stesso.
Prima di procedere alla frittura delle crocchette, e se
avete deciso di usarli, friggete i capperi, che prima sciacquerete in acqua
corrente in modo da eliminarne il sale e poi asciugherete per benino usando
qualche foglio di carta da cucina.
Prendete un piccolo pentolino e metteteci l’olio, in modo
tale che questo raggiunga un livello di circa un paio di centimetri, quindi
portatelo sul fuoco e, quando l’olio raggiungerà i 160° (se non l’avete, vi
consiglio vivamente di comprarvi un termometro digitale), tuffateci per prima cosa i capperi, facendoli friggere per non
più di una decina di secondi, in modo che abbiano giusto il tempo di aprirsi, quindi scolateli usando un
piccolo mestolo bucato o un cucchiaio e metteteli in un piatto, sul quale
avrete messo un paio di fogli di carta da cucina, in modo che l’olio in eccesso
possa essere assorbito.
Volendo, naturalmente, potete friggere i capperi nello
stesso olio che poi userete per le crocchette, evitandovi l’uso di due diverse
padelle e scegliendone una che, ovviamente, sia adatta al numero e alla
dimensione delle crocchette.
Proseguite con la frittura delle crocchette, prendendo una
padella per friggere, mettendoci abbondante olio per frittura e avendo cura che
questo sia sufficiente a raggiungere almeno la metà di una crocchetta, cosa che
vi consentirà di friggerle girandole una sola volta.
Portate la padella sul fuoco e fate scaldare l’olio fino
a 170° - in questo caso serve una temperatura leggermente superiore - quindi unite
le crocchette, non troppe alla volta, mi raccomando, altrimenti la temperatura
dell’olio calerebbe bruscamente, e fatele friggere, girando quando serve, fino
a completa doratura.
Scolate le crocchette e mettetele su un piatto, dove
avrete messo qualche foglio di carta da cucina o per frittura, anche se vedrete
che le crocchette non saranno così unte da doverle scolare, ricordandovi che
non servirà salarle in superficie, come normalmente si usa per la frittura,
dato che le crocchette sono già salate in virtù del loro impasto.
Bene, non resta che impiattare, mettendo per prima cosa
un cucchiaio di crema di peperoni, capperi e alici sul fondo dei piatti e poi
disponendo le crocchette, scegliendo se metterle direttamente sulla crema o
accanto ad essa.
Guarnite a vostro gusto, nel caso usando i capperi
fritti, quindi portate in tavola.
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