Ricordate che il pesce crudo, prima di essere preparato e
servito, deve essere abbattuto o congelato (il tempo di abbattimento dipende
dalla temperatura e va dalle 9 ore a -40° fino alle 96 a -15°) in modo da
eliminare il rischio di contaminazioni da parte di batteri e parassiti, tra i
quali il più pericoloso è sicuramente l'Anisakis. Per quanto
riguarda gli esercizi commerciali, punti vendita e ristoranti, esiste l'obbligo
di informazione al consumatore, come stabilito dal Ministero della Salute.
Curiosando in uno dei libri di Carlo Cracco, lettura
estiva di mio figlio - promette bene, il ragazzo - mi ha incuriosito una
ricetta che usava una marinatura nella quale il Campari rivestiva un ruolo
centrale, che mi ha incuriosito e che ho quindi deciso di prendere come
ispirazione per la ricetta che trovate qui.
Fedele al motto “crudo
è meglio”, ho preso come base gli scampi, marinati per un paio d’ore in una
miscela di Campari, Rhum e zucchero di canna, serviti poi senza ulteriore
cottura.
Insieme agli scampi, i fichi settembrini, lasciati con tutta la loro buccia, che per la cronaca a me piace tanto quanto l’interno, e una riduzione di Campari, che richiama la marinatura e funge anche da elemento decorativo.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il crudo di scampi
- Sedici scampi
- Otto fichi settembrini
- Aceto balsamico
- Olio extravergine d’oliva
- Sale marino
- Pepe bianco
Per la marinatura di Rhum e Campari
- Otto cucchiai di Rhum
- Quattro cucchiai di Campari
- Un cucchiaio di zucchero di canna
Per la riduzione di Campari
- Mezzo bicchiere di Campari
- Un cucchiaino di zucchero di canna
Partite naturalmente con la marinatura degli scampi,
estraendone la polpa - cosa non proprio facilissima, visto il loro robusto
carapace - e rimuovendo poi anche il filamento intestinale, provando ad
estrarlo delicatamente o, se si dovesse rompere, facendo una piccola incisione
sul dorso degli scampi e togliendolo usando la punta di un coltellino.
Con le teste, che non useremo per questa ricetta, potete
naturalmente farci una bisque o
altro, da usare poi per altre preparazioni.
Mettete gli scampi in uno piccola ciotola, dove possano
stare senza spreco di spazio, facendo non più di due strati, poi preparate la
marinatura usando le dosi indicate o, nel caso doveste preparare la ricetta per
più persone, aumentandole ma rispettando le relative proporzioni.
Usando un cucchiaio girate la marinatura fino a quando lo
zucchero di canna non si sarà completamente sciolto - abbiate pazienza, un
pochino ci vorrà - quindi versate delicatamente la marinatura sugli scampi,
avendo cura che questi ne siano coperti a filo.
Coprite la ciotola con un pezzo di pellicola trasparente
e mettetela in frigorifero per un paio d’ore, ricordandovi di tirarla poi fuori
con il giusto anticipo, in modo che gli scampi possano recuperare temperatura
prima di essere serviti.
Quando il tempo della marinatura è trascorso e avrete
quindi tolto gli scampi dal frigorifero, procedete con la preparazione della
riduzione al Campari, mettendo quest’ultimo in un pentolino, aggiungendo lo
zucchero di canna e portando poi sul fuoco, a fiamma bassa e senza coperchio.
Fate andare il Campari fino a quando non si sarà ridotto
a circa 1/5 del suo volume iniziale, cominciando a fare le tipiche bollicine
che indicano la quasi totale evaporazione della componente acquosa.
Quando la densità della riduzione vi sembra giusta,
spegnete la fiamma e fatela freddare, ricordando che la sua densità aumenterà
con il raffreddamento. Non vi preoccupate se alla fine la densità non dovesse
essere quella giusta; potrete tranquillamente riportare sul fuoco e ridurre
ulteriormente il tutto.
Alla fine dovrete ottenere una densità simile a quella di
una marmellata, tale da consentirvi di disporre la riduzione nei piatti senza
che si spanda perdendo la sua forma.
Tornate agli scampi e, trascorso il tempo della
marinatura, scolateli e asciugateli per bene con qualche foglio di carta da
cucina, poi metteteli sul tagliere e, usando un coltello con la lama piuttosto grande e ben affilata, tagliateli nel verso della
loro lunghezza, ricavandone da ciascuna due o tre fette a seconda della loro dimensione.
Prendete i fichi e puliteli bene in superficie, usando
qualche foglio di carta da cucina leggermente inumidito - se ovviamente
preferite sbucciarli, allora procedete senza la pulizia preventiva - poi
tagliateli a fette spesse circa mezzo centimetro, tagliando i fichi tenendoli
in verticale, scartando le fette iniziale e finale, che avranno sicuramente
poca polpa.
Disponete gli scampi e i fichi nei piatti, alternandoli,
ricordando che le dosi indicate considerano due scampi a porzione.
Preparate un'emulsione di olio extravergine e balsamico,
orientandovi su una proporzione di quattro parti di olio ed una di balsamico,
ricordando che quest'ultimo deve essere tale, motivo per cui vi suggerisco,
come faccio sempre, di investire una quindicina di euro per comprarvi un aceto
balsamico, dai 3 ai 5 anni di invecchiamento, piuttosto che risparmiare per
comprarsi quelle melasse in vendita nei supermercati.
Emulsionate per bene, meglio se usando una piccola frusta, e poi, agendo rapidamente per evitare che l'emulsione si smonti,
distribuitela sugli scampi e sui fichi, aiutandovi con un cucchiaino e
considerandone più o meno due o tre cucchiaini per ciascuna porzione.
Salate con del sale marino, poi date una leggerissima
macinata di pepe bianco e infine fate cadere qualche goccia di riduzione di
Campari su ciascun piatto.
Guarnite come meglio credete e portate rapidamente in
tavola.
non mi stancherò mai di dirti che sei un artista...i tuoi piatti sono sublimi . bravo!!!!
RispondiEliminaE io non mi stancherò mai di ringraziarti per i complimenti, che apprezzo moltissimo :-)
EliminaLeggere le tue ricette Chef è come la favola della buonanotte rimani sempre incantato. Sono anni che vi seguo e non mi stancherò mai perché ho sempre lo stesso entusiamo
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