Da calendario siamo in inverno e, benché le temperature
non sembra lo ricordino, io comincio a dedicarmi alle zuppe, tipico piatto da
stagione fredda.
Inauguro quindi la stagione con una zuppa di orzo
perlato, zucca, sedano rapa, castagne e speck, per un turbinio di sapori, che
spero creino quell'armonia che è elemento fondamentale di ogni buona zuppa.
Per l’orzo una doppia cottura, dove la prima serve
essenzialmente ad eliminare gli amidi, che altrimenti sarebbero troppo presenti
nel piatto, sia nel sapore che in una collosità
che a me proprio non piace.
Il sedano rapa l'ho invece ridotto in una crema piuttosto
liquida, che ho unito al brodo nel quale ho fatto la seconda cottura dell’orzo,
in modo da avere una sorta di legante
per la zuppa.
La zucca - vi dico subito che avrei voluto usare quella mantovana, ma non l'ho trovata - e lo speck li ho tagliati a dadini, fatti rosolare velocemente con aglio e rosmarino in un fondo al quale ho poi unito l'orzo per la sua seconda cottura.
Le castagne, infine, le ho lessate in modo classico e
aggiunte solo nella fase finale della cottura.
Ho infine profumato la zuppa con l'erba cipollina, unita
anch’essa a fine cottura e solo al momento di servire, così come un poco di
parmigiano, a dare ancora maggior intensità al sapore.
Concludo dicendovi che ho poi accompagnato la zuppa con
dei biscotti fatti con una frolla al pecorino romano - ho usato quello di Brunelli - che sono
ovviamente un elemento accessorio, ma del quale darò comunque la ricetta, per
una quantità superiore a quella che userete, ma d'altra parte, per poter
lavorare la frolla in modo ottimale, non si può scendere al di sotto di certe
quantità.
Ingredienti (per 6 persone)
Per la zuppa
- Tre etti di orzo perlato
- Due etti di polpa zucca
- Un etto e mezzo di castagne
- Un etto di speck tagliato a cubetti
- Mezzo sedano rapa (vedi dopo)
- Quaranta grammi di parmigiano reggiano grattugiato
- Brodo vegetale leggero (carota, sedano e cipolla)
- Tre rametti di rosmarino
- Una ventina di fili di erba cipollina
- Due spicchi d'aglio
- Olio extravergine d’oliva
- Sale e pepe
Per la frolla al pecorino
- Centoventicinque grammi di farina di grano tenero
- Settantacinque grammi di burro
- Quaranta grammi di pecorino romano grattugiato
- Un uovo intero
- Sale e pepe nero
Se avete deciso
di accompagnare la zuppa con i biscotti al pecorino, allora procedete per prima
cosa con la loro preparazione, mettendo il
burro in una ciotola insieme alla farina, poi usando la punta delle dita,
cominciate ad incorporare la farina la burro, proprio come si fa con la frolla
tradizionale, oppure, se preferite, potete anche mettere farina e burro nel
mixer, facendo andare per una decina di secondi alla massima velocità, fino ad
ottenere un composto leggermente granuloso.
Mettete il composto sul piano di lavoro, fate la classica
fontana e, al centro, mettete il pecorino grattugiato - mi raccomando,
grattugiatelo molto finemente, altrimenti si incorporerà a fatica - un pizzico
di sale, uno di pepe nero e l’uovo, continuando ad impastare, sempre usando la
punta delle dita, lavorando fino ad ottenere la classica palla, che dovrà
essere di un bel colore uniforme.
Non lavorate troppo la frolla dato che, come la frolla
tradizionale, anche questa richiede una lavorazione breve, altrimenti si corre
il rischio di separare nuovamente il burro dal resto degli ingredienti.
Avvolgete la frolla nella pellicola trasparente e
mettetela in frigorifero per una mezz'ora, in modo che il burro possa perdere
temperatura e ridare maggiore consistenza alla pasta.
Trascorsa la mezz'ora riprendete la frolla al pecorino e
stendetela ad uno spessore di circa due o tre millimetri, cosa che farete
mettendola su un foglio da carta da forno, schiacciandola leggermente con le
mani, poi mettendo un altro foglio di carta da forno sopra la frolla e infine,
usando il mattarello, portandola ad uno spessore piuttosto sottile.
Quando lo spessore è quello voluto, togliete il foglio
superiore di carta da forno e, usando un coltello ben affilato, ricavate dei
rettangoli che abbiano una dimensione che possa ricordare quella dei biscotti.
Disponete i rettangoli di frolla su una teglia, sulla
quale avrete messo un foglio di carta da forno - se potete, vi suggerisco di
comprarvi un tappetino da forno in silicone - che poi infornerete a 160° per una quindicina di
minuti e comunque fino a quando la frolla non avrà preso colore, momento in cui
toglierete la teglia dal forno facendo poi freddare la frolla.
Tanto che la frolla è in forno, preparate circa due litri
di brodo vegetale leggero, pulendo le verdure e mettendole in una pentola,
coprendole poi con acqua fredda, di circa due litri e mezzo, in modo da
compensare la sua evaporazione e ritrovarvi alla fine con la quantità
desiderata.
Salate leggermente con del sale grosso e portate sul
fuoco, a fiamma bassa e con il coperchio, facendo cuocere, da quando l'acqua
prende il bollore, per un'ora e mezzo, togliendo poi le verdure e, se vi sembra
il caso, filtrando il tutto, in modo da eliminare ogni residuo solido, tenendo
poi il brodo in temperatura, lasciandolo sul fuoco con la fiamma al minimo.
Tanto che il brodo va, dedicatevi alle castagne, alle
quali farete una leggera incisione sul guscio - mi raccomando, non profonda,
solo per inciderne la buccia - e poi metterete in una pentola, coperte da
abbondante acqua fredda.
Portate la pentola sul fuoco, con il coperchio, e da
quando l'acqua prenderà il bollore, calcolate circa quarantacinque minuti di
cottura, quindi spegnete la fiamma e lasciate le castagne ad intiepidirsi nella
loro acqua, dalla quale le prenderete una ad una per sbucciarle e romperle
grossolanamente in pezzi, eliminando anche la pellicina che si trova al loro
interno.
Tenete presente cha alla fine dovreste ritrovarvi con
circa un etto di castagne pulite.
Nel caso decideste di fare la zuppa fuori stagione, o più
semplicemente se siete pigri, allora potrete usare le castagne secche o, cosa
ancora migliore, prenderle già lessate, considerando che oramai si trovano
abbastanza facilmente, confezionate in atmosfera protettiva e, devo dire,
veramente molto buone. Costano un po’ di più, ma vi fanno risparmiare tempo e
fatica.
Quale che sia la scelta fatta, raccogliete i pezzi di
castagna in una ciotolina, copritela con la pellicola trasparente e metteteli
da parte.
Quando il brodo è pronto, dedicatevi alla crema di sedano
rapa, tagliando via con un coltello la buccia scura e rugosa, ricavandone la
sola polpa, che tagliarete in pezzi irregolari, senza curarvi troppo della loro
dimensione, dato che il taglio serve solo per ridurre il tempo di cottura.
Prendete una casseruola, metteteci quattro cucchiai di
olio extravergine, un paio di mestoli del bordo appena preparato, i pezzi di
sedano rapa e portatela sul fuoco.
Fate prendere il calore, poi salate e pepate, coprite con
il coperchio e fate cuocere fino a quando il sedano rapa sarà ben morbido. Ci
vorranno circa una trentina di minuti, durante i quali, se serve, aggiungerete
altro brodo, sempre in piccole dosi, comunque, in modo da avere sempre un
discreto fondo di cottura, che poi vi servirà per dare la giusta densità alla
crema.
Quando il sedano rapa è cotto, spegnete il fuoco, fatelo
intiepidire e poi travasatelo
nel bicchiere del frullatore tradizionale, o nel
contenitore di quello ad immersione,
insieme a due ulteriori cucchiai di olio extravergine e a un mestolo della suo
fondo di cottura, poi fate andare il frullatore alla massima velocità.
Regolate di sale, valutate se sia il caso di unire altro
fondo di cottura per avere la giusta densità, che dovrà essere piuttosto
ridotta, e fate nuovamente andare il frullatore per almeno un minuto, in modo
da eliminare ogni residuo solido.
Non vi preoccupate se alla fine, anche dopo aver
utilizzato tutto il fondo di cottura, la crema dovesse risultare troppo densa,
dato che poi potrete recuperare il tutto nel momento in cui la unirete alla
zuppa.
Usando un colino a maglie fitte setacciate la crema, in modo da ottenere un composto
perfettamente liscio, quindi pesatene
circa due etti - la quantità che userete per la zuppa - e tenetelo
momentaneamente da parte.
Ricavate, dalla zucca e dallo speck, dei cubetti di poco
meno di un centimetro di lato - quelli di speck fateli leggermente più piccoli
- e teneteli da parte.
Ora procedete con la prima cottura dell'orzo, mettendo sul
fuoco una pentola con abbondante acqua leggermente salata e quando raggiunge il
bollore unite l’orzo - lavatelo prima sotto l’acqua corrente, in modo da
eliminare eventuali impurità - e fatelo cuocere per circa metà del tempo di
cottura indicato sulla sua confezione.
Quando mancano circa cinque minuti alla prima cottura
dell’orzo, prendete una casseruola, dove poi cuocerete la zuppa, ungetela con sei
cucchiai d'olio extravergine, aggiungeteci gli spicchi d’aglio sbucciati e
leggermente schiacciati e il rosmarino, poi portatela sul fuoco, a fiamma bassa.
Fate scaldare l’olio e dorare l’aglio, quindi toglietelo,
insieme al rosmarino, quindi unite la zucca e lo speck, alzate un poco la
fiamma, e fateli saltare fino a quando l'orzo avrà concluso la sua prima
cottura.
Usando un mestolo bucato, unite l'orzo nella casseruola
prendendolo direttamente dalla pentola dove ha cotto, quindi alzate la fiamma e
fate andare per un paio di minuti, mescolando in modo che tutto l’orzo possa sentire l’olio, quindi unite il brodo e
la crema di sedano rapa, portando a bollore e proseguendo la cottura a fiamma bassa.
Mi raccomando, procedete come per un classico risotto, aggiungendo
il brodo in modo graduale, in modo che, a fine cottura, la zuppa abbia la
giusta densità.
Quando mancano più o meno cinque minuti alla fine della
cottura della zuppa, regolate di sale e unite le castagne e poi, a cottura ultimata,
spegnete la fiamma e unite il parmigiano grattugiato, una buona macinata di
pepe nero e l'erba cipollina, che avrete prima tagliato in piccole rondelline con
un coltello ben affilato.
Coprite con il coperchio e fate riposare la zuppa per
cinque minuti.
Bene, non resta che impiattare, disponendo la zuppa e
dando un giro d’olio extravergine a crudo, poi guarnite come più vi piace, nel
caso usando anche i biscotti al pecorino.
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