Ricordate che il pesce crudo, prima di
essere preparato e servito, deve essere abbattuto o congelato (il tempo di
abbattimento dipende dalla temperatura e va dalle 9 ore a -40° fino alle 96 a
-15°) in modo da eliminare il rischio di contaminazioni da parte di batteri e
parassiti, tra i quali il più pericoloso è sicuramente l'Anisakis. Per quanto riguarda gli esercizi commerciali, punti vendita e
ristoranti, esiste l'obbligo di informazione al consumatore, come stabilito dal
Ministero della Salute.
Questa volta il protagonista sono i
gamberi rossi di Mazara - normalmente li prendo da Rosso di Mazara, non economici ma
meravigliosi - usati a crudo, come peraltro mia abitudine, per una insalata
molto veloce da preparare.
I gamberi rossi sono usati in purezza, conditi solamente con un
filo d'olio extravergine - in questo caso il meraviglioso San Girolamo 2015, prodotto da miei cari amici - e qualche fiocco di sale all'aglio orsino, che danno sapidità e croccantezza allo stesso tempo.
Insieme ai gamberi il carciofo
romanesco, peraltro un po' in ritardo quest'anno, tenerissimo e anch'esso usato
a crudo, condito con un olio alla menta romana e qualche goccia di succo di
limone, e i pistacchi, che aggiungono un ulteriore elemento croccante.
Infine, le teste dei gamberi, che ho fritto per circa tre minuti in olio bollente, in modo da renderle croccanti, che fungono da elemento di guarnizione, ma che, per color a cui piacciono, possono anche essere sgranocchiate.
Concludo con una nota sull'olio alla
menta romana, che potrete preparare anche con un paio di giorni di anticipo, in
modo da massimizzare la cessione dei profumi da parte della menta all'olio.
Ingredienti (per 4 persone)
- Dodici gamberi rossi
- Due carciofi romaneschi
- Due cucchiai di pistacchi sgusciati, non salati
- Una ventina di foglie di menta romana
- Un cucchiaino di fiocchi di sale all'aglio orsino
- Olio extravergine di oliva
- Un cucchiaino di succo di limone
- Olio per friggere (oliva o semi di arachidi)
- Sale
Per prima cosa preparate l'olio alla
menta romana, tagliando grossolanamente le foglioline di quest'ultima,
mettendole in una piccola tazza o in un bicchiere e coprendole con sei cucchiai
di olio extravergine di oliva, facendo poi riposare il tutto, al riparo dalla
luce, almeno per un paio d'ore.
Pulite i gamberi rossi, rimuovendo la
testa, il guscio, la coda e il filamento intestinale, provando ad estrarlo
delicatamente o, se si dovesse rompere, facendo una piccola incisione sul dorso
dei gamberi e togliendolo usando la punta di un coltellino.
Pulite per bene le teste che avete
deciso di friggere, eliminando gli eventuali residui delle interiora, quindi
asciugatele per bene, facendole poi riposare
su qualche foglio di carta da cucina, in modo che l'umidità residua possa
essere assorbita dalla carta.
Prendete poi i pistacchi e metteteli sul
tagliere e, usando un coltello con la lama piuttosto grande, rompeteli
grossolanamente in pezzi piccoli irregolari, nella forma e nella dimensione, in
modo che questi siano chiaramente percepibili quando vi mangerete il tutto.
Dedicatevi infine ai carciofi, che in
questo caso, visto che li utilizzerete a crudo, li pulirete in modo più aggressivo, andando un po' oltre la loro normale pulizia, rimuovendo un numero maggiore di foglie esterne ed
eliminando completamente il gambo e buona parte della punta.
Una volta puliti i carciofi, tagliateli
a metà nel verso della loro lunghezza, in modo da dividere il fiore a metà, quindi rimuovete
l’eventuale barba interna e
strofinateli con la parte tagliata di un limone, in modo da inibire l'avvio del
processo di ossidazione.
Poggiate i carciofi con la parte
tagliata sul tagliere e tagliateli a fettine molto sottili, sempre tagliando
nel verso della lunghezza, in modo che ciascuna fettina abbia con se le foglie
è la piccola parte che, inferiormente, le tiene unite.
Riunite i carciofi in una ciotola, poi
riprendete l'olio alla menta romana, eliminate le foglie, unite il succo di
limone ed emulsionate rapidamente per combinare i due ingredienti, versando poi
il tutto sui carciofi e mescolando per bene.
Mi raccomando, non perdete tempo nel
versare l'emulsione sui carciofi, altrimenti questi si ossideranno rapidamente
(ricordatevi che ne avete strofinato con il limone solo l'esterno), diventando
scuri e poco piacevoli alla vista.
Per i momento non salate i carciofi, cosa che farete
invece solo al momenti di impiattare, in modo da evitare che la presenza del
sale cominci a fargli rilasciare acqua, rovinando e diluendo il risultato
finale.
Prendete ora un padellino, metteteci
l'olio per friggere, avendo cura che questo formi uno strato di almeno un paio
di centimetri di profondità, quindi portatelo sul fuoco, scaldando l'olio fino
a circa 160°.
Quando l'olio è a temperatura, unite le
teste di gambero - che siano ben asciutte, mi raccomando - facendole friggere a
fuoco vivo per circa tre minuti, in modo che perdano tutta l'umidità residua e
diventino ben croccanti.
Scolate le teste e mettetele su un
piatto, sul quale avrete messo qualche foglio di carta da cucina o per
frittura, in modo che l'olio in eccesso possa essere assorbito.
Bene, ci siamo, non resta che salare i
carciofi e procedere con l'impiattamento.
Disponete per prima cosa i carciofi -
ricordatevi di salarli - in modo che questi fungano da base, poi sopra di essi i gamberi rossi - ne ho considerati tre per
ciascuna porzione - che prima ungerete leggermente con un filo di olio
extravergine e sui quali, poi, distribuirete qualche fiocco di sale al'aglio
orsino.
Completate con i pistacchi, fatti cadere
quasi a pioggia, disponendo infine le teste dei gamberi che avete fritto in
precedenza
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