Ecco il secondo esperimento che ho fatto per il contest "Pasta e Mozzarella Veggie Style", organizzato da "Le strade della Mozzarella" e al quale sono stato invitato insieme ad una ventina
di Food Blogger.
Come il primo esperimento, che mi ha poi portato a
scegliere la prima
ricetta, quella con i vermicelli, anche questo è stato fondamentale per
mettere a punto la mia seconda proposta, quella appunto con le lumache grandi,
che in questa ricetta hanno avuto l'arduo compito di nascondere la mozzarella,
per un piatto che chiamandolo in modo esteso, altro non è che:
Lumache di Gragnano 'impanate', ripiene di mozzarella di
bufala, olive e peperone, con crema di patate, crema di peperone rosso, terra
di olive di Gaeta, terra di peperone, polvere di broccoletti e caviale d'aglio
Bene, prima di proseguire ricordo, per i più scordarelli, che il tema del concorso
era, appunto, la mozzarella di bufala campana e la pasta di Gragnano del Pastificio dei Campi, ingredienti
alla base del piatto e ai quali se ne potevano aggiungere altri, rimanendo però
nello spirito di un piatto vegetariano.
Per questa ricetta ho deciso, come da titolo, di celare la mozzarella di bufala all'interno
delle lumache giganti - in realtà le avevo scelte, come possibile formato,
proprio perché ero intenzionato, sin dall'inizio, a riempirle con qualcosa - nascondendola ulteriormente grazie
all'impanatura e alla successiva frittura.
Il ripieno,
oltre alla mozzarella, contiene anche le olive di Gaeta e il peperone rosso,
quest'ultimo nella forme di terra,
ottenute essiccandolo in forno e poi sbriciolandolo,
operazione necessaria per eliminare del tutto l'acqua presente al suo interno
e, al tempo stesso, per intensificarne ancora di più il sapore.
Come base del
piatto, ho preparato poi una crema di patate ed una di peperone rosso,
quest'ultima usata come una sorta di variegatura
della prima, più per un vezzo artistico che altro.
Come elementi di contorno, poi, una polvere di broccoletti, una terra
di olive di Gaeta e una di peperone rosso, queste ultime due a richiamare gli
elementi del ripieno (uso i termini "terra"
e "polvere" per evidenziare
la differente consistenza dei due elementi, più grossolana per la "terra" e più fine per la "polvere").
Completa il piatto un caviale
d'aglio, preparato bollendo gli spicchi in abbondante acqua fino a renderli
morbidi e meno pungenti nel sapore, frullandoli poi con del siero di mozzarella
e, infine, con un processo di sferificazione,
che richiede un minimo di tecnica e l'uso dell'Agar Agar come addensante,
ricavandone le singole sfere.
Solita attenzione alle materie prime, come la mozzarella
di bufala campana DOP del Caseificio La Baronia, il sale delle Saline di Cervia, l’olio extravergine di oliva Spalià 2015 del Frantoio Cestini, un monovarietale di
ascolana tenera, l’aglio rosso di Sulmona e le patate di Avezzano.
Per quanto riguarda infine le quantità, soprattutto
quelle per il ripieno, consideratele indicative, dato che, come sempre, conta
anche la vostra esperienza nel valutare il corretto bilanciamento dei singoli
ingredienti.
Ingredienti (per 4 persone)
Per la pasta
- Venti lumache grandi (vedi dopo)
- Un uovo
- Pangrattato
- Olio per friggere (oliva o semi di arachide)
- Sale grosso
Per il ripieno delle lumache
- Due etti di mozzarella di bufala
- Una decina di olive di Gaeta
- Due cucchiaini di terra di peperone rosso (vedi dopo)
Per la crema di patate
- Tre etti e mezzo di patate a pasta gialla
- Brodo vegetale leggero (carota, sedano e cipolla)
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe nero
Per il caviale d’aglio
- Dieci spicchi d’aglio
- Il siero della mozzarella (vedi dopo)
- Agar Agar (vedi dopo)
- Sale marino fino
Per la terra di olive di Gaeta
- Una ventina di olive di Gaeta
Per la terra di peperone rosso
- Un peperone rosso non troppo grande
Per la polvere di broccoletti
- Una ventina di foglie di broccoletti
Per la crema di peperone rosso
- Mezzo peperone rosso
- Olio extravergine di oliva
- Sale marino fino
- Pepe bianco
Partite con la preparazione delle terre e della polvere, volendo
operando in parallelo, dato che la temperatura di essiccatura in forno è la
stessa per tutti e tre gli elementi, anche se naturalmente dovrete usare teglie
separate, visto che se la temperatura è la stessa, così non è per il tempo
necessario.
Per ciascuno degli elementi vi servirà poi una teglia
sulla quale metterete un foglio di carta da forno, utile anche per evitarvi un
lavaggio di troppo.
Private le olive di Gaeta del nocciolo, tagliatele a
metà, più che altro per ridurre il tempo richiesto affinché si secchino, e mettetele nella teglia.
Dei broccoletti prenderete solo la parte tenera delle
foglie, eliminando anche la costola centrale che tiene unite le due metà.
Il peperone lavatelo, tagliatelo e metà nel verso della
lunghezza ed eliminatene i semi e le coste bianche al suo interno, poi
tagliatelo in striscioline piuttosto sottili, cosa che ha, ancora una volta, il
solo scopo di ridurre la permanenza in
forno.
Infornate tutte le teglie in forno preriscaldato a 90°,
tenendo presente che ai broccoletti saranno necessari circa una ventina di
minuti, mentre olive e peperoni richiederanno più tempo, all'incirca un paio
d'ore.
Mi raccomando, non abbiate fretta e non alzate la
temperatura, dato che i diversi elementi devono essiccarsi e non cuocersi, e
90° è la giusta temperatura per far evaporare l'acqua in modo non traumatico.
Mentre l'essiccatura procede, preparate il caviale d'aglio, per il quale, come
prima cosa, riempirete un bicchiere piuttosto alto con dell'olio di semi -
potete tranquillamente usare il più economico che trovate - mettendolo in
frigorifero (se avete poco tempo, usate il freezer), in modo che l'olio sia
molto freddo, ma ancora fluido, quando lo userete.
Sbucciate gli spicchi d’aglio e metteteli in una pentola
insieme ad almeno tre litri di acqua fredda - in questo caso, direi più per
pigrizia, ho deciso per una sola bollitura invece di quelle, ripetute e con
cambio di acqua, che normalmente si fanno per ingentilire l'aglio - portando
poi la pentola sul fuoco.
Portate a bollore e fate cuocere l'aglio per una mezz'ora
circa, fino a quando non sarà molto morbido, momento nel quale lo scolerete e
lo metterete direttamente nel bicchiere del frullatore, tradizionale o a immersione
che sia, facendolo freddare.
Aggiungete nel frullatore un mestolo del siero della
mozzarella di bufala e un pizzico di sale, quindi fate andare il frullatore
alla massima velocità, in modo da ottenere un composto molto fluido e senza più
residui solidi. Se il tutto vi sembrasse troppo denso, aggiungete ancora un
poco di siero, tenendo presente che la densità finale dovrà essere molto
ridotta, simile, per capirsi, a quella del latte.
Assaggiate, nel caso regolate di sale, poi pesate il
liquido in modo da
poter determinare la giusta quantità di Agar Agar, tenendo presente che le sfere dovranno essere ben sode, per cui
nel dubbio meglio aumentare la dose indicata di un 25%.
Mettete il liquido in un pentolino e portatelo sul fuoco,
a fiamma bassa, e quando raggiungerà una leggera ebollizione, unite l'Agar
Agar, mescolando per un paio di minuti, in modo che questo possa sciogliersi
completamente ed attivarsi.
Spegnete la fiamma e fate scendere la temperatura del
composto a circa 60° - ricordate che l'Agar Agar solidifica al di sotto dei 50°
- quindi tirate fuori dal frigo il bicchiere l'olio di semi e, usando una
piccola siringa, ovviamente senza l'ago, aspirate un poco di liquido e
cominciate a farne cadere le gocce nell'olio; vedrete che, per effetto della
densità e della temperatura dell'olio, le gocce assumeranno immediatamente una
forma sferica e si solidificheranno, scendendo sul fondo del recipiente.
Potete controllare la dimensione delle sfere versando diverse quantità di
liquido nell'olio, in modo da ottenerne di diversa dimensione. Il tutto può
sembrare complicato, ma basterà un minimo di pratica con le prime gocce e poi tutto diventerà facile.
In ogni caso, fate una prima prova con poche gocce, in
modo da verificare che la quantità di Agar Agar sia sufficiente a mantenerne la
stabilità una volta arrivate sul fondo del bicchiere e, se così non fosse, con
le gocce che tendessero a decomporsi, riportate il pentolino sul fuoco e
aggiungete altro Agar Agar.
Quando avrete formato il numero di sfere che volete - ovviamente fatene sempre in leggero
sovrannumero, in modo da poter poi scegliere le migliori - prendete un colino a maglie fitte e scolatele dall'olio, passandole sotto l'acqua corrente in
modo da eliminarne ogni residuo, poi scolatele definitivamente e mettetele in
una ciotolina in attesa di usarle (se il clima è caldo, mettete la ciotolina in
frigorifero).
Tornate alle verdure in forno e, quando sono asciutte e
ben croccanti, tiratele fuori, fatele freddare e procedete con la loro trasformazione.
Le olive le metterete nel mixer,
facendolo andare alla massima velocità fino ad ottenere le terra, che in virtù della presenza dell'olio all'interno delle
olive, sarà grossolana nella dimensione e morbida
nella consistenza, proprio come se fosse una vera terra, leggermente umida.
Stesso trattamento per il peperone rosso, anch'esso nel mixer
e frullato fino alla consistenza voluta.
I broccoletti, invece, li potrete semplicemente sbriciolare con le dita, fino ad
ottenere una consistenza molto fine, scartando gli eventuali residui delle
parti più tenaci, che non avete eliminato prima dell'essiccatura e che non possono
essere sbriciolate.
Raccogliete poi le terre
e la polvere in ciotoline
distinte, che terrete in un luogo asciutto fino al momento di usarle.
Ora la crema di patate, per la quale preparate
innanzitutto un poco di brodo vegetale molto leggero - ve ne serviranno al più
un paio di mestoli - mettendo le verdure, pulite e lavate, in una pentola e
coprendole con acqua fredda, nella misura di circa un litro.
Portate sul fuoco, a fiamma bassa e con il coperchio,
facendo cuocere, da quando l'acqua prende il bollore, per una mezzora,
togliendo poi le verdure e, se vi sembra il caso, filtrando il tutto, in modo
da eliminare ogni residuo solido.
Salate il brodo solo verso la fine della cottura, in modo
da compensare la parziale evaporazione dell’acqua, cosa che potrebbe darvi un
brodo della giusta sapidità all’inizio, ma salato alla fine, proprio per
effetto della riduzione del volume.
Fate freddare il brodo e, nell'attesa, lessate le patate,
cosa che farete senza buccia e tagliandole in pezzi, visto che per questa
preparazione è importante eliminarne l'amido, che altrimenti renderebbe collosa
la crema.
Mettete quindi le patate in una pentola, copritele con
abbondante acqua fredda leggermente salata e portatele sul fuoco, con il
coperchio, facendole cuocere fino a quando non saranno morbide, momento nel
quale le scolerete e le farete freddare in corrente d’aria, in modo da far
evaporare l’umidità residua.
Travasate le patate nel bicchiere del frullatore,
tradizionale o a immersione,
insieme ad un mestolo di brodo e a sei cucchiai di olio extravergine.
Fate andare il frullatore una prima volta, in modo da
valutare la densità del tutto e, nel caso, unite altro brodo vegetale per
rendere il tutto della giusta densità, procedendo per tentativi e ricordando
che la crema dovrà essere piuttosto densa, in modo da poter sostenere in parte la pasta.
Ricordatevi, nel caso usaste il frullatore a immersione, di farlo lavorare in parte fuori dal composto, in modo da
agevolare l’incorporamento dell’aria, cosa che donerà alla crema una
consistenza spumosa e piacevole.
Quando la densità vi sembrerà quella giusta, regolate di
sale, date una leggera macinata di pepe nero e frullate per un'ultima volta,
poi mettetela da parte, tenendo comunque presente che la crema continuerà un
poco ad addensarsi (non mi chiedete perché), per cui tenete da parte anche un
poco di brodo vegetale, nel caso fosse necessario.
Dopo quella di patate è ora il momento di preparare la
crema di peperone rosso, pulendo questi ultimo, eliminandone semi e coste
bianche interne e tagliandolo poi a pezzi, senza curarvi troppo della loro
forma, dato che poi frullerete il tutto.
Mettete i pezzi di peperone in una casseruola, unite due cucchiai
d'olio extravergine, mezzo bicchiere d'acqua, il sale e una leggera macinata di
pepe nero.
Portate sul fuoco, a fiamma bassa con il coperchio, e
fate cuocere fino a quando i pezzi non saranno ben morbidi, facendo in modo che
a fine cottura ci sia ancora un minimo di fondo, che vi servirà per agevolarne
la trasformazione in crema.
Quando i pezzi di peperone sono cotti, spegnete e, usando
il frullatore tradizionale o quello a immersione,
riduceteli in crema, lavorando con cura per eliminare ogni residuo intero,
cercando di ottenere un composto non eccessivamente fluido, simile per
consistenza ad una passata di pomodoro ben ferma.
Assaggiate la crema, nel caso regolatela di sale e, se
volete una crema assolutamente fluida, setacciatela usando un colino a maglie fitte, in modo da eliminare ogni residuo della buccia del peperone
e poi, se l'avete, mettetela direttamente in un biberon
da cucina, cosa che vi consentirà poi di dosarla con maggiore precisione.
Bene, ci siamo quasi, visto che manca solo la
preparazione della pasta, per la quale, per prima cosa, porterete a bollore
l'acqua per la cottura, salandola leggermente.
Quando l'acqua bolle, buttate la pasta e fatela cuocere -
usate un numero di lumache maggiore di quelle che poi servirete, visto che
alcune potrebbero rompersi durante la cottura - mantenendola ben al dente, in
modo che possa mantenere senza difficoltà la sua forma, cosa fondamentale per poterla poi riempire.
Tanto che la pasta è in cottura, prendete la mozzarella
di bufala e tritatela al coltello, in
modo da ridurla in pezzi piccolissimi, che lascerete su un tagliere inclinato,
in modo da eliminare l'eccesso di siero, che renderebbe troppo umido il
ripieno.
Eliminate il nocciolo e tritate anche le olive di Gaeta,
raccogliendole in una ciotolina, aggiungendo poi la mozzarella di bufala e la terra di peperone, mescolando poi per
bene per amalgamare il tutto.
Mi raccomando che il ripieno sia composto da pezzi molto
piccoli, in modo che possa riempire al meglio le lumache, senza lasciare spazi
vuoti, che in cottura, per effetto del parziale scioglimento della mozzarella,
verrebbero riempiti da quest'ultima,
dandovi alla fine un riempimento parziale.
Tornate alla pasta e, quando è cotta, scolatela e
passatela immediatamente in acqua fredda, in modo da interromperne la cottura,
poi fatele asciugare per bene, fino a che la sua superficie non sarà asciutta e
leggermente collosa, per effetto dell'amido.
Mi raccomando, non ungete la pasta con l'olio, cosa che
spesso si fa quando si preparano paste fredde, altrimenti l'uovo e la
successiva panatura avranno seri problemi di presa.
Lavorando direttamente con le mani, riempite le lumache
con il ripieno a base di mozzarella, olive e peperone, pressandolo per bene in
modo che le riempia al meglio e arrivando fino al bordo superiore delle
lumache.
Sbattete l'uovo in una ciotola, aggiungendo giusto un
pizzico di sale, poi in un altro piatto mettete abbondante pangrattato.
Passate le lumache nell'uovo - operate una alla volta -
facendo in modo che questo le bagni in modo uniforme, poi lasciate scolare
l'eccesso d'uovo e passate le lumache nel pangrattato, avendo cura che questo
le ricopra completamente, in particolare dove il ripieno è a vista, in modo che durante la frittura si possa creare il giusto tappo, che impedisca al ripieno di
uscire.
Prendete una piccola padella per friggere - io
normalmente ne uso una di alluminio con bordi di tre millimetri di spessore, in
modo che possa distribuire in modo omogeneo la temperatura - metteteci
abbondante olio per frittura e portatela sul fuoco.
Fate scaldare l'olio fino a circa 170° (qui un termometro digitale aiuta parecchio), quindi cominciate ad immergere le lumache,
possibilmente non tutte insieme per non far ridurre eccessivamente la
temperatura dell'olio, facendole friggere per circa tre minuti, fino a quando
si formerà una crosticina dorata, che le renderà croccanti e intrappolerà il ripieno al loro interno.
Man mano che le lumache sono pronte, scolatele con un
mestolo bucato e mettetele in un piatto sul quale avrete messo qualche foglio
di carta da cucina o per frittura, in modo che l'olio in eccesso possa essere
assorbito.
Parallelamente alla frittura, scaldate leggermente la
crema di patate, a microonde o a bagnomaria, verificando anche che la sua
densità sia sempre in linea con le vostre aspettative e, nel caso, usate il
brodo messo da parte per regolarla.
Impiattate velocemente - se potete, tenete in caldo i
piatti prima di impiattare, ad esempio mettendoli per qualche minuto in forno a
circa 60° - mettendo circa mezzo mestolo di crema di patate sul fondo, poi
distribuendo la crema di peperone secondo la vostra ispirazione (la foto serve
solo a dare un'idea), disponendo poi le lumache ripiene e il caviale d'aglio e, per finire,
distribuendo anche un poco di terra
di olive e di peperone rosso e di polvere
di broccoletti.
Nessun commento:
Posta un commento