In questo periodo il mio numero è il 4, visto che dopo i "Vermicelli al pomodoro 4x4" è ora il momento di una pasta che usa la zucchina
romanesche in quattro diverse consistente, visto che le zucchine le ho lavorate in modo da ottenere:
- una crema, lavorata a freddo, usando solo la l'acqua di cottura delle zucchine, olio extravergine di oliva, sale e poco pepe;
- una polvere, essiccando la parte verde delle zucchine in forno e poi, appunto, riducendola in polvere;
- una frittura, tagliando le zucchine a rondelle e friggendole in olio ben caldo, fino ad una leggera doratura;
- una sbianchitura, usando ancora una volta solo la parte verde, questa volta tagliata ad uno spessore maggiore di quanto fatto per la polvere, e tuffate in acqua a bollore giusto per un paio di minuti, freddandole poi in acqua ghiacciata.
Tutte le diverse consistenze le ho poi usate durante la
mantecatura della pasta, partendo con la crema, usata insieme all'acqua di
cottura della pasta per avere la giusta cremosità, fino alla polvere, aggiunta
su ciascuna piatto, solo al momento di servire.
A completare il piatto, il caciocavallo podolico (me ne era avanzato un pezzo dal mio ritorno da quel di Matera)
aggiunto sempre durante la mantecatura, e il basilico croccante, reso tale da
un velocissimo passaggio in olio bollente e poi usato come elemento di
guarnizione dei piatti.
Concludo con una considerazione sull'utilizzo delle
zucchine, che io ho ottimizzato, nel senso di fare la crema solo con la parte
bianca, usando quella verde per la polvere e per la sbianchitura. In questo
modo, se da un lato si risparmia sulle zucchine, dall'altro si ottiene una
crema un po' pallida, visto che l'interno delle zucchine è di un verde appena
accennato. Come alternativa, quindi, potete usare qualche zucchina in più, in
modo da realizzare la crema con zucchine integre, ottenendo una tonalità meno
anemica.
Ingredienti (per 6 persone)
Per la pasta
- Mezzo chilo di fusilli
- Quattro cucchiai di caciocavallo podolico grattugiato
- Sale marino
Per le zucchine in crema
- Sei zucchine romanesche
- Olio extravergine di oliva
- Sale marino
- Pepe nero
Per le zucchine in polvere
- La parte verde di tre delle zucchine usate per la crema
Per le zucchine sbianchite
- La parte verde di tre delle zucchine usate per la crema
- Olio extravergine di oliva
- Sale marino
Per le zucchine fritte
- Tre zucchine romanesche
- Olio extravergine di oliva o di semi di arachide
- Sale marino
Per le foglie di basilico fritte
- Sei foglie piuttosto grandi di basilico
- Olio di semi di arachide
Dedicatevi per prima cosa alla preparazione delle
zucchine in polvere, cosa che richiederà non meno di un'ora, tempo necessario
per farle essiccare in forno, cosa che dovrà avvenire in modo non traumatico.
Per prima cosa, dopo averle lavate, prendete un pela verdure e, con delicatezza, eliminate la buccia (non è proprio la buccia, ma tant'è) dalla metà delle zucchine
che poi userete per la crema, in modo da ottenere delle strisce piuttosto
sottili e di spessore di circa un millimetro.
Prendete ora una teglia, metteteci un foglio di carta da
forno e disponeteci la parte verde appena ricavata, infornando poi a 80° e
controllando di tanto in tanto per verificare il grado di essiccatura,
togliendo la teglia quando la parte verde non sarà diventata ben secca e
fragile al tatto. Come detto poco più sopra, mettete in conto almeno un'oretta
di permanenza in forno.
Mi raccomando, non abbiate fretta e non alzate la
temperatura, dato che le zucchine devono essiccarsi, non cuocersi, e 80° è la
giusta temperatura per far evaporare l'acqua in modo non traumatico.
Quando le zucchine sono pronte, toglietele dal forno,
fatele freddare e poi, usando la punta delle dita, riducetele in polvere,
lavorando all’interno di una piccola ciotola, in modo da non spargere le
polvere tutto intorno nella cucina, eliminando gli eventuali residui di parti
più dure, che non sarà possibile sbriciolare.
Ora le zucchine sbianchite, prendendo per prima cosa una
ciotola bella grande e riempiendola con acqua freddissima, magari aggiungendo
anche del ghiaccio o, se non l'avete, mettendo preventivamente la ciotola con
l'acqua nel frigorifero.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata e,
nell'attesa che ciò avvenga, prendete le altre tre zucchine che userete per la
crema e ricavatene la parte verde, ma questa volta prendendo anche un mino di
polpa, in modo da ottenere delle strisce di circa tre millimetri di spessore
(se avete una mandolina
con la lama regolabile, usatela, altrimenti lavorate con il coltello, visto che
il pela verdure non vi consentirebbe il giusto spessore).
Da ciascuna strisca, usando un coltellino con la lama ben
affilata, ricavate poi dei bastoncini,
larghi due o tre millimetri e lunghi circa cinque.
Quando l'acqua ha raggiunto il bollore, tuffateci le zucchine,
facendole cuocere giusto un paio di minuti, tre al massimo, in modo che
rimangano ben croccanti.
Quando le zucchine sono pronte, prendetele con un mestolo
bucato e travasatele nell’acqua ghiacciata, in modo da fermarne la cottura e fissarne il loro colore verde, quindi
scolatele definitivamente e fatele asciugare.
Quando le zucchine sono perfettamente asciutte,
raccoglietele in una ciotola, bagnatele con un cucchiaio d'olio extravergine e
saltale leggermente, poi mescolate per bene e tenete da parte.
Preparate ora la crema di zucchine, ricordandovi sempre
di avere sottomano l'acqua ghiacciata e per la quale potrete usare la stessa
acqua di cottura appena usata per la sbianchitura - sempre di zucchine si
tratta, in fondo - riportandola di nuovo a bollore.
Quando il bollore è raggiunto, tuffateci le zucchine,
dopo averle tagliate in tre o quattro pezzi, facendole cuocere per circa dieci
minuti (se avete deciso di usare le zucchine con tutta la loro parte verde,
allora considerate cinque minuti in più), fino a quando non saranno piuttosto
tenere.
Quando le zucchine sono pronte, prendetele con un mestolo
bucato e travasatele nell’acqua ghiacciata, in modo da fermarne la cottura,
quindi scolatele definitivamente e fatele asciugare. Ricordatevi di non buttare
la loro acqua di cottura, dato che vi servirà per dare la giusta densità alla
crema.
Raccogliete le zucchine nel bicchiere del frullatore,
tradizionale o a immersione
che sia, aggiungete quattro cucchiai di olio extravergine, una macinata di pepe
bianco e mezzo mestolo dell'acqua di cottura, poi fate andare il frullatore
alla massima velocità, fino ad ottenere un composto liscio e senza residui
solidi.
Regolate di sale e valutate la densità della crema, che
dovrà essere piuttosto fluida, senza però preoccuparvi troppo, dato che poi, al
momento della mantecatura, potrete usare l’acqua di cottura della pasta per
regolare il tutto.
Infine le zucchine fritte, ricavando per prima cosa da
queste delle rondelle di circa mezzo centimetro di spessore.
Prendete una padella per friggere, metteteci abbondante
olio, scegliendo in base al vostro gusto, considerando che l'extravergine è
sicuramente migliore, ma ha una sapore molto deciso, mentre quello di semi di
arachide è di minor pregio, ma copre meno il sapore delle zucchine.
In ogni caso la quantità d'olio dovrà essere tale da
consentire alle zucchine di potervi esserne immerse, senza che tocchino il
fondo della padella. Direi quindi che un livello di poco meno di un centimetro
sarà più che sufficiente, considerando che quando vi unirete le zucchine, tale
livello salirà ancora un poco.
Portate la padella sul fuoco e scaldate l'olio fino a
160° (ecco un buon motivo per comprarvi un termometro digitale), quindi friggete le zucchine, regolandovi sulla quantità da
friggerne ogni volta, ricordandovi che queste non dovranno essere sovrapposte,
né tanto meno ammassate, cosa che impedirebbe all'olio, e quindi al calore, di
bagnarle in modo uniforme.
Quando le zucchine hanno assunto una leggera doratura su
entrambi i lati - cinque o sei minuti nell'olio dovrebbero essere sufficienti
affinché ciò accada - scolatele con un mestolo bucato e mettetele su di un
piatto, sul quale avrete messo qualche foglio di carta da cucina o per
frittura, in modo da assorbire l'eccesso d'olio.
Salate le zucchine, senza esagerare, quindi continuate a
friggere quelle eventualmente rimaste, fino a completare i tutto.
Grattugiate il caciocavallo podolico, in modo da averlo
sottomano quando vi servirà e usando una
grattugia adatta, come questa della Microplane,
che vi consenta di ricavarne scaglie
molto sottili, che possano poi sciogliersi facilmente durante la mantecatura.
Portate sul fuoco l'acqua per la cottura della pasta - mi
raccomando che sia abbondante - salandola con del sale grosso.
In attesa che l'acqua raggiunga il bollore, dedicatevi
alle foglie di basilico, che dovranno essere perfettamente asciutte e che
friggerete, per una trentina di secondi, in olio di semi di arachide portato a
160°, tenendo presente che il basilico, anche se ben asciutto, tende a produrre
un bel po' di schizzi, soprattutto appena immerso nell'olio, motivo per cui
usate un coperchio per proteggervi.
Tenete anche presente che le foglie tendono a galleggiare
sull'olio, per cui fatele leggermente affondare
usando un cucchiaio o un altro utensile, momento nel quale, peraltro, si
produrrà la maggior parte degli schizzi.
Trascorsi i trenta secondi, scolate le foglie, con molta
delicatezza dato che sono molto fragili, mettendole su di un piatto sul quale
avrete messo qualche foglio di carta da cucina, in modo da assorbire l'olio in
eccesso.
Tornate alla'acqua di cottura della parta e, quando
bolle, tuffateci i fusilli, facendoli cuocere, ma mantenendoli ben al dente.
Tanto che la pasta è in cottura, prendete una padella,
ampia abbastanza da poter poi contenere anche la pasta per la mantecatura
finale e metteteci la crema di zucchine, portandola sul fuoco, a fiamma bassa,
in modo che il condimento sia ben caldo quando unirete la pasta, per la
mantecatura finale.
Quando mancano un paio di minuti alla fine della cottura
della pasta, prendete una tazza (ne basta una, dato che c’è anche la crema a
dare morbidezza) e riempitela con la
sua acqua, ricca di amido, che vi servirà per la mantecatura finale.
Un modo alternativo, e direi anche preferibile visto che
non vi costringe a mettere da parte l'acqua di cottura è quello di prendere la
pasta direttamente dalla sua pentola, usando un forchettone o un mestolo a
seconda del formato della pasta, e unirla direttamente nella padella con il
condimento. In questo modo avrete a disposizione tutta l'acqua di cottura,
senza dover fare considerazione su quanta ve ne serva, con il rischio di
sbagliare.
Quando la pasta è cotta e ben al dente, scolatela
velocemente e, senza perdere tempo ad eliminare completamente l’acqua di
cottura, unitela nella padella con il condimento, alzando la fiamma e
procedendo con la mantecatura, usando l'acqua di cottura messa da parte e
facendo in modo che la pasta risulti ben cremosa, interrompendo la mantecatura
quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa evaporazione
dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Quando valutate che rimanga giusto un minuto alla fine
della mantecatura, unite nella padella le zucchine fritte, poi proseguite e quando
la cremosità è quella giusta, spegnete e aggiungete il caciocavallo,
continuando a mescolare giusto il tempo necessario affinché questo si sciolga,
quindi unite anche le zucchine sbianchite e date un'ultima mescolata.
Impiattate rapidamente per evitare che la pasta si asciughi, aggiungendo le zucchine in
polvere su ciascuna porzione, come se fosse del parmigiano e senza mescolare,
in modo che questa rimanga ben visibile.
Se vi ci piace, date un leggero giro di olio extravergine
su ciascuna porzione - qui è questione di gusti e, anche se a me piace, voi
regolatevi come preferite - guarnite con le foglie di basilico fritte e portate
velocemente in tavola.
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