Ecco un altro piatto che usa i magnifici prodotti presi
nell’azienda agricola - rigorosamente biologica - della simpaticissima coppia
Giuseppe e Antonella, presso i quali abbiamo alloggiato, a Villa Torre Accio, durante un meraviglioso weekend lungo, in Basilicata.
In questo caso ho scelto il broccolo siciliano, con il
quale ci ho fatto una crema, usando solo la loro acqua di cottura e l’olio
extravergine, peraltro anch’esso prodotto dalla stessa azienda agricola.
Da buon romano, poi, proprio non ce l'ho fatta a non
usare i guanciale, reso croccante con un rapido passaggio in padella, e il
pecorino romano, al solito aggiunto solo durante la mantecatura.
Alla fine, quindi, un piatto decisamente semplice, che fa
leva sulla qualità dei singoli ingredienti e che, se volete, potete preparare anche
in versione vegetariana, eliminando il guanciale.
Concludo dicendovi che, per quanto riguarda il guanciale,
questa volta ho deciso di aggiungerlo solo al momento dell'impiattamento, in
modo che rimanesse ben croccante. In alternativa, se preferite, potete unirlo
nella fase finale della mantecatura, contestualmente al pecorino romano.
Ingredienti (per 6 persone)
Per la pasta
- Mezzo chilo di orecchiette
- Quattro fette di guanciale
- Due cucchiai di pecorino romano grattugiato
- Sale marino
Per la crema di broccolo siciliano
- Due broccoli siciliani
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale marino e pepe bianco
Partite con la preparazione della crema di broccolo
siciliano, prendendo per prima cosa una ciotola bella grande e riempiendola con
acqua freddissima, magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete,
mettendo la ciotola con l'acqua nel frigorifero.
Pulite i broccoli, prendendo solo le cimette verdi, con
la minor quantità possibile di gambo, che laverete velocemente sotto l'acqua
corrente.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata e,
quando bolle, tuffateci le cimette e fatele andare, a fiamma vivacissima e
senza coperchio, per circa otto minuti, non di più, quindi scolatele usando un
mestolo bucato, travasandole direttamente nell'acqua ghiacciata, in modo da,
come si dice in gergo, fissarne la
clorofilla e mantenerne quindi il loro bel colore verde intenso.
Non buttate l'acqua di cottura, che vi servirà poi per
regolare la densità della crema.
Scolate definitivamente le cimette e travasatele nel
bicchiere del frullatore tradizionale o a immersione,
poi aggiungete quattro cucchiai di olio extravergine, mezzo mestolo scarso
dell'acqua di cottura e fate andare il frullatore alla massima velocità, fino
ad ottenere una crema fluida e senza residui solidi.
Regolate di sale e valutate la densità della crema, che
dovrà essere piuttosto fluida, senza però preoccuparvi troppo, dato che poi, al
momento della mantecatura, potrete usare l’acqua di cottura della pasta per
regolare il tutto.
Prima di procedere con gli altri elementi del condimento,
portate sul fuoco l'acqua per la cottura della pasta - mi raccomando che sia
abbondante - salandola con del sale marino grosso.
Tagliate il guanciale in fette di circa mezzo centimetro
di spessore, dalle quale ricaverete poi dei bastoncini
di circa mezzo centimetro di larghezza. Se volete, ricavate anche un paio di
fette più sottili, al massimo un paio di millimetri di spessore, che poi
userete come elementi di guarnizione.
Prendete una padella, meglio se anti-aderente, unite il
guanciale. Suggerisco la lavorazione a freddo per il
semplice fatto che se unite il guanciale a padella molto calda, questo
tenderebbe a bruciarsi prima ancora di diventare croccante.
Portate la padella sul fuoco, a fiamma media, e fate
prendere calore, facendo rosolare il guanciale, senza indugiare troppo - direi
che cinque o sei minuti siano un tempo sufficiente - per evitare il rischio di
una cottura troppo prolungata, che renderebbe amaro il guanciale.
Quando il guanciale è al giusto grado di rosolatura,
scolatelo e trasferitelo in un piatto, sul quale avrete qualche foglio di carta
da cucina per assorbire il grasso in eccesso.
Tornate all'acqua di cottura della pasta e, quando
bolle, tuffateci le orecchiette, facendole cuocere, ma mantenendoli ben al
dente.
Prendete ora una padella, ampia abbastanza da poter
contenere la pasta per la mantecatura, e versateci la crema di broccolo
siciliano, portandola poi sul fuoco, a fiamma bassa, in modo che sia ben calda
quando scolerete la pasta.
Se vi piacciono i sapori forti e decisi, potete anche aggiungere,
nella stessa padella, anche un poco del grasso rilasciato dal guanciale durante
la sua rosolatura, in modo che il suo sapore sia presente in modo netto nel
condimento.
Quando mancano un paio di minuti alla fine della cottura
della pasta, prendete un paio di tazze e riempitele con la sua acqua, ricca di
amido, che vi servirà per la mantecatura finale.
Un modo alternativo, e direi anche preferibile visto che
non vi costringe a mettere da parte l'acqua di cottura è quello di prendere la
pasta direttamente dalla sua pentola, usando un forchettone o un mestolo a
seconda del formato della pasta, e unirla direttamente nella padella con il
condimento. In questo modo avrete a disposizione tutta l'acqua di cottura,
senza dover fare considerazione su quanta ve ne serva, con il rischio di
sbagliare.
Quando la pasta è cotta e ben al dente, scolatela
velocemente e, senza perdere tempo ad eliminare completamente l’acqua di
cottura, unitela nella padella con il condimento, alzando la fiamma e
procedendo con la mantecatura, usando l'acqua di cottura messa da parte e
facendo in modo che la pasta risulti ben cremosa, interrompendo la mantecatura
quando vedete che il fondo comincia, per effetto della completa evaporazione
dell’acqua residua, a ridursi troppo.
Quando la cremosità è quella giusta, spegnete e
aggiungete tre dei quattro cucchiai di pecorino romano, continuando a mescolare
giusto il tempo necessario affinché questo si sciolga e, se avete deciso in tal senso, unite anche il guanciale
croccante.
Impiattate rapidamente per evitare che la pasta si asciughi, aggiungendo, su ogni piatto,
un poco della parte rimanente del pecorino romano, in modo che questo rimanga
ben visibile e, se già non lo avete fatto in mantecatura, distribuite su
ciascun piatto il guanciale croccante.
Se vi ci piace, date un leggero giro di olio extravergine
su ciascuna porzione - qui è questione di gusti e, anche se a me piace, voi
regolatevi come preferite - guarnite come meglio credete, nel caso usando il
guanciale tagliato più sottile, e portate velocemente in tavola.
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