Confesso
che avrei voluto chiamare il piatto "Oops!
Mi è caduta la pizza napoletana", ma poi ho pensato che Chef Bottura mi avrebbe potuto citare per
plagio (per la sua celebre ricetta "Oops!
Mi è caduta la crostata di limone"), motivo per cui ho ripiegato su un
nome del quale ho già abusato in passato, usando il suffisso 2.0 ad indicare
una variazione su un piatto
tradizionale.
Questa
volta a farne le spese è stata la Pizza Napoletana, che in un certo senso ho decostruito (mi sono ripromesso di non
usare più questo termine), usandone gli ingredienti, ma in una forma e
consistenza diverse.
Il
pomodoro, innanzitutto, con il quale ho fatto una riduzione a freddo, lasciandolo decantare per circa sei ore e poi,
con l'acqua rilasciata, ho preparato delle gelatine, proponendolo quindi in due
consistenze.
La
base della pizza è invece presente nella forma di un croccante (un collega e amico mi ha sgridato per il fatto di abusare
troppo del termine crumble) di pane
alle alici, tostato in padella con un filo d'olio extravergine d'oliva.
Al
posto della mozzarella, ho usato la stracciatella, la cui consistenza mi
sembrava più adatta al piatto e, infine, il basilico, con la sola variazione di
averlo fritto per pochi secondi, in modo da renderlo croccante.
Tutto
qui, per un piatto decisamente fresco e facile da preparare, con la sola
accortezza di partire per tempo, dato che la riduzione del pomodoro richiede
tempo.
Ingredienti
(per 4/6 persone)
Per
la riduzione di pomodoro
- Un chilo di pomodori rossi e maturi
- Sale marino
Per
la gelatina di pomodoro
- L'acqua rilasciata dai pomodori
- Gelatina alimentare (vedi dopo)
- Sale marino
Per
le foglie di basilico fritte
- Venti piccole foglie di basilico
- Olio di semi di arachide
Per
il croccante di pane
- Due fette di pane casareccio
- Mezza alice sotto sale
- Due cucchiai di olio extravergine d'oliva
Per
tutto il resto
- Un etto di stracciatella di mozzarella
- Olio extravergine di oliva
Partite
sicuramente con la riduzione a freddo dei pomodori, tagliandoli grossolanamente
a pezzi e passandoli al passa pomodoro, usando un disco con i fori piccoli, in modo da raccoglierne
solamente la polpa.
Prendete
poi una ciotola di diametro piuttosto ampio e copritela con un tovagliolo o un
fazzoletto, che terrete in posizione, ben teso, aiutandovi con un elastico, come
se fosse la copertura di un tamburo.
Versate
il pomodoro passato sul tovagliolo, che per il peso si incurverà leggermente,
salatelo leggermente e mettete poi il tutto in luogo fresco, dedicandovi ad
altro, in attesa che l'acqua dei pomodori, lentamente, filtri nel tovagliolo,
lasciandovi una polpa piuttosto compatta.
Il
processo è piuttosto lungo, non meno di sei ore, durante le quali, ogni tanto, muovete la polpa usando un cucchiaio, in
modo che l'eventuale acqua che si raccoglierà in superficie possa comunque
colar via.
Un
modo alternativo, più veloce e che peraltro serve nel caso vi accorgeste
all'ultimo momento che la disidratazione non sia completa, è quello di fare le
prime due ore con il tovagliolo e poi trasferire la polpa, diventata nel frattempo
più densa, in un colino a maglie molto fitte, messo sopra ad un contenitore, in
modo che l'acqua possa fluire più rapidamente.
Non
ho mai provato a partire direttamente con il colino, ma ho il sospetto che
l'iniziale fluidità della polpa di pomodoro possa far si che, attraverso le sue
maglie, possa filtrare anche parte della polpa, dandovi un'acqua con tracce di pomodoro.
Tanto
che la polpa sta lì a disidratarsi, dedicatevi al croccante di pane, meglio
scegliendone uno del giorno prima, che abbia una mollica ben compatta ed
eliminando per prima cosa la sua crosta.
Pulite
l'alice, rimuovendone la lisca centrale, le piccole lische che si trovano sui
bordi dei filetti e, infine, sciacquandola molto accuratamente sotto l'acqua
corrente, in modo da eliminare ogni traccia di sale, prendendone infine la sua
metà, che asciugherete alla perfezione con qualche foglio di carta da cucina.
Mettete
l'alice e la mollica nel mixer,
facendolo poi andare alla massima velocità, fino a quando la mollica non si
sarà ridotta in piccole briciole, comunque ancora chiaramente identificabili
(per capirci, non dovete ottenere del pane grattugiato), armonizzandosi al
tempo stesso con l'alice, anch'essa tritata per effetto del mixer.
Verificate
che non siano rimasti pezzi significativi di alice - nel qual caso fate andare
ancora il mixer - quindi prendete un padellino, meglio se anti-aderente,
metteteci due cucchiai d'olio extravergine, portatelo sul fuoco, a fiamma
media, e quando l'olio è caldo, unite la mollica di pane e fatela saltare,
girandola spesso in modo che tutte le briciole possano sentire il calore in
modo uniforme, diventando al contempo croccanti.
Quando
il croccante è pronto, spegnete la fiamma e travasatelo in un piatto, sul quale
avrete messo qualche foglio di carta da cucina, in modo che l'olio in eccesso
possa essere assorbito. Mi raccomando, non lasciate la mollica nella padella,
dato che il calore residuo continuerebbe a cuocerla, rischiando di bruciarla.
Tornate
al pomodoro e, quando la sua separazione dall'acqua sarà completa, raccogliete
la polpa e mettetela in una ciotola, poi pesate l'acqua rilasciata e prendete
la giusta quantità di gelatina alimentare, che farete ammollare mettendola in
una scodella e coprendola con acqua fredda.
Mettete
l'acqua in un pentolino, salatela leggermente portatela sul fuoco, a fiamma
bassa e, quando l'ebollizione è prossima, spegnete la fiamma, riprendete la
gelatina, strizzatela dall'acqua e unitela nel pentolino, mescolando per un
paio di minuti con una forchetta o una piccola frusta, in modo che possa
sciogliersi completamente.
Tanto
che l'acqua di pomodoro si raffredda, prendete un contenitore in ceramica dal
fondo piatto e di diametro o larghezza tale da consentirvi di fare uno strato
di gelatina di circa mezzo centimetro di spessore - fate la prova usando una
quantità di acqua pari a quella del liquido - e foderatelo con della pellicola
trasparente, fondamentale per poi poter togliere la gelatina senza difficoltà.
Fate
in modo che la pellicola trasparente aderisca alla perfezione al contenitore,
quindi, quando l'acqua si sarà intiepidita, versatela nel contenitore e fatela
freddare del tutto, poi mettetela in frigorifero, in modo che possa
solidificarsi completamente.
Quando
la gelatina sarà ben soda, estraetela dal contenitore, mettetela sul piano di
lavoro e, usando un coltello leggermente inumidito, tagliatela in piccoli
quadratini, direi all'incirca di un centimetro di lato, che rimetterete in
frigorifero in attesa di usarli.
Dedicatevi
infine alle foglie di basilico, che dovranno essere perfettamente asciutte e
che friggerete, per una trentina di secondi, in olio di semi di arachide
portato a 160°, tenendo presente che il basilico, anche se ben asciutto, tende
a produrre un bel po' di schizzi, soprattutto appena immerso nell'olio, motivo
per cui usate un coperchio per proteggervi.
Tenete
anche presente che le foglie tendono a galleggiare sull'olio, per cui fatele
leggermente affondare usando un
cucchiaio o un altro utensile, momento nel quale, peraltro, si produrrà la
maggior parte degli schizzi.
Trascorsi
i trenta secondi, scolate le foglie, con molta delicatezza dato che sono molto
fragili, mettendole su di un piatto sul quale avrete messo qualche foglio di
carta da cucina, in modo da assorbire l'olio in eccesso.
Tornate
al pomodoro e verificate che non ci sia ancora acqua residua - ve ne accorgete
in quanto l'acqua tende a risalire in superficie - e, se cos' fosse, rimettete
la polpa nel colino, per eliminarla, quindi salate leggermente il pomodoro,
mescolando per bene.
Bene,
non resta che impiattare, mettendo per prima cosa un paio di cucchiai di polpa
in ciascun piatto e poi, sopra di essa, distribuite per prima cosa la
stracciatela, facendola scolare per evitare che il suo latte si trasferisca al
pomodoro, rovinandone l'aspetto (stiamo parlando essenzialmente di una
questione estetica).
Distribuite
il croccante di pane e alici, quindi le foglioline fritte di basilico e i
cubetti di gelatina di acqua di pomodoro, terminando con qualche goccia di olio
extravergine, che distribuirete aiutandovi con un cucchiaino.
sei un grande e non farti tante paranoie sui termini, usa quelli che ti pare e ti sembrano più adatti!! immagino che tu conosco la pizza al contrario di Rosanna Marziale, un capolavoro, una vera genialata!!
RispondiEliminaLa pizza al contrario... ora che me l'hai fatta ricordare, si, devo averla vista. Fantastica.
EliminaPer i termini, ne avrei certi veramente spregiudicati, ma ogni tanto preferisco trattenermi... :-)