Allora, lo dico subito, metà di questa ricetta altro non
è che parte di uno dei piatti storici dello Chef Angelo Troiani del ristorante
stellato "Il Convivio Troiani"
e ora Executive Chef anche del ristorante "Acquolina", altro
stellato della capitale.
Il piatto in questione - "Polpo 'scordato', rucola, mela, zenzero e la sua maionese"
- è stato mirabilmente preparato dal Sous Chef di Acquolina, Alessandro Narducci, durante un Cooking Show organizzato
da Excellence Magazine, al quale
sono stato invitato, cosa che mi ha permesso di prendere in prestito l'idea del polpo e usarla per il piatto che
vedete.
Il polpo, quindi, subisce una doppia cottura: la prima tradizionale, con cottura in pentola a
pressione per quindici minuti, aggiungendo poca acqua, nella misura di un terzo
del peso del polpo (per la cronaca è la prima volta che lo cuocio in tal modo,
usando la pentola a pressione); la seconda, lasciando al polpo la sua pelle, in
padella con un filo d'olio extravergine e a fiamma vivace, in modo da ottenere
una sorta di rosolatura.
Insieme al polpo, un guacamole
che potrei definire mediterraneo, dato
che al posto del classico avocado ho usato le zucchine romanesche e, al posto
del lime, i più tradizionali limone e aceto, aggiungendo infine anche capperi, prezzemolo
e un poco di menta romana.
Infine, come elemento croccante del piatto, un crumble fatto con la mollica del pane,
l'aglio e le alici sotto sale, che oltre alla croccantezza porta con se anche
un sapore deciso, in parte marino,
quasi a richiamare quello del polpo.
Concludo dicendovi che del polpo ho usato solo i
tentacoli, più che altro per un vezzo estetico, per cui con le parti rimanenti
- corpo e testa - potrete farci una classica insalata o, se preferite, usarli
nel piatto, facendo quindi porzioni più abbondanti.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il polpo
- Un polpo verace di circa otto etti
- 260 ml di acqua
- Olio extravergine d'oliva
- Sale marino
- Pepe nero
Per il guacamole di
zucchine romanesche
- Due etti e mezzo di zucchine romanesche
- Mezzo cipollotto fresco di Tropea (o uno scalogno)
- Un cucchiaio raso di capperi sotto sale
- Un cucchiaio di succo di limone
- Un cucchiaio di aceto bianco
- Un ciuffo di prezzemolo
- Cinque foglioline di menta romana
- Un pezzetto di peperoncino (vedi dopo)
- Olio extravergine di oliva
- Sale e pepe nero
Per il crumble
di pane
- Due fette di pane casareccio
- Mezza alice sotto sale
- Uno spicchio d'aglio
- Due cucchiai di olio extravergine d'oliva
Preparate per prima cosa il guacamole, partendo con la
pulizia delle zucchine, eliminandone le parti iniziale e finale e tagliandole
in due o tre pezzi, giusto per renderne più rapida la cottura.
Prima di procedere con la cottura delle zucchine,
prendete una ciotola bella grande e riempietela con acqua freddissima, magari
aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete, mettendo la ciotola con
l'acqua nel frigorifero.
Prendete poi una pentola, riempitela di acqua, salatela
leggermente e portatela sul fuoco e, quando l’acqua bolle, tuffateci le zucchine
e fatele andare, a fiamma vivacissima e senza coperchio, fino a quando saranno
ben morbide, momento nel quale le scolerete usando un mestolo bucato,
travasandole direttamente nell'acqua ghiacciata, in modo da fermarne la cottura
e mantenerne il colore.
Scolate definitivamente le zucchine e fatele asciugare per
bene in corrente d'aria - calcolate almeno un paio d'ore - in modo da
eliminarne l'umidità residua, operazione fondamentale per non ritrovarvi, poi,
con un guacamole brodoso, con l'acqua
rilasciata dalle zucchine che rovini la sua consistenza.
Se il tempo fosse tiranno (oggi vado con le frasi fatte),
accendete il forno elettrico e impostate la temperatura a circa 60°, quindi
infornate le zucchine, mettendole su una teglia sulla quale avrete messo un
pezzo di carta da forno, lasciandole al calduccio per una mezz'ora, in modo da
accelerare l'evaporazione dell'acqua.
Tanto che le zucchine si asciugano, cuocete il polpo - la
sua prima cottura - mettendolo in pentola a pressione, con l'acqua e senza
aggiungere altro, quindi portate sul fuoco e, dal momento del fischio,
calcolate quindici minuti, quindi spegnete la fiamma e aprite la valvola per
far uscire il vapore, in modo che la cottura possa interrompersi e, non appena
la valvola di sicurezza è scattata, togliete il coperchio.
Volendo, con l'acqua residua del polpo, ricca di
proteine, potete farci una maionese, facendola ridurre dei 2/3 sul fuoco,
facendola freddare e poi usandola al posto delle uova, procedendo come fareste
per quella tradizionale (la maionese, lo ricordo, è un'emulsione stabile di proteine
e grassi, per cui si può usare, al posto delle uova, qualsiasi liquido che abbia, appunto, un contenuto
significativo di proteine).
Se non avete la pentola a pressione, cuocete il polpo in
modo tradizionale, immergendolo in acqua a bollore, in questo caso leggermente
salata, abbassando la fiamma al minimo e facendolo cuocere fino a quando non
sarà morbido, momento in cui spegnerete la fiamma, facendo intiepidire il polpo
nella sua acqua di cottura.
Mettete il polpo sul tagliere e ricavatene i tentacoli
(come detto all'inizio, io ho usato solo loro, ma voi potete operare
diversamente), che metterete in una ciotola e coprirete con un poco della loro
acqua di cottura, fino al momento in cui procederete con la seconda cottura.
Sempre in attesa dell'asciugatura
delle zucchine, dedicatevi al crumble
di pane, meglio scegliendone uno del giorno prima, che abbia una mollica ben
compatta ed eliminando per prima cosa la sua crosta.
Pulite l'alice, rimuovendone la lisca centrale, le
piccole lische che si trovano sui bordi dei filetti e, infine, sciacquandola
molto accuratamente sotto l'acqua corrente, in modo da eliminare ogni traccia
di sale, prendendone infine la sua metà, che asciugherete alla perfezione con
qualche foglio di carta da cucina (la metà rimanente direi che potete
mangiarvela direttamente, magari mettendola su un pezzo di pane sul quale
avrete messo un velo di burro).
Sbucciate lo spicchio d’aglio, tagliatelo a metà nel
verso della lunghezza ed eliminatene l’anima centrale, quella che ha maggior effetto
sul vostro alito e sul vostro stomaco.
Mettete l'alice, lo spicchio d'aglio e la mollica nel mixer,
facendolo poi andare alla massima velocità, fino a quando la mollica non si
sarà ridotta in piccole briciole, comunque ancora chiaramente identificabili
(per capirci, non dovete ottenere del pane grattugiato), armonizzandosi al
tempo stesso con l'aglio e l'alice, anch'esse tritate per effetto del mixer.
Verificate che non siano rimasti pezzi significativi di
alice o aglio - nel qual caso fate andare ancora il mixer - quindi prendete un
padellino, meglio se anti-aderente, metteteci due cucchiai d'olio extravergine,
portatelo sul fuoco, a fiamma media, e quando l'olio è caldo, unite la mollica
di pane e fatela saltare, girandola spesso in modo che tutte le briciole
possano sentire il calore in modo uniforme, diventando al contempo croccanti.
Quando il crumble
è pronto, spegnete la fiamma e travasate il crumble
in un piatto, sul quale avrete messo qualche foglio di carta da cucina, in modo
che l'olio in eccesso possa essere assorbito. Mi raccomando, non lasciate la
mollica nella padella, dato che il calore residuo continuerebbe a cuocerla,
rischiando di bruciarla.
Tornate alle zucchine e, quando sono ben asciutte,
spostatele sul tagliere, dove, usando i rebbi di una forchetta, le schiaccerete
fino ad ottenere un composto piuttosto omogeneo e senza più pezzi che abbiano
una dimensione significativa.
Usando un coltello a lama grande e affilata, tagliate a fettine sottilissime il cipollotto di
Tropea (o lo scalogno) e poi tritatelo molto finemente. Tritate poi anche il
prezzemolo, la menta romana e i capperi sotto sale, questi ultimi ovviamente
dopo averli lavati e asciugati per bene.
Raccogliete le zucchine, il cipollotto, il prezzemolo, la
menta romana e i capperi in una ciotola, quindi unite il succo di limone e
l'aceto, dando poi una prima mescolata per armonizzare tutti gli ingredienti,
quindi assaggiate una prima volta per valutare se la componente acida fornita
da limone e aceto sia o meno sufficiente - qui conta molto anche il vostro
gusto - e, nel caso, regolate di conseguenza.
Prendete poi il peperoncino, regolandovi nella quantità
in base al tipo e al grado di piccantezza che volete dare al guacamole - io ho usato una quantità
minima di Habanero Red -
e tritatelo prima il più finemente che potete e poi, usando la lama di un
coltello, schiacciatelo quasi ad
ottenere una sorta di pasta, che poi
unirete nella ciotola con gli altri ingredienti, mescolando nuovamente.
Unite infine due cucchiai di olio extravergine d'oliva, date
una leggera macinata di pepe nero, regolate di sale e mescolate accuratamente
per l'ultima volta.
Nel caso vi accorgeste che le zucchine hanno ancora
dell'acqua residua - ve ne accorgerete in quanto questa tenderà a raccogliersi
sul fondo della ciotola - travasate il guacamole in un colino a maglie molto
fitte, che poggerete su un recipiente della misura adatta, in modo che l'acqua
in eccesso possa colar via.
Quando il guacamole è pronto, mettetelo da parte e procedete
con la seconda cottura del polpo, prendendo una padella, meglio se
anti-aderente, mettendoci quattro cucchiai di olio extravergine e portandola
sul fuoco, a fiamma media.
Quando l'olio è caldo, ma non bollente, unite i tentacoli
del polpo, facendoli rosolare e girandoli in modo che possano sentire il calore
in modo uniforme. Il tutto dovrebbe durare non più di cinque minuti, giusto il
tempo affinché il polpo possa scurirsi
e la sua pelle diventare in parte croccante.
Bene, tutto è pronto e potete procedere con
l'impiattamento, mettendo sul fondo dei piatti un paio di cucchiai di guacamole
di zucchine - volendo potete aiutarvi con un coppapasta circolare, in modo da avere una disposizione ordinata - e poi, sopra di esso, un paio di tentacoli a porzione (il
polpo ha in tutto otto tentacoli), completando infine con il crumble, che distribuirete come se fosse
del parmigiano.
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