Ricordate che il pesce crudo, prima di essere preparato e
servito, deve essere abbattuto o congelato (il tempo di abbattimento dipende
dalla temperatura e va dalle 9 ore a -40° fino alle 96 a -15°) in modo da
eliminare il rischio di contaminazioni da parte di batteri e parassiti, tra i
quali il più pericoloso è sicuramente l'Anisakis. Per quanto
riguarda gli esercizi commerciali, punti vendita e ristoranti, esiste l'obbligo
di informazione al consumatore, come stabilito dal Ministero della Salute.
Che dire, visto che lo Spritz è un aperitivo di gran moda, non mi sono potuto esimere dal
dargli un’opportunità gastronomica, usandolo come marinatura per delle
bellissime mazzancolle di Anzio - il piatto l’ho preparato durante i miei
soggiorni estivi in luogo di mare - che, nonostante il prezzo non proprio da
saldo, non potevo non prendere.
La versione dello Spritz
che ho utilizzato è stata quella con l’Aperol, rispettando le dosi, quindi tre
parti di prosecco, due di Aperol e una di acqua (al posto della soda, che non
avevo), aggiungendo poi anche un cucchiaino di zucchero di canna, per
ingentilirne leggermente il sapore, temendo altrimenti che questo potesse
essere troppo deciso e alcolico, sovrastando quello delle mazzancolle.
Nello Spritz
così preparato ho poi fatto marinare le mazzancolle per sei ore, dopo averle
tagliate a metà nel verso della lunghezza.
Sempre con l’Aperol, questa volta usato in purezza, ho poi
fatto una riduzione, aggiungendo ancora una volta un poco di zucchero di canna,
sia per facilitare l’addensamento del composto, che per avere un gusto più dolce.
Ho infine servito le mazzancolle con della frutta,
scegliendo i primi fichi settembrini, le more selvatiche e l’uva fragola, così
da avere la giusta acidità e creare un buon contrasto con il sapore alcolico delle mazzancolle, e con
qualche fogliolina di menta, alle quali ho lasciato il compito di rinfrescare la bocca.
Concludo dicendovi che ho salto le mazzancolle usando dei
fiocchi di sale al limone - il limone si sposa bene con lo Spritz
- in modo da dare croccantezza ed avere una sapidità irregolare.
Ingredienti (per 4 persone)
Per le mazzancolle
- Otto mazzancolle (dodici se sono piccole)
- Due fichi settembrini
- Sedici more selvatiche
- Otto acini di uva fragola
- Fiocchi di sale al limone
Per la marinatura allo Spritz
- 150 ml di Prosecco
- 100 ml di Aperol
- 50 ml di acqua
- Un cucchiaino colmo di zucchero di canna
Per la riduzione di Spritz
- 100 ml di Aperol
- Un cucchiaino raso di zucchero di canna
Pulite per prima cosa le mazzancolle, rimuovendone la
testa, il guscio, la coda e il filamento intestinale, provando ad estrarlo
delicatamente o, se si dovesse rompere, facendo una piccola incisione sul dorso
dei gamberi e togliendolo usando la punta di un coltellino.
Usando un coltello ben affilato, tagliate in due ciascuna
mazzancolla, operando nel verso della lunghezza, quindi disponetele in un
recipiente che possa poi essere chiuso e dove possano stare su di un solo
strato o, al più, in due strati.
Preparate lo Spritz
usando le dosi indicate, giratelo delicatamente in modo da far sciogliere lo
zucchero e, quando questo si sarà completamente sciolto, versatelo
delicatamente sulle mazzancolle, avendo cura che queste ne siano completamente
ricoperte per almeno mezzo centimetro.
Chiudete con il coperchio e mettete il contenitore in
frigorifero, dove lo lascerete per sei ore.
Nell’attesa della marinatura, procedete con la
preparazione della riduzione di Aperol, mettendo quest’ultimo in un pentolino,
aggiungendo lo zucchero di canna e portando poi sul fuoco, a fiamma bassa e
senza coperchio.
Fate andare il tutto fino a quando non si sarà ridotto a
circa 1/5 del suo volume iniziale, cominciando a fare le tipiche bollicine che
indicano la quasi totale evaporazione della componente acquosa.
Quando la densità vi sembra giusta, spegnete la fiamma,
versate il composto in una tazzina da caffè in ceramica e fatela freddare,
ricordando che la sua densità aumenterà con il raffreddamento (nel caso la
densità dovesse essere troppo ridotta, riportate il tutto sul fuoco e fate
ridurre ulteriormente, mentre se il tutto fosse troppo denso, quasi
caramellato, aggiungete un pochino d’acqua).
Alla fine dovrete ottenere una densità simile a quella di
una marmellata, tale da consentirvi di disporre la riduzione nei piatti senza
che si spanda eccessivamente, perdendo
la sua forma.
Tornate alle mazzancolle e, trascorso il tempo della loro
marinatura, scolatele e asciugatele per bene con qualche foglio di carta da
cucina.
Preparate anche la frutta, ricavando dai fichi delle
fettine sottili, di poco meno di mezzo centimetro di spessore - se i fichi sono
quelli settembrini, lasciate tranquillamente al suo posto la buccia, che
pulirete usando un foglio di carta da cucina inumidito - mentre gli acini di
uva fragole li dividerete in due, lasciando infine le more integre, dato che
quelle selvatiche sono in genere piccine.
Bene, non resta che impiattare, disponendo per prima cosa
le mazzancolle nei piatti, dandogli la forma
che preferite - io, come potete vedere dalla foto, le ho avvolte su sé stesse - poi la frutta, disponendola in modo fintamente disordinato, aggiungendo
infine la riduzione di Aperol, che doserete usando la punta di un cucchiaino da
caffè (disponete la riduzione solo all’ultimo momento, in modo da non darle il
tempo di spandersi eccessivamente sul
piatto).
Completate con i fiocchi di sale, che metterete solamente
sulle mazzancolle, e con le foglioline di menta.
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