Che sia più corretto chiamarlo tortino o lasagna,
francamente non lo so, ma dato che il termine “millefoglie” sembra andare di moda, chi sono io per sottrarmi alle
tendenze del momento (per la cronaca, ancora non mi à chiaro se “millefoglie” sia maschile o femminile) ?
Comunque, disquisizioni terminologiche a parte, tutto è
nato dall’aver trovato delle alici già pulite nella mia pescheria preferite di
Anzio - quell’“Amore di Mare” che ha degnamente sostituito il mitico “Peppinello” - e visto che fritte e marinate le avevo già fatte da
poco, ho deciso di sacrificarle per una millefoglie, abbinandole alla patate e,
con un a buona dose di spregiudicatezza, alla mozzarella di bufala, quasi a
voler scalfire l’incrollabile credenza che pesce e formaggio non vadano
d’accordo.
Per quanto riguarda le patate, visto che questa volta ho
deciso di tagliarle un po’ più spesse del solito, ho preferito trattarle con
una cottura preventiva, passandole in acqua a bollore per cinque minuti.
Ho poi aggiunto la mollica di pane al prezzemolo, dopo
averla prima tostata in padella, che oltre a donare profumi, ha anche il ruolo
di assorbire parte dei liquidi
rilasciati in cottura.
Come accompagnamento, infine, una riduzione di datterini
gialli, che con la loro dolcezza contrastano il sapore più deciso del
millefoglie.
Per quanto riguarda le quantità, infine, tenente presente
che io ho usato un piccolo stampo rettangolare da plum-cake, approssimativamente della misura di 15x6 cm e dai bordi
piuttosto alti, dal quale ho ricavato quattro piccole porzioni, considerando che
ho servito il piatto come antipasto.
Ingredienti (vedi sopra)
Per il millefoglie
- Una quarantina di alici fresche
- Una patata a pasta gialla, piuttosto grande
- Un etto di mozzarella di bufala
- Olio extravergine d’oliva
- Sale marino
- Pepe nero
Per la riduzione di datterini gialli
- Due etti e mezzo di datterini gialli
- Mezzo bicchiere d’acqua
- Due cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale marino
Per la mollica di pane al prezzemolo
- Sessanta grammi di mollica di pane
- Un bel ciuffo di prezzemolo (vedi dopo)
- Due cucchiai di olio extravergine di oliva
Preparate la riduzione di datterini, lavandoli,
tagliandoli a metà nel verso della lunghezza e, se volete essere precisi,
eliminandone poi i semi, anche se io non sempre lo faccio, dato che quelli dei
datterini sono piccoli e, anche se poi frullati insieme al resto, non
modificano il sapore di ciò che otterrete.
Mettete i datterini in un pentolino, insieme a due
cucchiai di olio extravergine, a un bicchiere di acqua e a un pizzico di sale,
quindi portate sul fuoco, a fiamma bassa e con il coperchio, e fate cuocere
fino a quando i pomodorini non saranno molto morbidi, cosa che dovrebbe
richiedere all’incirca trenta minuti o poco più.
Tenete presente che a fine cottura dovrà essere presente
un bel fondo, che aiuterà nella trasformazione in crema dei datterini.
Quando i datterini sono pronti, spegnete la fiamma e
fateli intiepidire, quindi metteteli nel bicchiere del frullatore tradizionale,
o nel contenitore di quello ad immersione,
insieme al loro fondo di cottura, facendo andare alla massima velocità, fino ad
ottenere un composto quanto più possibile omogeneo.
Assaggiate la crema e, nel caso, regolatela di sale e poi
setacciatela usando un colino a maglie fitte, in modo da trattenere i residui di buccia, che per quando
frulliate con cura rimarranno comunque presenti.
Pulite il pentolino e rimetteteci i datterini frullati,
poi riportate sul fuoco, a fiamma bassissima e senza coperchio, facendo andare
fino a quando la maggior parte dell’acqua residua non sarà evaporata, ottenendo
una densità simile a quella del ketchup.
Spegnete la fiamma e fate raffreddare e poi, se lo avete,
mettete la riduzione in un biberon da
cucina, in modo che sarà poi facile dosarla, tenendolo da parte, a temperatura
ambiente.
Pulite le alici, rimuovendo per prima la testa, poi le
interiora e, infine, la lisca centrale. Vedrete che con un po’ di pratica è
un’operazione tutto sommato facile, forse noiosa, ma facile.
Sciacquate le alici sotto l’acqua corrente, rimuovendo le
ultime lische, quelle minuscole vicino ai bordi del corpo, poi fatele
sgocciolare per una ventina di minuti e, infine, asciugatele per bene,
aiutandovi con qualche foglio di carta da cucina.
Preparate poi la mollica di pane al prezzemolo -
scegliete un pane casareccio che ne abbia una ben compatta - tagliandola in
pezzi e mettendola nel mixer insieme al prezzemolo e fate poi andare alla
massima velocità, fino a quando la mollica non si sarà ridotta in piccole
briciole e avrà assunto una vivace tonalità verde per effetto della presenza
del prezzemolo.
Per quanto riguarda la quantità di prezzemolo, dovrete
regolarvi a occhio, magari procedendo per gradi, dato che darvi un peso
indicativo è pressoché privo di senso, visto che vi servirebbe una bilancia da
orafo per poter avere la precisione necessaria, considerando il peso di una
singola foglia.
Prendete un padellino, meglio se anti-aderente, metteteci
due cucchiai d'olio extravergine, portatelo sul fuoco, a fiamma media, e quando
l'olio è ben caldo, unite la mollica di pane, facendola saltare e girandola, in
modo che tutte le briciole possano sentire il calore in modo uniforme.
Quando la mollica sarà diventata croccante - a causa del
colore verde sarà difficile valutare il giusto grado di tostatura attraverso, appunto, il cambio di colore, motivo per cui
lo farete toccandola - travasatela in
un piatto, sul quale avrete messo qualche foglio di carta da cucina, in modo
che l'olio in eccesso possa essere assorbito.
Ora sbucciate la patata e tagliatela a fette, che
dovranno avere uno spessore di circa un paio di millimetri, lavandole poi in
acqua corrente, in modo da eliminarne l’amido.
Portate a bollore un paio di litri d’acqua, salandola
leggermente e tuffandoci poi le fette di patata e facendole cuocere per cinque
minuti, trascorsi i quali scolerete le fette e le passerete in acqua fredda, in
modo da interromperne la cottura.
Scolate le fette di patata, fatele asciugare
completamente e, nell’attesa, tagliate la mozzarella di bufala, ricavandone per
quanto possibile delle fette piuttosto sottili, ancora una volta di un paio di
millimetri di spessore.
Ungete con poco olio extravergine il recipiente che avete
scelto per la cottura, poi fate sul fondo un primo strato di patate, con una
piccola sovrapposizione delle singole fette.
Sopra le patate, uno strato di alici, questa volta senza
sovrapposizione, salandole e pepandole leggermente, disponendo poi la
mozzarella di bufala, senza farne uno strato compatto, ma lasciando un poco di
spazio tra una fetta e l’altra.
Infine, sopra la mozzarella, un poco di mollica al
prezzemolo - nel mio caso, ne ho usato un cucchiaio scarso - distribuita a pioggia.
Ripetete tutta la sequenza fino a raggiungere il bordo
superiore del contenitore e terminando con uno strato di patate, esercitando
una leggera pressione in modo da compattare per bene il millefoglie (dopo la
pressione verificate se sia possibile fare un ulteriore strato).
Ungete l’ultimo strato di patate con un poco d’olio
extravergine, quindi infornate a in forno caldo a 180° e fate cuocere per
quaranta minuti.
Trascorso il tempo, togliete dal forno e fate freddare il
millefoglie a temperatura ambiente, poi estraetelo dal contenitore, nel caso
aiutandovi con la lama di un coltellino, con la quale lo separerete dal bordo del contenitore.
Mettete il millefoglie sul tagliere e, usando un coltello
molto affilato, in modo da non rovinare i singoli strati, ricavatene le singole
porzioni, volendo rifilandone i bordi, in modo che le singole porzioni abbiano
i lati ben netti e regolari.
Bene, non resta che impiattare, mettendo il millefoglie
nei rispettivi piatti e distribuendo poi la riduzione di datterini vicino ad
esso.
Guarnite come preferite e portare in tavola.
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