Non è che ami troppo le orecchiette - in generale direi
che non amo la pasta corta - ma quando
la moglie chiama non posso esimermi da accettare i compromessi, per cui a lei
il formato, a me il condimento.
Alla fine, come spesso accade, mi sono lasciato guidare
da quello che ho trovato sul banco del pesce - la scelta del pesce è stata di
fatto obbligata, visto che lo amiamo entrambi - e, nello specifico, degli
scampi locali, che sono anche riuscito a prendere a buon prezzo, dato che era
fine giornata e il pescivendolo non vedeva l’ora di svuotare il banco.
Gli scampi, come oramai faccio quasi sempre, li ho
aggiunti solo al momento della mantecatura, in modo che la loro cottura fosse
breve e delicata, cosa che garantisce che i crostacei rimangano morbidi e
succosi, evitando l'effetto gomma,
tipico di cotture eccessive e prolungate.
Insieme agli scampi, la bottarga di tonno, ad aggiungere
una nota decisa al sapore complessivo, dosandola ovviamente con parsimonia, per
evitare che il suo gusto oscuri quello degli scampi. La bottarga, per la
cronaca, l’ho fatta rosolare giusto per un minuto in olio extravergine di
oliva, insieme ad un poco di aglio, finemente grattugiato.
Infine, nella fase finale della mantecatura, a fuoco
spento, ho aggiunto un poco di scorza di limone grattugiata, così da dare una
nota agrumata al piatto, e la polvere di pistacchi, che dona sia colore che un
piacevole retrogusto, che ben contrasta
quello degli altri ingredienti.
Concludo dicendovi che le orecchiette che ho utilizzato
sono quelle del Pastificio Cavalieri, forse il produttore di pasta che amo di più.
Ingredienti (per 4 persone)
- Tre etti e venti di orecchiette
- Ventiquattro scampi grandi (o trentadue piccoli)
- Due cucchiai di pistacchi sgusciati, non salati
- Due cucchiai rasi di bottarga di tonno (vedi dopo)
- Un limone non trattato, piuttosto grande
- Due spicchi d’aglio (vedi dopo)
- Sei cucchiai di olio extravergine d’oliva
- Sale marino grosso
- Pepe nero
Teoricamente, se siete organizzati ed efficienti,
potreste preparare il condimento nel tempo occorrente all'acqua della pasta di
raggiungere il bollore e nel successivo tempo di cottura delle orecchiette.
Ovviamente decidete voi e, nel dubbio, io vi darò i
singoli passi nell'ipotesi che la cottura della pasta voi la facciate alla fine
della preparazione del suo condimento.
Bene, dopo la piccola premessa, per prima cosa preparate
la polvere di pistacchi, mettendo questi ultimi nel mixer,
meglio se quello ad alta velocità, che si usa per il caffè o, appunto, la
frutta secca, facendolo andare alla massima velocità, ad impulsi, fino a quando
i pistacchi non si saranno ridotti in una sorta di polvere non troppo sottile,
che metterete in una ciotola in attesa di usarla.
Ricavate la polpa dagli scampi - cosa non proprio
facilissima, visto il loro robusto carapace - e rimuovete poi anche il
filamento intestinale, provando ad estrarlo delicatamente o, se si dovesse
rompere, facendo una piccola incisione sul dorso degli scampi e togliendolo
usando la punta di un coltellino.
Dividete ciascuno scampo a metà o, se sono
particolarmente grandi, in tre pezzi, quindi metteteli in frigorifero in attesa
di usarli. Con le teste, che non useremo per questa ricetta, potete
naturalmente farci una bisque o
altro, da usare poi per altre preparazioni.
Prendete una padella, ampia abbastanza da poter poi
contenere anche la pasta per la mantecatura finale e metteteci l’olio
extravergine e poi unite sia la bottarga di tonno che l’aglio, entrambi
finemente grattugiati usando una grattugia a lame sottili, come ad esempio questa della Microplane (per quanto riguarda l’aglio, naturalmente, regolatevi
anche in base al vostro gusto, riducendo o aumentando la dose indicata).
Mettete in un’ampia pentola l'acqua per la pasta,
salatela - io la salo sempre subito, più che altro per evitare di scordarmi di
farlo dopo - e portatela sul fuoco e, quando bolle, buttate la pasta, facendola
cuocere, ricordandovi di mantenerla bene al dente.
Quando mancano un paio di minuti alla fine della cottura
della pasta, prendete una tazza piuttosto grande e riempitela con la sua acqua,
ricca di amido, che vi servirà per la mantecatura finale.
Un modo alternativo, e direi anche preferibile visto che
non vi costringe a mettere da parte l'acqua di cottura è quello di prendere la
pasta direttamente dalla sua pentola, usando un forchettone o un mestolo a
seconda del formato della pasta, e unirla direttamente nella padella con il
condimento. In questo modo avrete a disposizione tutta l'acqua di cottura,
senza dover fare considerazione su quanta ve ne serva, con il rischio di
sbagliare.
Sempre negli ultimi minuti di cottura della pasta,
portate sul fuoco la padella con l’olio, l’aglio e la bottarga di tonno, e fate
soffriggere il tutto a fiamma moderata, per non più di un minuto, in modo che
l’aglio non abbia a scurirsi e, di conseguenza, diventare amaro.
Infine, sempre all’ultimo momento, grattugiate anche la
scorza di limone, usando la stessa grattugia a lame fini, tenendola a portata
di mano, come peraltro la polvere di pistacchi, ricordando che unirete entrambe
alla fine della mantecatura.
Quando la pasta è cotta e ben al dente, scolatela
velocemente e, senza perdere tempo ad eliminare completamente l’acqua di
cottura, unitela nella padella con il condimento.
Alzate la fiamma, fate prendere bollore, unite la polpa
degli scampi, date una generosa macinata di pepe nero, e procedete con la
mantecatura, usando l'acqua di cottura messa da parte e facendo in modo che la
pasta risulti ben cremosa, interrompendo la mantecatura quando vedete che il
fondo comincia, per effetto della completa evaporazione dell’acqua residua, a
ridursi troppo.
Come indicazione di massima, considerando il tempo
necessario alla cottura degli scampi, tre minuti complessivi di mantecatura
saranno più che sufficienti.
Quando la cremosità è quella giusta, spegnete e aggiungete
la scorza di limone e la polvere di pistacchi, continuando a mescolare giusto
il tempo necessario affinché questi si armonizzino nella pasta e, al tempo
stesso, il limone possa sprigionare tutti i suoi profumi.
Impiattate rapidamente per evitare che la pasta si asciughi e, se vi piace, date un leggero
giro di olio extravergine su ciascuna porzione (qui è questione di gusti e,
anche se a me piace, voi regolatevi come preferite).
Guarnite come meglio credete, quindi portate velocemente
in tavola.
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