Ricordate che il pesce crudo, prima di essere preparato e
servito, deve essere abbattuto o congelato (il tempo di abbattimento dipende
dalla temperatura e va dalle 9 ore a -40° fino alle 96 a -15°) in modo da
eliminare il rischio di contaminazioni da parte di batteri e parassiti, tra i
quali il più pericoloso è sicuramente l'Anisakis. Per quanto
riguarda gli esercizi commerciali, punti vendita e ristoranti, esiste l'obbligo
di informazione al consumatore, come stabilito dal Ministero della Salute.
Ammeto di non amare particolarmente il gambero rosa,
sia per il sapore meno deciso rispetto ad altre varietà (il gambero rosso su
tutte), ma anche per le sue ridotte dimensioni, che rendono particolarmente
noiosa la loro pulizia. Per contro, sono decisamente più economici e si trovano
con facilità.
Visto che quelli che ho preso io erano stati pescati non
più di qualche ora prima - il bello di soggiornare in estate in quel di Anzio -
non ho minimamente pensato di cuocerli, cosa che peraltro con i gamberi non
faccio praticamente mai, e usarli quindi a crudo, cosa che ritengo consenta di
apprezzarne al meglio il sapore.
Visto poi che, sulla breve strada del ritorno a casa, mi
è caduto l’occhio su un bel grappolo di uva fragola bianca, mi è venuta l’idea di usarne il succo per una marinatura - mettete
in conto circa sei ore - aggiungendo a esso anche qualche fogliolina di menta
fresca, in modo da dare ai gamberi un retrogusto particolare, come tale è
quello dell’uva fragola.
Condimento minimale, vista la presenza della marinatura,
con giusto poco olio extravergine di oliva e qualche fiocco di sale nero,
che oltre a dare sapidità aggiungono anche croccantezza e colore.
Come potete vedere dalla foto, io ho servito i gamberi
all’interno dei fichi d’India, non per un motivo particolare, ma solo perché li
avevo comprato, salvo poi scoprire che non piacevano a nessuno della mia
famiglia, motivo per cui, piuttosto che farli morire di morte naturale, gli ho
dato una fine più gloriosa.
Concludo dicendovi che, per ricavare il succo d’uva, vi
sarà molto utile una centrifuga
o un estrattore
per succhi. In mancanza di essi, potete semplicemente frullare gli acini,
ottenendo un composto più cremoso del
semplice succo, che però assolverà egregiamente al compito, anche se poi vi costringerà
a pulire uno a uno i gamberi, in modo da eliminare da essi i residui di tale
composto.
Ingredienti (per 4 persone)
- Trentadue gamberi rosa, non troppo grandi
- Mezzo chilo di uva fragola bianca (ma anche rossa va bene)
- Dieci piccole foglioline di menta fresca
- Olio extravergine di oliva
- Fiocchi di sale nero
- Due fichi d’India (opzionali, vedi sopra)
Pulite per prima cosa i gamberi rosa, rimuovendone la
testa, il guscio, la coda e il filamento intestinale, provando ad estrarlo
delicatamente o, se si dovesse rompere, facendo una piccola incisione sul dorso
dei gamberi e togliendolo usando la punta di un coltellino.
Prendete le foglioline di menta e tritatele molto
grossolanamente con il coltello - fatelo dopo aver pulito i gamberi, altrimenti
queste avranno tutto il tempo di ossidarsi - e poi prendete un recipiente dal
fondo piatto, adatto a contenere i gamberi su due o tre strati.
Formate sul fondo un primo strato di gamberi, mettendoli
a stretto contato tra loro, poi distribuite una parte delle foglioline di menta
appena tagliate, coprendo poi con un ulteriore strato di gamberi, ripetendo la
sequenza, fino ad esaurire i gamberi e distribuendo poi le rimanenti foglioline
di menta (se vi sono avanzate).
Usando la centrifuga
o un estrattore,
ricavate il succo dall’uva fragola - tenente da parte una decina di acini per
la guarnizione - o, se non avete né l’uno nell’altro, frullateli come detto
nell’introduzione.
Versate il succo o il composto sui gamberi, avendo cura
che questi ne siano completamente ricoperti, quindi chiudete il recipiente e
mettetelo in frigorifero, dove dovrà riposare per almeno sei ore.
Trascorso il tempo della marinatura, riprendete il
contenitore dal frigorifero, apritelo e scolate i gamberi (come vi dicevo
all’inizio, se avete frullato gli acini, allora dovrete pulire i gamberi dal residuo del composto ottenuto, cosa che
potrete fare tranquillamente con le dita o, al più, con un foglio di carta da
cucina).
Mettete i gamberi in una ciotola e conditeli con due
cucchiai di olio extravergine di oliva e i fiocchi di sale nero, quindi
mescolate in modo che l’olio li bagni uniformemente.
Se avete deciso di usare i fichi d’India, tagliateli a
metà e svuotatene in parte l’interno usando un cucchiaino da caffè. Mi
raccomando, se non avete mai maneggiato un fico d’India, sappiate che questi
hanno delle simpatiche quanto invisibili spine
sulla buccia, che hanno la simpatica tendenza a trasferirsi sulle vostre mani,
dalle quali è poi virtualmente impossibile rimuoverle, motivo per cui vi
suggerisco di maneggiarli usando dei guanti di lattice.
Bene, non resta che impiattare, componendo i gamberi rosa
all’interno dei fichi d’India o mettendoli semplicemente nei piatti, guarnendo
poi con gli acini messi da parte e con qualche ulteriore fogliolina di menta
fresca.
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