Tutto è nato dall’arrivo di un pacco di pasta Felicetti che avevo
ordinato online, pacco che è arrivato - e qui il destino ci ha messo lo zampino
- mentre ero in casa, dove ero tornato tra un appuntamento di lavoro e l’altro.
Ovviamente tanto è stata forte la tentazione che alla
fine ho ceduto e, invece di mangiarmi il solito panino, ho pensato che valeva
la pena fare subito una prova, usando ciò che avevo nel frigorifero e nella
dispensa.
Fortunatamente, qualche giorno prima, avevo preparato e
comprato ingredienti che, manco a farlo apposta, sembravano perfetti per questa
prova, per cui non ho esitato un minuto di più e sono partito in tromba.
Come formato di pasta ho scelto gli spaghettoni
- non che avessi molta scelta, visto che avevo preso spaghettoni e spaghetti -
più che altro incuriosito dall’idea di fare un confronto con quelli del Pastificio Cavalieri, quasi un riferimento per tale formato.
Per il condimento, prima di tutto, i pomodori,
disidratati in forno e poi ridotti in crema, aggiungendo solamente un poco di
olio extravergine di oliva.
Insieme ai pomodori non poteva poi mancare il basilico,
con il quale ci ho fatto un olio, ottenuto frullando le foglie con l’olio
extravergine di oliva e filtrando poi il tutto, ottenendo un composto piuttosto
denso e ricco di profumi.
Poi la ricotta di bufala, lavorata solo con del pepe e
qualche cucchiaio dell’olio al basilico, concludendo con la parte croccante,
che qui è interpretata dai pinoli, che ho tostato in padella con del sale
marino.
Più per guarnizione che per altro, anche se il richiamo
al pomodoro ci sta bene, ho poi usato dei pomodori ciliegino, anch’essi fatti
appassire in forno.
Concludo con una nota sulle quantità, dicendovi che, per
i pomodori, il peso da prendere in considerazione è quello della crema, dopo
quindi la loro lavorazione, per cui considerate la quantità dei pomodori come
indicativa, considerando che ogni varietà ha la sua resa.
Considerate, in ogni caso, che sia la crema di pomodori
si conserva tranquillamente per una settimana, mentre l’olio al basilico per un
periodo più lungo, motivo per cui non vi preoccupate di eventuali avanzi.
Ingredienti (per 4 persone)
Per la pasta
- Tre etti e venti di spaghettoni
- Due etti di crema di pomodori (vedi dopo)
- Sale marino grosso
Per l’olio al basilico
- Trenta foglie di basilico
- Cento grammi di olio extravergine di oliva
- Qualche grano di sale grosso
Per la ricotta
- Due etti di ricotta di bufala
- Quattro cucchiai di olio al basilico (vedi sopra)
- Pepe nero
Per la crema di pomodori
- Un chilo e mezzo di pomodori rossi e maturi (vedi sopra)
- Un cucchiaino di sale marino
- Mezzo cucchiaino di zucchero semolato (opzionale)
- Quattro cucchiai di olio extravergine d'oliva
Per i pinoli tostati
- Due cucchiai ben colmi di pinoli già sgusciati
- Un cucchiaino di sale marino
Per i pomodorini appassiti
- Venti pomodorini ciliegino (o datterino)
- Sale marino
- Zucchero semolato
Partite con la preparazione dell'olio al basilico, volendo anche il giorno prima, cosa che consentirà un migliore connubio tra i profumi del basilico e quelli dell’olio.
Mettete quindi le foglie di basilico - mi raccomando, non
lavatele o, se proprio volete farlo, asciugatele alla perfezione - nel
bicchiere del frullatore, tradizionale o a immersione,
aggiungendo l'olio extravergine e quattro grani di sale grosso.
Fate andare alla massima velocità fino a ridurre il tutto
in un composto piuttosto denso, quasi cremoso (se così non fosse, aggiungete
altro basilico, mentre se il tutto risultasse troppo denso, aggiungete ancora
olio), ma al tempo stesso il più fluido possibile, e di un verde scuro e
intenso.
Mi raccomando, fate lavorare bene il frullatore, in modo
da ottenere un composto simile al classico pesto, quindi filtrate il tutto
usando un colino a maglie molto fitte, in modo da raccogliere l’olio in una
ciotolina - vedrete che qualche piccolo residuo comunque passerà tra le maglie
- lasciando i residui di basilico nel colino.
Mettete l’olio in luogo fresco e preparate - lo potete
fare con lo stesso anticipo - la crema di pomodori, portando quasi a bollore
abbondante acqua e tuffandoci i pomodori, giusto per un minuto.
Trascorso il minuto - mi raccomando, non di più - scolate
i pomodori e immergeteli in acqua fredda, in modo che la loro buccia tenda a scollarsi dalla polpa.
Scolate definitivamente i pomodori, toglietene la buccia,
che vedrete verrà via con molta facilità, quindi tagliateli a metà, eliminando
infine i semi e la parte acquosa interna.
Prendete una teglia, metteteci sul fondo un foglio di
carta da forno e poi disponete i pomodori, con la parte tagliata rivolta verso
il basso, in modo che la loro acqua interna possa colar via, piuttosto che
ristagnare al loro interno, cosa che avverrebbe se li metteste al contrario.
Salate leggermente i pomodori e, se volete e se,
assaggiandoli, li doveste sentire un po’ troppo acidi, aggiungete anche un poco di zucchero semolato, che agirà da
correttore.
Mi raccomando, non abbiate fretta e non alzate la
temperatura, dato che i pomodori devono disidratarsi e non cuocersi, e 70° è la
giusta temperatura per far evaporare l'acqua in modo non traumatico, senza che
questi perdano la loro consistenza.
Quando i pomodori sono ben disidratati, toglieteli dal
forno, fateli freddare e poi metteteli nel bicchiere del frullatore,
tradizionale o a immersione,
aggiungendo i quattro cucchiai di olio extravergine.
Fate andare il frullatore alla massima velocità,
lavorando per bene i pomodori fino a quanto avrete ottenuto una consistenza
quasi cremosa, ma piuttosto ferma,
anche se non perfettamente fluida, dato che l’aspetto finale dovrà essere
simile a quello di una passata di pomodoro rustica.
Assaggiate, regolando nel caso di sale, date anche un leggera
macinata di pepe nero, quindi un’ultima frullata e infine travasate la crema in
una ciotola.
Nel caso vi doveste accorgere che, dopo un po’ di tempo, la
crema rilasci dell’acqua in superficie, segno che la disidratazione dei
pomodori non è stata completa, non vi preoccupate, dato che sarà sufficiente
travasare la crema in un colino a maglie molto fitte, lasciandocela fino a
quando tutta l’acqua residua non sia colata via.
Parallelamente ai pomodori per la crema, e se avete
deciso di usarli, preparate anche i pomodorini appassiti, lavandoli e
tagliandoli a metà.
Prendete una teglia, metteteci un foglio di carta da
forno e sopra di questa disponete i pomodorini, con la parte tagliata rivolta
in alto, salandoli leggermente e aggiungendo anche un pizzico di zucchero, che
contribuirà ad esaltare la loro dolcezza, riducendo al contempo l’acidità.
Infornate la teglia, sempre a 70°, fino a quando i
pomodorini non si saranno raggrinziti,
segno che buona parte della loro acqua sarà oramai evaporate - al solito,
niente fretta - tenendo comunque presente che il livello di essiccazione dei pomodorini dipenderà
anche dal vostro gusto, potendo scegliere se lasciarsi essiccare più o meno a
lungo, ricordando che tanto più questa sarà prolungata, senza eccedere comunque,
tanto più concentrato sarà il loro sapore.
Quando i pomodorini sono pronti, togliete la teglia dal
forno e fateli freddare.
Preparate ora i pinoli, mettendoli in un padellino
anti-aderente, insieme al sale marino, meglio se macinato al momento, portando
poi il tutto sul fuoco.
Fate scaldare a fiamma media e proseguite, girando spesso
in modo che il sale possa essere sempre a contatto con i pinoli e la tostatura
sia uniforme, fino a quando questi non cominceranno ad assumere un bel color
bruno tenue, segno che la tostatura è arrivata al giusto punto.
Spegnete, travasate i pinoli in un piatto, mettendoli ben
distesi e separati e facendoli freddare in modo che recuperino la loro
croccantezza.
Per ultimo la ricotta, che metterete in una ciotola e la lavorerete
con una piccola frusta, in modo da renderla più fluida e cremosa, quindi
insaporitela con un pizzico di pepe nero macinato e i quattro cucchiai di olio
al basilico, mescolando ancora in modo da armonizzare il composto.
Mettete sul fuoco l’acqua per la pasta - che sia
abbondante, mi raccomando - salandola
(io la salo sempre subito, più che altro per evitare di scordarmi di farlo
dopo) e, quando è a bollore, tuffateci gli spaghettoni, facendoli cuocere e
mantenendoli bene al dente.
Nel frattempo prendete una padella molto ampia, tale da
poter contenere la pasta per la mantecatura finale, e metteteci la crema di
pomodori, pesata alla quantità indicata, e la ricotta.
Portate la padella sul fuoco, a fiamma bassa, in modo che
il condimento sia caldo quando vi unirete la pasta.
Quando mancano un paio di minuti alla fine della cottura
della pasta, prendete mezzo mestolo dell’acqua di cottura e usatela per diluire
il condimento nella padella, poi riempitene un’altra (ne basta una, dato che il
condimento è già piuttosto cremoso),
che vi servirà per la mantecatura finale.
Un modo alternativo, e direi anche preferibile visto che
non vi costringe a mettere da parte l'acqua di cottura è quello di prendere la
pasta direttamente dalla sua pentola, usando un forchettone o un mestolo a
seconda del formato della pasta, e unirla direttamente nella padella con il
condimento. In questo modo avrete a disposizione tutta l'acqua di cottura,
senza dover fare considerazione su quanta ve ne serva, con il rischio di
sbagliare.
Quando la pasta è ben al dente, scolatela velocemente e,
senza perdere tempo ad eliminare completamente l’acqua di cottura, unitela
nella padella con il condimento, riportandola sul fuoco, alzando la fiamma e
procedendo con la mantecatura, usando l'acqua di cottura messa da parte e
aggiungendo anche la burrata.
Mantecate con accuratezza, facendo in modo in modo che questa
pasta risulti ben cremosa e interrompendo la mantecatura quando vedete che il
fondo comincia, per effetto della completa evaporazione dell’acqua residua, a
ridursi troppo.
Quando la mantecatura è al punto giusto, spegnete la
fiamma, unite i 3/4 dei pinoli tostati e mescolate nuovamente, quindi impiattate
velocemente, per evitare che la pasta si asciughi.
Aggiungete i rimanenti pinoli su ciascun piatto, in modo
che rimangano visibili, quindi guarnite con i pomodorini disidrati e portate in
tavola.
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