Oramai dovreste saperlo: quando compro del filetto per la
famiglia, fingo sempre di sbagliarmi, prendendone una quantità leggermente
maggiore, che poi utilizzo per fare qualche esperimento culinario.
Questa volta l’errore
mi ha portato a preparare due variazioni sul crudo, la prima pubblicata in questa ricetta, la seconda che vedete qui.
La base, naturalmente, è il filetto, tagliato sottilmente
è avvolto, a formare,
appunto, una sorta di bocciolo, all’interno del quale ho alternato la carne con
delle sottilissime fettine di pera - ho usato la varietà Kaiser, bella
croccante - in modo da avere quel minimo di dolcezza che potesse alleggerire il sapore della carne.
A completare i boccioli,
il pecorino di fossa, in quantità decisamente ridotta, sbriciolato e poi distribuito sopra di essi, quasi a ricordare la
rugiada che la mattina si deposita sui fiori (oddio, questa deriva quasi
poetica è quasi imbarazzante).
Come condimento, infine, un’emulsione di olio
extravergine di oliva e aceto balsamico, qualche fogliolina di timo fresco e un
poco di fiocchi di sale affumicati, che danno ulteriore croccantezza e un retrogusto che, a
mio avviso, ben si sposa con il gusto complessivo.
Concludo dicendovi che, per il taglio della pera, sarebbe
opportuno usare una mandolina,
con lo spessore di taglio regolabile, dato che le singole fette dovranno essere
sottilissime, in modo da poterle poi arrotolare
per formare i boccioli.
Ingredienti (per 4 persone)
Per i boccioli
- Due etti di filetto di manzo
- Una pera Kaiser
- Trenta grammi di pecorino di fossa
- Un cucchiaino di fiocchi di sale affumicati
- Qualche fogliolina di timo fresco
- Olio extravergine di oliva
- Sale marino (vedi dopo)
Per l’emulsione al balsamico
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
- Un cucchiaio di aceto balsamico
Piccola premessa sul filetto, che a me piace tagliare
personalmente, motivo per cui chiedo sempre al macellaio di lasciarmelo
interno, in un pezzo unico. Voi, naturalmente, se non vi sentite sicuri o avete
fretta, potete invece farvelo affettare, molto sottilmente, dicendogli che lo
userete, appunto, per un carpaccio.
Se avete deciso di tagliare voi il filetto, allora vi
suggerisco di metterlo nel freezer per un’oretta, dopo averne eliminato le
parti grasse in superficie, in modo che possa indurirsi, cosa che vi faciliterà non poco l’operazione, dato che
ricavare fette sottili senza avere l’affettatrice non è che sia troppo
semplice.
Trascorso il tempo, recuperate il filetto dal freezer e,
usando un coltello con la lama molto affilata, ricavatene delle fettine molto
sottili, intorno al millimetro di spessore, senza preoccuparvi troppo se alcune
dovessero rompersi, dato che poi recupererete tutto quando comporrete i
boccioli.
Lavate la pera e asciugatela - io l’ho lasciata con la
buccia, sia perché mi piace, ma anche per un effetto cromatico migliore - e
poi, usando la mandolina regolata ad uno spessore di circa mezzo millimetro,
cominciate a ricavarne delle fettine, tagliando parallelamente all’asse
verticale della pera.
Tenete presente che le primissime fettine le scarterete,
dato che sono di circonferenza molto piccola, usando solo quelle vicino al
centro della pera, più grandi e più adatte alla composizione dei boccioli.
Mi raccomando, non tagliate la pera con troppo anticipo
rispetto al suo utilizzo, altrimenti questa tenderà ad ossidarsi, rovinando
aspetto e gusto del piatto.
Componente i boccioli,
distendendo per bene le fettine di filetto - se queste sono irregolari non vi
preoccupate, dato che potete usarne più di una per ogni singolo strato - in modo da ottenere, per
ciascun bocciolo, una striscia lunga circa dieci centimetri e alta non più di
due.
Se pensate da salare la carne in aggiunta alla sapidità
portata dai fiocchi di sale - io, per la cronaca, non l’ho fatto - allora
fatelo adesso, senza esagerare, altrimenti con l’aggiunta dei fiocchi vi
ritroverete con un piatto salato.
Sopra al filetto, disponete la pera, prendendo una le
fette e tagliandole in due nel verso del suo asse maggiore, in modo da ottenere
due metà dalla forma di una sorta di mezza ellissi.
Mettete le due metà della fettina di pera in modo che si
sovrappongano di un centimetro e con la loro parte curva, quella con la buccia,
che superi di poco il bordo delle fettine di branzino.
Fate un altro strato di carne, poi un altro di pera e
quindi, partendo da una delle estremità, arrotolate
il bocciolo, senza forzare troppo, in modo che questi siano piuttosto laschi,
come appunto è un fiore e non come, al contrario, un involtino.
La leggera collosità
della carne dovrebbe essere sufficiente a tenere insieme i boccioli, anche
perché, se avete tagliato la pera sottilmente come vi ho detto, questa non
eserciterà una forza tendente a srotolarla,
facendo aprire i boccioli.
Quando tutti i boccioli sono pronti, metteteli sul
tagliere o sul piano di lavoro, con la parte dove la pera fuoriesce leggermente
rivolta in alto, quindi prendete il pecorino di fossa - in alternativa usate un
formaggio molto stagionato, che abbia una consistenza che vi consenta di sgretolarlo - e usando le dita rompetelo
come ad ottenere delle briciole.
Distribuite il pecorino sopra a ciascun bocciolo, facendo
in modo che si disponga in modo da non creare un accumulo eccessivo. Tenete
presente che il suo sapore, intenso, deve potersi sentire, senza però coprire
quello degli altri ingredienti, per cui direi che un cucchiaino di formaggio
per ciascun bocciolo sia una quantità giusta.
Dopo il formaggio, qualche fiocco di sale affumicato e le
foglioline di timo fresco - quattro o cinque per ciascun bocciolo sono più che
sufficienti - poi prendete delicatamente i boccioli e disponeteli nei
rispettivi piatti (il motivo di fare la prima parte del condimento direttamente
sul tagliere è per evitare di far cadere formaggio, fiocchi di sale e timo
anche sui piatti, rovinando la loro compostezza).
Preparate l'emulsione di olio extravergine e balsamico,
orientandovi su una proporzione di quattro parti di olio ed una di balsamico
(personalmente vi suggerisco di investire una quindicina di euro per comprarvi
un aceto balsamico, dai 3 ai 5 anni di invecchiamento, piuttosto che
risparmiare per comprarsi quelle melasse in vendita nei supermercati).
Emulsionate per bene e poi, agendo rapidamente per
evitare che l'emulsione si smonti e usando un cucchiaino, fatene cadere una
decina di gocce su ciascun bocciolo, in modo che possa penetrare anche al loro
interno, bagnandoli in modo uniforme.
un capolavoro.....di quelli che solo tu sai realizzare!!!bravo.
RispondiEliminaGrazie Peppe, sempre gentilissimo :-)
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