Adoro i legumi, di tutti i tipi e, quando posso, mi piace
trasformarli zuppe, quasi sempre abbinandoli al pesce, o ai suoi derivati, e alle verdure.
In questo caso ho fatto sposare i fagioli cannellini,
prima lessati e poi ridotti in crema, con la cicoria, cotta direttamente nella
zuppa, e con la bottarga di muggine, questa giusto a dare quel retrogusto
marino, percepibile ma senza oscurare gli altri sapori.
Completa il piatto dei piccoli di dadini di pane, tostati
in padella con olio extravergine di oliva e profumati all’aglio, che danno
croccantezza ad un piatto altrimenti molto morbido.
Piatto essenziale, quindi, basato su ingredienti solidi e preparato senza utilizzare
tecniche particolari.
Ingredienti (per 6 persone)
Per la zuppa
- Tre etti di fagioli cannellini
- Un etto e mezzo di cicoria
- Un cucchiaio di bottarga di muggine grattugiata
- Due spicchi d’aglio
- Un pezzetto di peperoncino
- Sei cucchiai di olio extravergine d’oliva
- Sale marino
- Pepe nero
Per i crostini di pane all’aglio
- Tre fette di pane casareccio
- Uno spicchio d’aglio
- Due cucchiai di olio extravergine di oliva
Con il dovuto anticipo, mettete i fagioli cannellini a
bagno in abbondante acqua fredda, senza aggiungere altro - tantomeno il
bicarbonato, che non serve a nulla - e lasciandoceli per un minimo di sei ore e
non più di dodici.
Trascorso il tempo dell’ammollo, scolate i fagioli,
eliminate quelli eventualmente rovinati e metteteli in una pentola, coperti da
abbondante acqua fredda, senza aggiungere odori dato che per questa
preparazione i fagioli devono essere in
purezza.
Non salate l'acqua subito, dato che la sua evaporazione
durante la cottura avrebbe l'effetto di aumentare la concentrazione salina, rischiando
di portarvi a dei fagioli eccessivamente salati.
Portate la pentola sul fuoco, a fiamma media e con il
coperchio, e quando l'acqua raggiunge il bollore, abbassate la fiamma e fate
cuocere i fagioli fino a quando non saranno teneri, cosa che dovrebbe
richiedere, dal momento del bollore, circa un’ora e mezza, salando i fagioli
non più di un quarto prima della loro fine cottura.
Nel caso preferiste usare la pentola a pressione - io
ultimamente la uso quasi sempre - salate ovviamente subito l’acqua e calcolate
quaranta minuti a partire dal raggiungimento della pressione.
Quando i fagioli sono pronti, spegnete la fiamma e fateli
intiepidire nella loro acqua, poi, usando un mestolo bucato, travasateli nel
mixer o nel frullatore, tradizionale o a immersione.
Se volete, potete tenere da parte circa un quarto dei fagioli - metteteli in
una ciotolina con un poco della loro acqua - che poi unirete interi alla zuppa,
in modo da averli in una sorta di doppia consistenza.
Aggiungete ai fagioli nel frullatore due mestoli della
loro acqua di cottura, poi fate andare alla massima velocità fino a ridurre il
tutto in una crema fluida e senza più alcun residuo, che assaggerete per
valutarne la sapidità.
La densità della crema dovrà essere di fatto uguale a
quella che vorrete dare alla zuppa finita, considerando infatti che, non
cuocendo successivamente all’interno della zuppa pasta o riso, non vi servirà
quell’eccesso di liquido che, se così fosse, sarebbe invece fondamentale.
Lavate la cicoria, eliminando i gambi più duri, scolatela
per bene e poi tagliatela grossolanamente in pezzi, in modo tale che, al
momento del consumo della zuppa, non correrete il rischio di trovarvi foglie
intere tra i denti.
Prendete una casseruola, di dimensione adatta a poter
contenere la zuppa, ungetela con sei cucchiai d'olio extravergine, metteteci i
due spicchi d'aglio, sbucciati e parzialmente schiacciati e il peperoncino, che
doserete in base al vostro amore del piccante.
Portate la casseruola sul fuoco, a fiamma media, e fate
andare fino a quando l'aglio non sarà dorato, poi toglietelo, insieme al
peperoncino, e unite la cicoria, facendola cuocere, a fiamma media, fino a
quando non si sarà appassita, cosa
che richiederà non più di tre o quattro minuti.
Grattugiate la bottarga di muggine usando una grattugia a
lame medie, come ad esempio questa della Microplane,
quindi unitela nella casseruola, mescolando giusto il tempo affinché si
amalgami alla cicoria, quindi unite la crema di fagioli cannellini.
Mettete il coperchio, abbassate al minimo la fiamma e fate
prendere un bollore leggero - la crema non deve cuocersi ulteriormente - facendolo
proseguire giusto per cinque minuti, in modo che tutti i sapori possano
armonizzarsi e la cicoria rimanga in parte croccante.
Trascorsi i cinque minuti, spegnete la fiamma, date una
generosa macinata di pepe nero, mescolate e tenete al caldo la zuppa, con il
coperchio, mentre preparate i crostini di pane.
Ricavate dal pane delle fette di circa un centimetro di
spessore, eliminandone poi la crosta e tagliandole infine in dadini regolari,
di circa un centimetro di lato.
Prendete lo spicchio d’aglio, sbucciatelo, tagliatelo a
metà nel verso della lunghezza e, con i due mezzi spicchi, strofinateci il
fondo di un padellino anti-aderente, in modo che gli umori dell’aglio possano trasferirsi ad esso.
Aggiungete nel padellino un paio di cucchiai di olio
extravergine di oliva e portatelo sul fuoco, a fiamma media, unendo i dadini di
pane quando l’olio sarà caldo, ma non bollente, facendoli saltare velocemente e
girandoli, in modo che possano dorarsi uniformemente.
Non appena i dadini sono pronti e croccanti, travasateli
in un piatto, sul quale avrete messo un foglio di carta da cucina o per
frittura, in modo che l'olio in eccesso possa essere assorbito.
Bene, non resta che impiattare, distribuendo la zuppa nei
rispettivi piatti, dando un leggerissimo giro di olio extravergine di oliva a
crudo e aggiungendo i crostini di pane, cosa che farete all’ultimo secondo, per
evitare che l’umidità residua faccia perdere loro la croccantezza.
Guarnite come più vi piace, nel caso usando qualche
ulteriore foglia di cicoria, poi portate in tavola.
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