Ricordate che il pesce crudo, prima di essere preparato e
servito, deve essere abbattuto o congelato (il tempo di abbattimento dipende
dalla temperatura e va dalle 9 ore a -40° fino alle 96 a -15°) in modo da
eliminare il rischio di contaminazioni da parte di batteri e parassiti, tra i
quali il più pericoloso è sicuramente l'Anisakis. Per quanto
riguarda gli esercizi commerciali, punti vendita e ristoranti, esiste l'obbligo
di informazione al consumatore, come stabilito dal Ministero della Salute.
Pensatela come vi pare, ma io dal pesce crudo proprio non
riesco ad allontanarmi, preferendolo di gran lungo al cotto, che chi frequenta
il Blog avrà visto faccio piuttosto raramente.
Questa volte la sorte è toccata all’orata, trovata
bellissima e di provenienza locale sui banchi del mio spacciatore marino
preferito, che ho usato per un carpaccio, unendole l’arancia tarocco, che con
la sua acidità ben si contrappone al gusto pastoso
del pesce crudo.
A completare il piatto la cioccolata fondente al 100%,
trovata quasi per caso e direi da dedicare unicamente a preparazioni di questo
tipo, dato che il suo sapore decisamente amaro e particolare crea contrasti
molto interessanti (nel caso non la trovaste, usatene un’altra, sincerandovi però
che abbia almeno l’85% di cacao).
Come condimento, infine, sale marino delle Saline di Cervia, semi di coriandolo
macinati e una emulsione di olio extravergine e aceto balsamico, fatta cade
quasi a gocce direttamente sul carpaccio.
In conclusione, un piatto decisamente semplice, che può
essere preparato in pochi minuti e che non richiede tecniche particolari.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il carpaccio
- Un’orata di circa sette etti (o due più piccole)
- Un’arancia tarocco
- Venti grammi di cioccolata fondente 100%
- Semi di coriandolo
- Sale marino
Per l’emulsione
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
- Un cucchiaio di aceto balsamico
Partite con l’arancia, che dovrete pelare al vivo, cosa che vuol dire sbucciarla,
eliminando anche la parte bianca, in modo che, appunto, vi si mostri la polpa
in tutto il suo splendore.
Per la pelatura, quindi, mettete l’arancia sul tagliere
e, usando un coltello molto affilato, tagliate la buccia, partendo dall'alto,
prendendo anche la parte bianca, avendo cura di lasciare, come vi dicevo, la
polpa a vista.
Dopo la pelatura, dovrete anche ricavare i singoli
spicchi, anche in questo caso senza la sottile pellicola bianca che li ricopre.
Per fare questo, dovete prendere un coltellino affilatissimo, praticamente un
rasoio, e fare dei tagli che seguano la pellicina bianca di ciascuno spicchio,
in modo che questo possa poi separarsi dall’arancia, lasciando al suo posto la
pellicina.
Se il tutto non vi è chiaro, qui c’è un video, trovato
su YouTube, che illustra il procedimento.
Una volta ottenuti i singoli spicchi, sempre usando un
coltello molto affilato, dividete ciascuno spicchio, nel verso della lunghezza,
in due o in tre parti, in modo da ottenere, in sostanza, degli spicchi più
sottili, cosa molto importante per evitare che il sapore dell’arancia prevalga
su quello del pesce, cosa che accadrebbe in caso di spicchi troppo spessi.
Quando gli spicchi sono stati ridotti allo spessore
voluto, metteteli su un paio di fogli carta da cucina, in modo da assorbire
l'eccesso di succo, che altrimenti si spargerebbe nei piatti.
Dedicatevi ora all’orata, che per prima cosa dovrete
sfilettare, operazione per la quale ci vuole un po' di pratica e pazienza,
soprattutto le prime volte.
Prendete un coltellino molto affilato e con la lama
flessibile, quindi fate per prima cosa un taglio trasversale poco prima della
testa, quindi incidete il pesce nella sua parte superiore, tenendo la lama a
contatto con la lisca centrale e procedere con piccoli tagli verso l’interno,
fino a separare i filetti. Per capire meglio, potete guardarvi questo video di Coquis - Ateneo Italiano della Cucina.
Usando poi un paio di pinzette (ci sono quelle specifiche per il pesce), rimuovete le lische residue, che si trovano nella parte
centrale dei filetti e poi, usando un coltello ben affilato, rifilateli,
rimuovendo la parte di pelle sui bordi che, normalmente, è più spessa e meno
gradevole, sia alla vista che al gusto.
Rimuovete infine la parte più scura della polpa, quella
vicino alle interiora, che ha un sapore piuttosto forte e amaro.
Mettete i filetti su un tagliere, con la pelle rivolta
verso il basso e usando sempre il coltello affilato, cominciate a ricavare le
singole fettine per il carpaccio, facendo dei tagli inclinati di circa 45°
rispetto ai filetti e partendo vicino alla coda, muovendovi poi gradualmente
verso la testa, man mano che procedete con le fettine.
Mi raccomando, dovete far lavorare la lama del coltello,
senza forzare troppo, cosa che causerebbe la rottura delle sottili fettine di
pesce, fettine che raccoglierete in un piatto. Non preoccupatevi comunque troppo
se le fettine di pesce dovessero rompersi, tanto poi potrete recuperare il
tutto al momento di comporre il carpaccio dei piatti.
Grattugiate infine il cioccolato - io ho usato la
grattugia a lame medie della Microplane
- raccogliendolo in un piattino (se per qualche motivo doveste fare questa
operazione in anticipo, ricordatevi di tenere il cioccolato in luogo ben
fresco).
Bene, avete tutto pronto e potete procedere con
l’impiattamento, che suggerisco sempre di fare all’ultimo momento, per evitare
che il condimento, in caso di attese eccessive, possa colare sul fondo dei
piatti.
Componete per prima cosa i carpacci, disponendo per prima
cosa le fettine di orata sul fondo dei rispettivi piatti - sto assumendo che
abbiate deciso di impiattare come ho fatto io - in modo da avere una
configurazione ordinata e regolare nei bordi.
Salate i carpacci con il sale marino e con i semi di
coriandolo macinati, quindi disponente le fettine di arancia, calcolandone
quattro per ciascuna persona, in modo che questi non creino uno strato
compatto, cosa da evitare altrimenti il loro gusto prevarrebbe su tutto.
Preparate l'emulsione di olio extravergine e balsamico,
orientandovi su una proporzione di quattro parti di olio ed una di balsamico,
ricordando che quest'ultimo deve essere tale, motivo per cui vi suggerisco di
investire una quindicina di euro per comprarvi un aceto balsamico, dai 3 ai 5
anni di invecchiamento, piuttosto che risparmiare per comprarsi quelle melasse
in vendita nei supermercati.
Emulsionate per bene e poi, agendo rapidamente per
evitare che l'emulsione si smonti, distribuitela sui carpacci, aiutandovi con
un cucchiaino, considerando più o meno tre cucchiaini per ciascuna porzione,
facendo in modo che questa li bagni in modo
disordinato, cioè senza creare un velo compatto, ma lasciando al contrario
qualche parte del pesce e delle arance senza condimento.
Per ultimo il cioccolato, che distribuirete usando un
cucchiaino, regolandovi nella quantità anche in base al vostro gusto. Mi raccomando,
non usate le dita, dato che il calore corporeo farebbe sciogliere e impastare
il cioccolato, impedendovi di fatto di distribuirlo in modo uniforme, anche se,
per contro, potreste poi leccarvi le dita.
Looks very yummy!Very nice blog and useful article.
RispondiEliminaAccountant Oshawa On