Ci sono giorni nei quali moglie e figlia - il figlio,
causa studi, è oramai milanese d’adozione - mi chiedono, con disarmante
insistenza, di preparagli “qualcosa di
leggero, un’insalata ad esempio, senza tutte quelle preparazioni complicate che
fai di solito”. Che dire, alla famiglia non si può dire di no, per cui in
genere accetto, anche se poi cerco sembra di trovare un compromesso tra ciò che
so a loro piace e ciò che a me piace preparare.
Questa volta un’insalata, quindi, la cui base è il farro
e per la quale ho cercato un minimo di ispirazione in rete, planando alla fine
su questa ricetta, che mi ha fatto riflettere sul fatto che l’abbinamento formaggio e
farro è senz’altro possibile, cosa che invece mi aveva lasciato sempre un po’
perplesso.
Ho quindi deciso di usare il primo sale, peraltro nella sua versione light,
così da non far innervosire le
signore di casa, abbinandolo alle verdure, lasciate croccanti grazie a una veloce cottura in acqua a bollore (una sbianchitura, per dirla in gergo).
Come condimento, poi, un pesto leggero di spinacini,
preparato al mortaio, unendo solamente pinoli, olio extravergine d’ oliva e
qualche grano di sale marino. Non ho volutamente usato gli altri ingredienti
tipici del pesto di basilico, in particolare il parmigiano, visto che il
formaggio era già presente nel piatto.
Ho infine completato il tutto con i semi di melagrana, che danno un tocco di freschezza e acidità al piatto, creando un buon contrasto con gli altri sapori.
Concludo dicendovi che, per quanto riguarda le verdure,
io ho usato quelle che avevo sottomano - devo dire un buon assortimento - ma
voi potete apportare qualche variazione, ad esempio privilegiando quelle
stagionali in base a quando preparerete il piatto.
Sempre per quanto riguarda le verdure, tenete presente
che, al di là delle quantità indicata, dovrete lasciarvi guidare anche dal
vostro occhio, cercando un buon equilibrio, senza che alcune verdure
prevalgano sulle altre.
Ingredienti (per 4 persone)
Per l’insalata
- Un etto e mezzo di farro perlato
- Due etti di primo sale
- Una carota gialla
- Una carota viola
- Una zucchina, meglio se romanesca
- Due rape bianche
- Un piccolo broccolo siciliano
- Tre cucchiai di piselli sgranati (anche surgelati)
- Tre cucchiai di semi di melagrana
- Sale marino
Per il pesto leggero di spinacini
- Una quarantina di foglie di spinacini
- Due cucchiai di pinoli sgusciati
- Dieci cucchiai di olio extravergine di oliva
- Qualche grano di sale marino grosso
Partite con la preparazione delle verdure, che dovranno
avere il tempo di asciugarsi alla perfezione, per evitare che la loro eventuale
umidità residua rovini poi l’insalata, bagnandone il condimento.
Come vi dicevo nell’introduzione, io ho usato il mortaio,
mettendoci le foglie degli spinacini, i pinoli e qualche grano di sale grosso,
lavorando poi con il pestello, aggiungendo gradualmente l’olio extravergine di
oliva, fino ad ottenere una consistenza del tutto simile a quella di un
classico pesto di basilico.
In alternativa, naturalmente, potrete preparare il pesto
usando il frullatore, anche se così facendo, a mio avviso, otterrete una
consistenza diversa, non peggiore o migliore, ma semplicemente diversa (chi è
abituato a preparare il pesto di basilico mi avrà capito, almeno spero).
Quando il pesto è pronto, travasatelo in una ciotolina e
tenetelo da parte, in luogo fresco.
Dedicatevi ora alla preparazione delle verdure, prendendo
per prima cosa una ciotola bella grande e riempiendola con acqua freddissima,
magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete, mettendo
preventivamente la ciotola con l'acqua nel frigorifero.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata -
vi dico subito che io ho cotto tutte le verdure nella stessa acqua, cosa che
potrebbe far storcere la bocca ai puristi - e nel frattempo preparate le
verdure, sbucciandole laddove vada fatto, e tagliandole a dadini, possibilmente
tutti della stessa dimensione, direi poco meno di un centimetro di lato.
Per quanto riguarda invece il broccolo siciliano,
ricavatene le cimette, separandole con cura, in modo che siano più o meno tutte
della stessa dimensione.
Cuocete le verdure, un tipo per volta e per il tempo
strettamente necessario ad ammorbidirle leggermente, lasciandole però ben
croccanti, partendo con quelle dal sapore più delicato e finendo con quelle dal
sapore deciso, in modo che l’acqua di cottura non prenda subito un sapore che
potrebbe contaminare le verdure
successive.
Nel mio caso, ho cotto, nell’ordine, le zucchine, i
piselli, la carota gialla, il broccolo siciliano, le rape e, per ultima, la
carota viola, che a causa del suo colore renderà l’acqua molto colorata e scura, poco adatta ad essere
usata per altre cotture.
Come tempi di cottura, sono andato dai due minuti per la
zucchina, ai tre per le rape e il broccolo, fino ai quattro per la carota viole
e per i piselli (se usate quelli surgelati, tre minuti andranno più che bene).
Ogni volta che una verdura è pronta, scolatela con un
mestolo bucato e travasatela direttamente nell’acqua ghiacciata, facendola
freddare in modo da interromperne la cottura e fissarne il colore, quindi scolatela e fatela asciugare per bene,
meglio se in corrente d’aria, in modo che tutta l’umidità residua possa
evaporare.
Tanto che le verdure sono lì, ad asciugarsi, cuocete il
farro seguendo le istruzioni sulla confezione - nel mio caso l’ho cotto in
acqua salata, a bollore, per trenta minuti - quindi scolatelo, passatelo in
acqua fredda per fermarne la cottura, quindi travasatelo in un colino, in modo
che, come per le verdure, anche questo possa asciugarsi completamente.
Quando verdure e farro saranno ben asciutti, preparate i
rimanenti ingredienti, ricavando i semi dalla melagrana e tagliando il primo
sale in cubetti di circa un centimetro di lato, che farete sgocciolare in modo
da eliminare l’eccesso di siero.
Bene, siamo pronti per la composizione finale, per la
quale prenderete una ciotola e vi metterete il farro, aggiungendo poi le
verdure in modo graduale, mescolando di volta in volta, in modo da poterne verificare
l’equilibrio, cosa difficile nel caso decideste di aggiungerle tutte insieme.
Quando l’equilibrio vi soddisfa, unite i semi di
melagrana e il pesto di spinacini, mescolando con cura in modo da armonizzare
il tutto.
Completate con il primo sale, che aggiungerete per ultimo
- il primo sale non ama essere mescolato troppo energicamente, cosa che
potrebbe comportare la rottura dei
cubetti - mescolando delicatamente per l’ultima volta.
Se l’insalata vi dovesse sembrare un poco asciutta, non dovrete far altro che
aggiunge altro olio extravergine di oliva.
Non resta che impiattare, scegliendo voi come servire
l’insalata - io, come vedete dalla foto, ho usato un coppapasta circolare per
avere un aspetto più ordinato -
guarnendo infine come più vi piace.
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