Il piatto è nato con l’idea di rendere omaggio ai
meravigliosi prodotti della Puglia e, in particolare, a quelli che mi erano
stati regalati dai simpaticissimi proprietari di Torre Casciani, un piccolo pezzo di
paradiso a due passi da Marina di Ugento e dove ho avuto la fortuna di fare una
piccola vacanza con famiglia e amici.
Al momento di partire ho avuto la sorpresa di trovare un
paio di sporte ben cariche di prodotti coltivati nella struttura, tra i quali
le puntarelle - eravamo a giugno, per cui immaginate la mia sorpresa - i caroselli pugliesi, molto simili ai cetrioli, ma dal sapore più dolce, e le
zucchine.
Nel viaggio di ritorno, poi, non potevo non fermarmi ad
Andria, dove ho preso, tra le altre cose, una meravigliosa burrata del Caseificio Olanda.
Bene, con tutte queste meraviglie, ho deciso, vista anche
la temperatura, di preparare una fresca insalata, aggiungendo anche i
cipollotti freschi di Tropea, i datterini, sia gialli che rossi, le
meravigliose alici di menaica, di Donatella
Marino, già utilizzate per questa ricetta.
Infine, come elemento croccante, un crumble di pane alla menta, dove quest’ultima, con i suoi profumi,
accentua la freschezza complessiva del piatto, che volendo chiamare con il suo
nome esteso, altro non sarebbe che:
Insalata di puntarelle, carosello pugliese, cipollotti di
Tropea in agrodolce, burrata di Andria, alici di menaica, datterini disidratati,
crema di zucchine e crumble di pane alla menta
Tenete presente che, come per tutte le insalate, più che
un dosaggio preciso dei singoli elementi, vale il vostro colpo d’occhio nel
valutare il loro equilibrio complessivo, per cui regolatevi di conseguenza.
Ingredienti (per 4 persone)
Per l’insalata
- Una burrata di circa quattro etti
- Una decina di puntarelle
- Quattro pomodori datterino gialli
- Quattro pomodori datterino rossi
- Due caroselli pugliesi (o due cetrioli)
- Quattro alici sotto sale
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
- Un cucchiaio di aceto di vino bianco
- Sale marino
- Zucchero semolato (opzionale)
Per il cipollotto marinato
- Un cipollotto di Tropea
- Un bicchiere d’acqua
- Quattro cucchiai di aceto di mele (o di vino bianco)
- Un cucchiaio di zucchero di canna
Per la crema di zucchine romanesche
- Due etti di zucchine
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale marino
Per il crumble
di pane alla menta
- Quaranta grammi di mollica di pane
- Una ventina di foglioline di menta
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
Per prima cosa dedicatevi alle puntarelle, che dovranno
avere il tempo di arricciarsi - non
voglio nemmeno pensare che le prendiate già arricciate… - ricavandone le punte, ma lasciando anche qualche
foglia, scelte tra le più piccole, in modo da avere più colore.
Tagliate ciascuna punta i quattro o più parti, a seconda
della loro dimensione, mettendole poi ammollo in acqua molto fredda,
lasciandocele per almeno un paio d'ore, in modo che abbiano il tempo di
arricciarsi.
Per chi non fosse pratico e avesse voglia di capire
meglio, rimando ad un post che scrissi tempo fa e nel quale ho cercato di spiegare la nobile arte
della pulitura delle puntarelle.
In ogni caso, trascorso il tempo necessario, il risultato
dovrà essere come quello nella foto che segue, dove ovviamente la quantità è
maggiore di quella che userete per il piatto.
Quando le puntarelle sono ben arricciate, scolatele dalla
loro acqua e asciugatele con cura, meglio se usando l'apposita centrifuga, poi
mettetele in una ciotola.
Parallelamente alle puntarelle, tanto che queste sono in
acqua a farsi belle, preparate anche i datterini disidratati, lavandoli e
tagliandoli a metà, nel verso della lunghezza.
Prendete una teglia, metteteci un foglio di carta da
forno e sopra di questa disponete i pomodorini, con la parte tagliata rivolta
in alto, salandoli leggermente e aggiungendo - ma qui valutate voi - anche un
pizzico di zucchero, che contribuirà ad esaltare la loro dolcezza, riducendo al
contempo l’acidità.
Infornate la teglia a 70°, fino a quando i pomodorini non
si saranno in parte raggrinziti,
segno che parte della loro acqua sarà oramai evaporata, tenendo comunque
presente che il livello di disidratazione dei pomodorini dipenderà anche dal
vostro gusto, ricordando che tanto più questa sarà elevata, senza eccedere
ovviamente, tanto più concentrato sarà il loro sapore.
Mi raccomando, non abbiate fretta e non alzate la
temperatura, dato che i pomodorini devono disidratarsi e non cuocersi, e 70° è
la giusta temperatura per far evaporare l'acqua in modo non traumatico, senza
che questi perdano la loro consistenza e poi, quando i pomodorini sono pronti,
togliete la teglia dal forno e fateli freddare.
Sempre in parallelo alle altre preparazioni, procedete
con il cipollotto di Tropea, che pulirete eliminandone lo strato più esterno e
poi taglierete, trasversalmente alla sua lunghezza, in fettine sottilissime,
che poi scomporrete nei singoli anelli.
Prendete una ciotolina, metteteci l’acqua, l’aceto di
mele e lo zucchero di canna, mescolando fino a quando questo non si sarà
sciolto, quindi unite gli anelli di cipollotto, lasciandoli in ammollo fino a
quando non sarà il momento di impiattare.
Ora il croccante alla menta, mettendo la mollica del pane
nel mixer - scegliete un pane casareccio che ne abbia una ben compatta -
aggiungendo le foglioline di menta e facendo poi andare alla massima velocità,
fino a quando la mollica non si sarà ridotta in piccole briciole e avrà assunto
una tenue tonalità verde per effetto della presenza della menta.
Prendete un padellino, meglio se anti-aderente, metteteci
un cucchiaio d'olio extravergine, portatelo sul fuoco, a fiamma media, e quando
l'olio è caldo, unite la mollica di pane, facendola saltare e girandola, in
modo che tutte le briciole possano sentire il calore in modo uniforme.
Quando la mollica sarà diventata croccante e leggermente
dorata, travasatela in un piatto, sul quale avrete messo qualche foglio di
carta da cucina, in modo che l'olio in eccesso possa essere assorbito.
Dedicatevi poi alla crema di zucchine, prendendo per
prima cosa una ciotola bella grande e riempiendola con acqua freddissima,
magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete, mettendo
preventivamente la ciotola con l'acqua nel frigorifero.
Pulite le zucchine eliminando la parte iniziale e finale,
quindi tagliatele in due o tre pezzi, giusto per rendere più rapida la loro
cottura.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata e,
quando il bollore è raggiunto, tuffateci le zucchine, facendole cuocere per
circa quindici minuti, fino a quando non saranno ben tenere.
Quando le zucchine sono pronte, prendetele con un mestolo
bucato e travasatele nell’acqua ghiacciata, in modo da fermarne la cottura e
mantenerne il loro bel colore verde brillante, poi scolatele e fatele
asciugare.
Ricordatevi di non buttare la loro acqua di cottura, dato
che vi servirà per dare la giusta densità alla crema.
Mettete le zucchine nel bicchiere del frullatore,
tradizionale o a immersione che
sia, aggiungete quattro cucchiai di olio extravergine e mezzo mestolo
dell'acqua di cottura delle zucchine, poi fate andare il frullatore alla
massima velocità, fino ad ottenere un composto liscio e senza residui solidi,
che abbia una densità simile a quella di una passata di pomodoro e che
assaggerete per valutare la giusta sapidità.
Pulite ora le alici, rimuovendone la lisca centrale, le
piccole lische che si trovano sui bordi dei filetti e, infine, sciacquandole
molto accuratamente sotto l'acqua corrente, in modo da eliminare ogni traccia
di sale, quindi asciugatele accuratamente con qualche foglio di carta da
cucina.
Mettete le alici sul tagliere e arrotolatele in modo che possano poi disporsi meglio sul piatto
finale. Nel caso le alici che avete utilizzato fossero molto grandi, potete
tagliare ogni filetto a metà nel verso della lunghezza, cosa che quindi vi
permetterà di usare solo due alici invece che le quattro indicate.
Infine i caroselli, ai quali eliminerete la buccia, poi
li taglierete a metà nel verso della lunghezza e ciascuna metà ancora in due,
sempre nello stesso verso, in modo da ottenere quattro spicchi da ciascun carosello, che poi taglierete in pezzi regolari,
di circa mezzo centimetro di spessore.
Unite i caroselli nella ciotola con le puntarelle, quindi
condite il tutto con l’olio extravergine, l’aceto di vino bianco e un pizzico
di sale, mescolando in modo che le verdure siano uniformemente condite.
Scolate il cipollotto dal suo agrodolce, asciugando
delicatamente i singoli anellini usando qualche foglio di carta da cucina,
quindi prendete la burrata, apritela
in modo da avere accesso alla parte interna - la stracciatella - e poi procedete con l’impiattamento.
Mettete per prima cosa un paio di cucchiai di crema di
zucchine sul fondo di ciascun piatto - data la natura del piatto dovrete usare
dei piatti fondi - quindi al centro della crema disponete la stracciatella,
regolandovi su un cucchiaio per ciascuna porzione.
Al centro della stracciatella mettete un filetto
arrotolato di alice, quindi disponete tutti gli altri elementi, cercando di
avere un buon ordine complessivo e un altrettanto buon bilanciamento. Non
esiste ovviamente una regola, se non
quella del vostro occhio e della vostra ispirazione artistica.
Completate con il crumble
di pane alla menta, che distribuirete come se fosse del parmigiano, quindi, se
volete, fate cadere ancora qualche goccia d’olio extravergine su ciascuna
porzione.
Guarnite come meglio credete, poi portate a tavola.
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