Ricetta
preparata in esclusiva per The Salt Club,
un progetto innovativo, che mira a recuperare la storia e la tradizione del
sale di salina di qualità.
Questa
volta ho pensato a un abbinamento di riso e pesce, quest’ultimo ‘quasi a crudo’, dato che la sua
parziale cottura è deputata al risotto, al suo calore residuo e al tempo che
intercorre tra l’impiattamento e il servizio a tavola.
Volendo
dare al piatto un nome più parlante, abbiamo:
Risotto
‘ajo, ojo e peperoncino’ a freddo, al profumo di limone, con tartare di cernia
dorata, polvere di asparagi e petali di pomodoro
Il
riso - ho utilizzato la varietà Carnaroli - l'ho tostato a secco, senza quindi utilizzare grassi né sfumare con il vino, e
portato poi a cottura utilizzando un brodo fatto per metà con gli scarti della
cernia e per l’altra con i gambi degli asparagi, in modo da richiamare i due
ingredienti principali.
La
mantecatura del risotto l'ho fatta, appunto, con un ‘ajo, ojo e peperoncino’ a freddo, ottenuto aggiungendo all’olio
extravergine di oliva, l’aglio, il peperoncino, il prezzemolo tritato e la
scorza di limone, facendo poi solidificare il tutto in freezer, in modo da
accentuare lo shock termico al
momento della mantecatura, facilitando l’azione della parte grassa piuttosto
che quella liquida.
Con
la cernia dorata ho poi preparato una tartare,
condendola solamente con olio extravergine di oliva, semi di coriandolo e fior di sale di Sicilia, che ho poi disposto sul fondo dei piatti, prima di unire il
risotto, in modo, appunto, di nascondere
la cernia e farla rivelare solo quando si mangerà il tutto.
Gli
asparagi - ho utilizzato la parte più verde dei gambi- li ho essiccati in forno e poi ridotti in polvere, mentre i petali di pomodoro altro non sono che le
bucce dei pomodori, qui nella varietà ‘vesuviano’,
lasciate disidratarsi lentamente al sole, per circa otto ore.
Come
già vi dicevo più sopra, con la parte rimanente degli asparagi - in realtà le
punte le ho usate per un’altra preparazione - e con gli scarti della cernia, ho
preparato due brodi, che ho poi combinato nella proporzione di 50 e 50.
Ingredienti
(per 4 persone)
Per
il risotto
- Tre etti e venti di riso carnaroli
- Un litro di brodo di pesce (vedi dopo)
- Un litro di brodo di asparagi (vedi dopo)
- Fior di Sale
Per
il brodo di pesce
- Gli scarti della cernia
- Mezza carota
- Mezza cipolla
- Un litro e mezzo d’acqua
- Sale marino
Per
il brodo di asparagi
- I gambi degli asparagi
- Un litro e mezzo d’acqua
- Sale marino
Per
l’ajo, ojo e peperoncino
- Uno spicchio d’aglio
- Un pezzetto di peperoncino fresco (io ho usato un Habanero Red)
- Un ciuffo di prezzemolo
- Un cucchiaino ben colmo di scorza di limone grattugiata
- Otto cucchiai di olio extravergine di oliva
- Fior di Sale
Per
la tartare di cernia dorata
- Una cernia dorata di circa otto etti (o una cernia normale)
- Tre cucchiai di olio extravergine di oliva
- Semi di coriandolo
- Fior di Sale
Per
la polvere di asparagi
- Una ventina di asparagi piuttosto sottili
- Fior di Sale
Per
i petali di pomodoro
- Otto pomodorini di varietà ‘vesuviano’
Per
prima cosa dedicatevi ai petali di
pomodoro, immergendo i pomodorini in acqua bollente per circa un minuto, quindi
scolandoli e passandoli in acqua ghiacciata, in modo che lo shock termico
faciliti il distacco della pelle.
Rimuovete
delicatamente la pelle, cercando di non romperla, ricavando poi dalla pelle di
ciascun pomodorino due metà, che nella forma e la curvatura ricordino, appunto, i petali di un fiore.
Mettete
le bucce su un pezzo di carta da forno ed esponeteli al sole e alla corrente
d’aria, in modo che possano lentamente perdere la loro acqua, divenendo quasi
croccanti. Se preparate il piatto nella stagione fredda, tenente pure le bucce
dentro casa, magari vicine a un termosifone.
Sempre
con un minimo di anticipo, preparate l’’ajo,
ojo e peperoncino’ a freddo, prendendo una ciotolina o un bicchiere e
aggiungendoci otto cucchiai di olio extravergine di oliva.
Sbucciate
lo spicchio d’aglio e, usando una grattugia a lama fine, come ad esempio questa della Microplane che vi permetterà di ottenere quasi una sorta di crema, grattugiatelo direttamente
nell’olio.
Sempre
usando la stessa grattugia, unite anche la scorza di limone, poi il prezzemolo,
che avrete prima tritato finemente al coltello e, infine, il peperoncino
fresco, anch’esso grossolanamente tritato e in quantità dipendente dal vostro
amore per il piccante.
Mescolate
per bene tutti gli ingredienti, poi prendete un recipiente che possa andare in
freezer e che vi permetta poi di estrarre l’olio con facilità - io ho usato uno
stampo in carta da muffin - versateci
l’olio e tutti i suoi ingredienti e mettetelo in freezer, dove lo terrete per
almeno un paio d’ore, in modo che l’olio possa solidificarsi.
Nella
foto che segue potete vedere il mio contenitore prima del suo soggiorno in freezer.
Ora
gli asparagi, dai quali eliminerete la parte più dura e meno verde dei gambi -
le punte decidete voi se usarle o meno - quindi tagliate la parte che userete
in pezzi di un paio di centimetri di lunghezza e poi a metà, nel verso della loro
lunghezza, in modo da ridurre il tempo dell’essiccazione.
Mettete
i pezzi di asparagi in una teglia, sul cui fondo avrete messo un foglio di
carta da forno, salateli leggermente e infornateli a 70° fino a quando non si
saranno seccati, cosa che richiederà almeno un paio d’ore.
Mi
raccomando, non alzate la temperatura del forno, nella speranza di accorciare i
tempi, perché così facendo cuocereste
gli asparagi anziché essiccarli.
Quando
gli asparagi sono ben secchi,
tirateli fuori dal forno, fateli freddare e poi passateli nel mixer, meglio se
quello ad alta velocità, che si usa ad esempio per il caffè o la frutta secca,
facendolo andare fino a ridurli in una polvere sottile, ma non troppo, che
travaserete in una ciotolina.
La
parte dei gambi che avete scartato la metterete invece in una pentola, insieme
a un litro e mezzo di acqua fredda e a un po’ di sale marino grosso, portando
poi sul fuoco e facendo andare, dal momento del bollore, per circa un’ora.
Dedicatevi
ora alla cernia dorata, che dovrete per prima cosa sfilettare, operazione per
la quale ci vuole un po' di pratica e di pazienza, soprattutto le prime volte e
soprattutto con questo tipo di pesce, la cui struttura esterna implica
un’attenzione ancora maggiore nel maneggiarlo.
Prendete
un coltellino molto affilato, con la lama flessibile, e incidete il pesce nella
sua parte superiore, tenendo la lama a contatto con la lisca centrale e
procedete con piccoli tagli verso il suo interno, poi fate un taglio
trasversale, all'altezza della testa, in modo da separare definitivamente i
filetti. Per capire meglio, potete guardarvi questo video di Coquis - Ateneo Italiano della Cucina.
Usando
poi un paio di pinzette (ci sono quelle specifiche per il pesce), rimuovete le lische residue, che si trovano nella parte
centrale dei filetti e poi, usando un coltello ben affilato, rifilateli,
rimuovendo la parte di pelle sui bordi che, normalmente, è più spessa e meno
gradevole, sia alla vista che al gusto.
Rimuovete
infine la parte più scura della polpa, quella vicino alle interiora, che ha un
sapore piuttosto forte e amaro.
Mettete
i filetti di pesce sul tagliere, con la pelle rivolta verso il basso e, usando
un coltello ben affilato e con la lama non troppo piccola, separate la polpa
dalla pelle, cosa che potrete fare con tagli progressivi, ognuno volto a separare
un pezzo della polpa.
Date
una pulita al tagliere e poi, usando coltello con la lama piuttosto grande e ben affilata, battete la polpa della cernia,
in modo da ridurla alla consistenza che preferite, avendo comunque cura che sia
piuttosto fine.
Mettete
la polpa del pesce in una ciotola, quindi aggiungete due cucchiai di olio
extravergine di oliva, una leggera macinata di semi di coriandolo, un pizzico
generoso di Fior di Sale, dando poi una prima mescolata.
Assaggiate
per valutare il corretto equilibrio di sapori, correggete se necessario, quindi
coprite la ciotola con un pezzo di pellicola trasparente e mettetela in
frigorifero.
Procedete
ora con la preparazione del brodo, mettendo gli scarti della cernia, testa e
lisca centrale, in una casseruola, insieme a un litro e mezzo d'acqua, alla
mezza carota e alla mezza cipolla, portando poi sul fuoco.
Portate
a bollore leggero e fate andare, con il coperchio e a fiamma minima, per circa
un’ora, salando il brodo solo verso la fine della cottura, per evitare che
l'evaporazione dell'acqua accentui quella che all'inizio vi sarebbe sembrata
una giusta sapidità.
Quando
il brodo è pronto, regolatelo definitivamente di sale e filtratelo per
eliminarne tutti i residui, filtrando anche quello di asparagi, che avete
preparato in precedenza, mettendo poi entrambi i brodi, nella proporzione
50/50, in una casseruola.
Bene,
tutti gli ingredienti sono pronti e potete ora procedere con la preparazione
del risotto, per prima cosa riportando a bollore leggero il mix di brodo, in
modo che sia alla giusta temperatura per la cottura del riso.
Prendete
poi la casseruola dove cuocerete il riso e portatela sul fuoco, a fiamma media
e, quando la casseruola sarà calda, ma non bollente, unite il riso e fatelo tostare per qualche minuto - la
tostatura è completa quando i chicchi sono diventati quasi trasparenti -
girando continuamente in modo che tutti i chicchi sentano il calore.
Cominciate
poi ad aggiungere il brodo, inizialmente in quantità maggiore e poi sempre più
misurata, in modo da non correre il rischio di trovarvi con il riso cotto e una
quantità eccessiva di liquido.
Ricordatevi
che il riso, durante la cottura, deve essere girato il meno possibile, per
evitare di traumatizzarne i singoli
chicchi, cosa che aumenterebbe il rilascio di amido, cosa che invece dovrà
farsi solo durane la mantecatura, fase nella quale, invece, dovrete girare con
una certa energia.
Più
o meno a metà cottura del riso, preparate i piatti, mettendo sul loro fondo la tartare di cernia - ricordatevi di
tirarla fuori dal frigorifero una mezz’ora prima - formando uno strato
piuttosto sottile, direi di circa mezzo centimetro di spessore, possibilmente
dandogli una forma regolare, ad esempio usando un coppapasta circolare, come potete vedere
dalla foto che segue.
Portate
a cottura il riso, quindi spegnete e aggiungete immediatamente l’’ajo,ojo e peperoncino’, preso
direttamente dal freezer, mescolando energicamente fino a quando non si sarà
sciolto, amalgamandosi perfettamente con il risotto, dandovi al contempo una
bella e cremosa mantecatura.
Fate
risposare per trenta secondi, con il coperchio, quindi impiattate, disponendo delicatamente
il risotto nei piatti, in modo che copra completamente le tartare, aggiungendo la polvere di asparagi, nella configurazione
che preferite, completando poi con i petali
di pomodoro.
Guarnite
come più vi piace, poi di corsa in tavola, per evitare che il risotto si
asciughi.
Thank you for posting.
RispondiEliminaEavestrough Installation