Piatto essenziale, che mette al centro la pasta in quanto
tale e utilizza, oltre a essa, solo due altri ingredienti, utilizzati a crudo,
senza cotture preventive e senza l’aggiunta di aromi o condimenti, se si
eccettua una piccola quantità di sale in uno dei due e un paio di cucchiai di
olio extravergine.
La base, ovviamente, sono le linguine - ho utilizzato
quelle del pastificio Girolomoni -
che ho condito utilizzando un’acqua di pomodoro ricavata dai pomodori
casalino e il latte di burrata, o meglio quella della stracciatella che si trova al suo interno.
Acqua di pomodoro e latte di burrata, come vi dicevo, li
ho utilizzati a crudo, nel senso di
averli uniti alla pasta solo al momento della mantecatura, aggiungendo
solamente un poco di olio extravergine di oliva e, naturalmente, l’acqua di
cottura della pasta.
Giusto come elementi di guarnizione, ho poi aggiunto
qualche pomodoro ciliegino, leggermente saltati in padella, solamente dal lato
tagliato, e una fogliolina di basilico. Entrambi gli elementi sono, appunto,
solo di guarnizione e possono quindi essere tranquillamente eliminati.
Tutto qui, per un piatto veloce da preparare -
praticamente il tempo totale è quello necessario a cuocere la pasta - che
richiede giusto un minimo di attrezzatura, dato che per ricavare l’acqua di
pomodoro vi servirà una centrifuga
o un estrattore
per succhi.
Chiudo con una nota sul latte di burrata, per il quale
l’ideale sarebbe comprare direttamente la stracciatella, quelle sfusa, in modo da farsi aggiungere una
quantità di latte maggiore di quella usuale.
Tenete infatti presente che, ad esempio se usate una
burrata, il latte che ne ricaverete è decisamente poco, cosa che vi obbligherà
a comprarne un certo numero - a naso direi almeno una grande per ogni due
porzioni - anche se non credo sia un grande problema mangiarsele, poi.
Ingredienti (per 4 persone)
Per la pasta
- Tre etti e venti di linguine
- Tre etti di pomodori casalino (o, comunque, rossi e maturi)
- Un etto e venti di latte di burrata
- Quattro cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale marino grosso
- Pepe nero
Per l’eventuale guarnizione
- Dodici pomodori ciliegino
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
- Quattro foglioline di basilico
- Sale marino
Per prima cosa ricavate il latte delle burrate,
aprendole, estraendone la stracciatella interna, che metterete in un ampio
colino, meglio se a maglie fitte, poggiandolo poi sopra a una ciotola, in modo
che il latte possa colare e
raccogliersi, cosa che sarà più rapida se, ogni tanto, muoverete la stracciatella in modo da facilitare il rilascio del
latte.
Tanto che il latte si separa dalla stracciatella, e se
avete deciso di usarli, preparate i pomodorini per la guarnizione, lavandoli e
tagliandoli a metà.
Prendete un padellino anti-aderente, ungetelo leggermente
con un cucchiaio d’olio extravergine, portatelo sul fuoco, a fiamma bassa e,
quando l’olio è caldo, ma non bollente, unite i pomodorini, in modo che la
parte tagliata sia a contatto con il fondo del padellino.
Fate rosolare, senza toccare i pomodorini, per circa cinque
minuti, sempre a fiamma bassa, fino a quando la parte tagliata non si sarà
leggermente colorita per effetto della rosolatura, quindi spegnete la fiamma e
trasferite i pomodorini in un piatto, con la faccia rosolata verso l’alto,
salandoli leggermente.
Tornate alla stracciatella e, quando il latte è quasi del
tutto raccolto, mettete sul fuoco l’acqua per la pasta - che sia abbondante, mi
raccomando - salandola (io la salo sempre subito, più che altro per evitare di
scordarmi di farlo dopo) e, tanto che raggiunge il bollore, proseguite con la
preparazione del condimento.
Aspettate che l’acqua raggiunga il bollore, quindi unite
la pasta, facendola cuocere, mantenendola bene al dente, dato che per questa
preparazione la mantecatura sarà un po’ più lunga del normale.
Tanto che la pasta è in cottura, preparate l’acqua di
pomodoro, per la quale laverete per bene i pomodori e poi, usando la centrifuga
o l’estrattore
per succhi, ne ricaverete il
succo, raccogliendolo in una ciotola o in una tazza e poi regolandolo di sale.
Prendete una padella, sufficientemente ampia da poter
contenere la pasta per la mantecatura finale, aggiungeteci quattro cucchiai
d’olio extravergine e poi, quando manca giusto un minuto alla cottura della
pasta, portatela sul fuoco.
Quando le linguine sono cotte - ricordatevi, che siano
ben al dente - prendetele direttamente dalla pentola usando un forchettone e unitele
nella padella con l’olio extravergine.
Aggiungete nella padella il latte della stracciatella e
l’acqua di pomodoro - regolatevi su una quantità pari a quella del latte -
quindi aggiungete un mestolo dell’acqua di cottura della pasta, alzate la
fiamma al massimo e procedete con la mantecatura, interrompendola quando il
fondo, per effetto della completa evaporazione dell’acqua residua, sarà
diventato cremoso.
Impiattate velocemente, per evitare che la pasta si asciughi, guarnendo con i pomodorini e
con le foglie di basilico.
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