Altro titolo criptico, per un piatto assai sperimentale,
dato che l’ho preparato anche con l’obiettivo di provare alcune idee che mi
erano venute, idee che vanno nella direzione di utilizzare cotture sempre più
blande o non utilizzarle affatto.
Il titolo è criptico, dicevo, ma ha la sua
giustificazione, visto che la presenza del polpo è effettivamente celata,
realizzandosi nel fatto che la cottura del baccalà, a bassa temperatura - 58°
per trenta minuti - è stata fatta in vaso, immergendolo nel liquido rilasciata
dal polpo durante la sua cottura in pentola a pressione, liquido responsabile
anche del particolare colore assunto a fine cottura dal baccalà.
Con lo stesso liquido del polpo, ho anche preparato una
maionese, procedendo come per la maionese tradizionale (la maionese, lo ricordo, è
un'emulsione stabile di proteine e grassi, per cui si può usare, al posto delle
uova, qualsiasi liquido che abbia un
contenuto significativo di proteine).
Naturalmente, come è facile intuire, vi servirà il
liquido rilasciato durante la cottura di un polpo, che potrete preparando, nel
modo che preferite, anche un polpo e servirlo come ulteriore pietanza, oppure,
come faccio io, congelare il liquido alla prima occasione utile, in modo da
poterlo utilizzare quando serve.
L’ultima nota sul liquido rilasciato del polpo è che
questo dovrà essere molto intenso,
per cui sarà poco adatta una cottura del polpo in pentola, con molta acqua, che
vi darebbe un liquido troppo diluito e poco adatto, in particolare, per la
preparazione della maionese. Decisamente più adatta, quindi, una cottura in
pentola a pressione, con l’aggiunta di non più di mezzo mestolo d’acqua, per un
liquido che, a fine cottura, sarà ricco di sostanza
e di profumi.
Ad accompagnare ulteriormente il piatto, in aggiunta alla
maionese, una gelatina di pomodoro,
lavorata totalmente a freddo e addensata usando un poco di gomma di xantano, e
una crema di salicornia, cotta in acqua, frullata e, ancora una volta, resa più
densa con la gomma di xantano.
In definitiva, quindi, volendo dare un nome parlante al
piatto, potremmo chiamarlo:
Baccalà cotto a bassa temperatura in acqua di polpo, con
maionese di polpo, gelèe di pomodoro e crema di salicornia
Una nota sull’attrezzatura necessaria, che per questo
piatto non è proprio da tutti i giorni, visto che saranno utili, una centrifuga
per succhi o un estrattore,
un roner,
per la cottura a bassa temperatura - io ho usato l’attrezzatura
che mi regalai tempo addietro - e alcuni biberon
da cucina, per meglio dosare gli elementi cremosi.
Concludo con una nota sulle quantità, specialmente quelle
per gli elementi cremosi, che saranno
in abbondanza rispetto a quelle realmente usate, dato che al di sotto di certi
valori non si può scendere senza comprometterne la lavorazione.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il baccalà
- Quattro etti di baccalà bagnato
- Mezzo litro del liquido rilasciato in cottura dal polpo
- Due cucchiai di olio extravergine di oliva
- Due spicchi d’aglio
- Un cucchiaino di grani di pepe nero
- Quattro foglie di erba cedrina
- Sale marino
Per la maionese di polpo
- Sessanta grammi del liquido rilasciato in cottura dal polpo
- Due etti e mezzo di olio di semi di arachide
- Un cucchiaino di succo di limone
- Sale marino
Per la gelatina di pomodoro
- Due etti di pomodori rossi e maturi
- Gomma di xantano (vedi dopo)
- Sale marino
Per la crema di salicornia
- Un etto di salicornia
- Gomma di xantano (vedi dopo)
- Sale marino
- Pepe nero
Dando per scontato che abbiate già ricavato il liquido
rilasciato in cottura dal polpo, partite con il baccalà, che nel caso fosse
ancora troppo salato, lo metterete a bagno in acqua corrente, cambiandola
spesso, fino a quando il residuo salino non sarà sparito.
Tagliate il baccalà in pezzi regolari, volendo di forma e
dimensione diversa, così da creare un minimo di movimento quando impiatterete.
Vi consiglio, inoltre, di lasciare la pelle al suo posto, dato che
questa ridurrà il rischio che i pezzi di baccalà tendano a rompersi,
soprattutto quando li tirerete fuori dal barattolo, dopo la cottura.
Preparate il barattolo per la cottura, mettendo al suo
interno, sul fondo, due foglie di erba cedrina, la metà dei grani di pepe e uno
dei due spicchi d’aglio, sbucciato e diviso a metà nel verso della lunghezza.
Aggiungete i pezzi di baccalà, cercando di lasciare
pochissimo spazio vuoto tra di essi, poi metteteci la rimanente erba cedrina, i
grani di pepe e il secondo spicchio d’aglio, aggiungendo infine i due cucchiai
d’olio extravergine.
Riempite il barattolo con il liquido del polpo, facendo
in modo che questo copra il baccalà per circa un centimetro, quindi chiudete
ermeticamente il barattolo e mettetelo da parte, a temperatura ambiente,
preferendo il frigorifero solo se l’anticipo rispetto alla cottura è maggiore
delle tre ore e ricordandovi comunque di tirarlo fuori un’ora prima della
cottura, in modo da ridurre lo shock
termico.
Nella foto che segue, ecco il mio barattolo dopo la
chiusura.
Preparate la gelatina di pomodoro, per la quale laverete
per bene i pomodori e poi, usando la centrifuga
o l’estrattore
per succhi, ne ricaverete il succo,
raccogliendolo in una ciotola o in una tazza e poi regolandolo di sale.
Aggiungete la punta di un cucchiaino di gomma di xantano
- mi raccomando, meglio di meno che di più, dato che la sua azione è piuttosto
decisa - mescolando energicamente con una piccola frusta, in modo da
incorporarla per bene.
Ricordatevi che la gomma di xantano non agisce
immediatamente, ma ha bisogno di un poco di tempo per attivarsi, per cui non
abbiate fretta e non aggiungetene altra, aspettando invece una trentina di
minuti per valutarne l’effetto, che dovrà essere tale da addensare il succo,
fino a farlo diventare leggermente gelatinoso e stabile.
Nel caso così non fosse, aggiungete un altro poco di
gomma di xantano - sempre poca, mi raccomando - mescolando, aspettando e
valutando il risultato, fino a ottenere la consistenza desiderata. Sembra un
procedimento lungo e noioso, ma è meglio avere pazienza che rovinare il
risultato finale, anche considerando che tanto più farete pratica con la gomma
di xantano, tanto più celermente procederete.
Quando il risultato vi soddisfa, e se lo avete, mettete
la gelatina in un biberon da cucina, possibilmente
uno che abbia un foro di uscita non troppo stretto, così che poi sia facile
dosarla nei piatti.
Ora la crema di salicornia, prendendo da questa solo i
rametti e le punte più tenere, pesandole alla quantità indicata e poi
bollendola in acqua leggermente salata, fino a quando non diventerà ben
morbida, cosa che dovrebbe richiedere circa una ventina di minuti da quando
l'acqua riprenderà il bollore.
Tanto che la salicornia va, prendete una ciotola bella
grande e riempitela con acqua freddissima, magari aggiungendo anche del
ghiaccio o, se non l'avete, mettendo preventivamente la ciotola con l'acqua nel
frigorifero.
Quando la salicornia è cotta, prelevatela con un mestolo
bucato - non buttate l’acqua di cottura, che vi servirà per regolare la densità
- e travasatela nell’acqua ghiacciata, in modo da mantenerne il suo bel colore
verde brillante, poi scolatela e fatela asciugare.
Fate freddare anche l’acqua di cottura - se la usaste
calda vanificherete l’aver raffreddato la salicornia - quindi mettete la salicornia
nel bicchiere del frullatore, tradizionale o a immersione,
insieme a un mestolo della sua acqua di cottura, poi fate andare il frullatore
alla massima velocità.
Regolate di sale e poi, usando un colino
a maglie fitte o un setaccio,
setacciate il liquido di salicornia - la salicornia è piuttosto coriacea, per
cui vedrete che i residui non saranno pochi - in modo da ottenere un composto
perfettamente liscio.
Procedete ora come avete fatto per la gelatina di
pomodoro, unendo la gomma di xantano per gradi, aspettando che si attivi e poi
valutando il risultato e, nel caso, aggiungendone ancora.
Quando anche la crema di salicornia è alla giusta
densità, mettetela in un biberon da cucina, con le stesse caratteristiche di
quello già utilizzato per la gelatina di pomodoro.
Infine, come ultima operazione prima della cottura del
baccalà, la maionese, che io ho preparato con il metodo rapido, per il quale vi servirà necessariamente un frullatore
a immersione, qui decisamente più adatto rispetto a uno tradizionale.
Mettete il liquido prodotto dal polpo nel bicchiere del
frullatore, quindi aggiungete l’olio di semi di arachide, il succo del limone e
un pizzico di sale.
Immergete il frullatore a immersione nel bicchiere,
quindi avviatelo alla massima velocità - qui serve un minimo di perizia -
tenendolo fermo fino a quando, dalla base delle lame, non vedrete uscire una
sorta di filamenti, che altro non
sono che l’effetto dell’emulsione del liquido del polpo con l’olio.
A questo punto cominciate a sollevare lentamente il
frullatore e vedrete che l’emulsione lo seguirà
verso l’alto. Mentre sollevate il frullatore, fate dei leggeri movimenti
oscillatori, facendo salire il frullatore, abbassandolo per non più di un
centimetro, per poi riprendere la salita.
Se siete stati bravi, quando arriverete alla sommità del
composto in lavorazione, vedrete che la maionese sarà pronta. Più facile a
farsi che a spiegarlo, direi. Nel caso così non fosse, potete naturalmente
lavorarla ancora, sempre con movimenti oscillatori verticali del frullatore.
Quando la
maionese è pronta, mettetela nel solito biberon da cucina.
Procedete ora con la cottura del baccalà, portando per
prima cosa l’acqua di cottura alla temperatura di 58° - la quantità d’acqua
dovrà essere tale da raggiungere il bordo inferiore del tappo del barattolo, in
modo che questo rimanga stabile e non tenda a galleggiare - e poi immergendoci
il barattolo.
Fate cuocere per trenta minuti - nel caso di cotture in
barattolo, il tempo necessario è leggermente maggiore delle cotture sottovuoto,
nel sacchetto, dato che il calore deve prima trasmettersi al liquido - quindi
togliete il barattolo dall’acqua.
Aprite il barattolo, scolate via il liquido di cottura e
poi estraete i pezzi di baccalà con molta delicatezza, mettendoli sul tagliere
e poi eliminandone la pelle, cosa che farete, sempre con attenzione, con
l’aiuto di un coltellino.
Asciugate i pezzi di baccalà con qualche foglio di carta
da cucina e poi, sempre con delicatezza, ungeteli con un velo d’olio - potete
usare le dita o un pennellino in silicone
- quindi assaggiatene un pezzetto e valutate se dargli una leggera salatura,
usando del sale marino, cosa che però non dovrebbe servire, dato che il liquido
del polpo ha già una sua sapidità naturale.
Procedete con l’impiattamento, disponendo i pezzi di
baccalà al centro dei rispettivi piatti e poi disponendo tutti gli elementi
cremosi, seguendo la vostra ispirazione artistica del momento, ma senza
esagerare nella quantità, dato che questi sono solo un accompagnamento.
da leccarsi i baffi!!!
RispondiEliminagrazie, ho inserito il link di questa delizia nel mio post, grazie grazie