Ricetta essenziale e, per dirla all’inglese, con una
preparazione decisamente plain, visto
che, con l’eccezione dell’olio extravergine di oliva e di un poco di sale
marino, altri condimenti non ce ne sono e, per di più, tutte le cotture sono
altrettanto essenziali e rispettose degli ingredienti.
Il baccalà è cotto sottovuoto a 57° - il sistema che uso
è quello di Fresh
Meal Solutions - con eccellenti risultati per quanto riguarda la
morbidezza e il mantenimento dei succhi, e poi condito solamente con un filo di
olio extravergine, senza aggiungere sale ma sfruttando la sua sapidità
naturale.
Le verdure le ho invece cotte velocemente in acqua a
bollore, leggermente salate, con tempi variabili tra i due minuti e mezzo e i
tre e mezzo, a seconda della specifica verdura, e poi condite, ancora una volta
solamente con olio extravergine e sale marino.
Infine, per avere una nota acida, ho previsto l’acqua di
pomodoro, ricavata dai pomodori
casalino utilizzando una centrifuga
per succhi, utensile fondamentale per tale operazione e che, ovviamente, può
essere sostituito con un estrattore.
Tutto qui, per un piatto direi assolutamente leggero e
dietetico, che come dicevo rispetta gli ingredienti e che fonda solla loro
qualità e freschezza la sua ragion d’essere.
Ingredienti (per 4 persone)
Per il baccalà
- Due etti di baccalà bagnato
- Olio extravergine di oliva
- Sale marino (opzionale)
Per l’acqua di pomodoro
- Tre etti di pomodori casalino (o, comunque, rossi e maturi)
- Sale marino
Per le verdure croccanti
- Una carota gialla
- Una zucchina romanesca
- Un piccolo broccolo siciliano
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
- Sale marino
Veloce premessa sul baccalà, che nel caso fosse ancora
troppo salato, metterete a bagno in acqua corrente, cambiandola spesso, fino a
quando il residuo salino non sarà sparito.
Terminata la breve premessa, partite con la preparazione
delle verdure, prendendo per prima cosa una ciotola bella grande e riempiendola
con acqua freddissima, magari aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete,
mettendo preventivamente la ciotola con l'acqua nel frigorifero.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata -
vi dico subito che io ho cotto tutte le verdure nella stessa acqua, cosa che
potrebbe far storcere la bocca ai puristi - e nel frattempo preparate le
verdure, sbucciandole laddove vada fatto.
La carota e la zucchina la taglierete a dadini,
possibilmente tutti della stessa dimensione, direi poco meno di un centimetro
di lato, mentre del broccoletto prenderete le cimette, cercando di separarle in
modo che non siano troppo grandi e, possibilmente, tutte di dimensione simile.
Cuocete le verdure, un tipo per volta e per il tempo
strettamente necessario ad ammorbidirle leggermente, lasciandole però ben
croccanti, partendo con quelle dal sapore più delicato e finendo con quelle dal
sapore deciso, in modo che l’acqua di cottura non prenda subito un sapore che
potrebbe contaminare le verdure
successive.
Nel mio caso, ho cotto, nell’ordine, le zucchine, la
carota gialla e infine i broccoletti e, come tempo di cottura, sono andato dai
due minuti e mezzo per le zucchine e i broccoletti, ai tre e mezzo per le
carote.
Ogni volta che una verdura è pronta, scolatela con un
mestolo bucato e travasatela direttamente nell’acqua ghiacciata, facendola
freddare in modo da interromperne la cottura e fissarne il colore, quindi scolatela e fatela asciugare per bene.
Quando le verdure sono ben asciutte, riunitele in una
piccola ciotola e conditele con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva e un
pizzico di sale, ricordando che la salatura sarebbe meglio farla sempre
all’ultimo momento, per ridurre l’effetto disidratante del sale.
Preparate l’acqua di pomodoro, per la quale laverete per
bene i pomodori e poi, usando la centrifuga
o l’estrattore
per succhi, ne ricaverete il succo,
raccogliendolo in una ciotola o in una tazza e poi regolandolo di sale.
Se avete un biberon da
cucina, usatelo per metterci l’acqua di pomodoro, in modo che sia poi più
facile dosarla e anche agitarla,
visto che, come vedrete, il succo ricavato tenderà a separarsi in due, con
l’acqua vera e propria che salirà in superficie, mentre il pomodoro rimarrà sul
fondo.
Nel caso ve ne avanzasse dopo la preparazione del piatto,
tenete presente che l’acqua di pomodoro si conserverà in frigorifero per una
settimana e più.
Ora è il momento della cottura del baccalà, operazione
che dovrete fare all'ultimo momento, in modo che il pesce non debba aspettare
dopo la cottura, cosa che lo renderebbe asciutto e meno gradevole.
Mettete il baccalà sul tagliere e tagliatelo in pezzi
regolari, lasciando al suo posto la pelle, cosa che aiuterà a mantenere integri
i pezzi durante la cottura, evitando che tendano a sfaldarsi.
Mettete i pezzi di baccalà nel sacchetto - mi raccomando,
verificate che i sacchetti che usate siano resistenti al calore e, quindi,
adatti alla cottura - quindi fate il sottovuoto, seguendo le istruzioni della
vostra macchina.
Portate l'acqua per la cottura alla temperatura di 57°,
quindi immergetevi il sacchetto, facendo cuocere per venti minuti, dopo di che togliete
il sacchetto dall'acqua, mettetelo sul tagliere e apritelo, facendo uscire il
liquido che si è prodotto in cottura.
Estraete con molta attenzione i pezzi di baccalà,
considerando che la loro struttura interna li rende particolarmente esposti alla
rottura, mettendoli in un piatto e ungendoli in superficie con un velo di olio
extravergine.
Assaggiate un pezzetto di baccalà e valutate se sia o
meno il caso di salarlo leggermente, quindi eliminate delicatamente la pelle e
finalmente procedete con l'impiattamento.
Mettete per prima un poco di acqua di pomodoro sul fondo
di ciascun piatto, facendo in modo che questa formi uno strato di poco meno di
mezzo centimetro di spessore, quindi disponete al centro i pezzi di baccalà,
volendo impilandone più d’uno, a
seconda di quanto spesso è il pezzo dal quale siete partiti.
Completate con le verdure croccanti, disponendole in modo
fintamente ordinato, in modo che
siano ben bilanciate e alternate in ciascun piatto.
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