Si, lo so, questa non è una ricetta, ma più un modo di
giocare con gli ingredienti, cosa che comunque per me fa parte della cucina,
almeno della sua parte sperimentale, necessaria se non ci si vuole fossilizzare
sempre sulle stesse proposte.
Il gioco, quindi, è nato con la carne, un girello di
manzo, che ho fatto marinare per trentasei ore nel succo d’arancia, nel quale
ho messo anche qualche rametto di timo fresco, per un risultato molto
interessante in termini di consistenza e masticabilità,
con la carne in uno stato di crudo-non crudo molto particolare.
Dopo la marinatura, ho condito la carne solamente con
olio extravergine d’oliva, sale marino alle erbe - ho usato quello della salina
Macchiareddu, in Sardegna - e un pizzico di pepe di Sichuan,
più delicato rispetto al pepe tradizionale.
Ho poi usato le verdure, rape bianche e patate rosse,
tagliate in piccole rondelle - qui vi
serviranno dei coppapasta di piccolo
diametro - e fritte in olio di semi di arachide giusto per pochi minuti, in
modo da renderle morbide, ma senza quella doratura spinta, tipica della
frittura.
Sempre per quanto riguarda le verdure, ho anche preparato
una mousse di cavolo nero, cuocendolo in acqua a bollore e poi lavorandolo
solamente con l‘acqua di cottura e giusto un cucchiaio di olio extravergine,
addensando infine il composto con la gomma di xantano.
Per quanto riguarda la frutta, invece, oltre ai
pistacchi, usati semplicemente così come sono, ho fatto un’altra mousse, sempre
usando la gomma di
xantano, ma usando la mela annurca e lo zenzero, mousse che rappresenta la
parte acida del piatto.
Insomma, per concludere, un piatto strano e servito in
modo particolare, che però è adatto per una sorta di aperitivo di benvenuto,
visto che si può consumare tranquillamente con le mani, in piccolissime
monoporzioni.
Ingredienti (per 4/6 persone)
Per il girello marinato
- Un etto di polpa di filetto di manzo
- Un’arancia
- Quattro piccoli rametti di timo fresco
- Due cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale alle erbe
- Pepe di Sichuan
Per la mousse di mela e zenzero
- Una mela annurca
- Quindici grammi di radice di zenzero
- Un cucchiaino di succo di limone
- Gomma di xantano (vedi dopo)
- Sale marino
Per la mousse di cavolo nero
- Un cespo di cavolo nero
- Un cucchiaio di olio extravergine di oliva
- Gomma di xantano (vedi dopo)
- Sale marino
Per le verdure fritte
- Due rape bianche
- Una patata rossa piuttosto grossa (o due piccole)
- Olio di semi d’arachide
- Sale marino
Per tutto il resto
- Una ventina di pistacchi già sgusciati, non salati
- Un rametto di timo fresco
Partite ovviamente, e con il dovuto anticipo, con la
carne, che come già detto dovrà marinare per trentasei ore.
Eliminate dal girello ogni traccia di grasso, quindi
pesatene la polpa alla quantità indicata e tagliatela progressivamente, fino a
ottenere dei piccoli cubetti, di circa mezzo centimetro di lato.
Prendete un recipiente che possa essere chiuso
ermeticamente e di dimensione tale che i cubetti di carne possano starci senza
spreco di spazio e con al più un doppio strato.
Mettete la metà del timo sul fondo del contenitore, poi
unite la carne e infine il rimanente timo, quindi spremete il succo
dall’arancia - se avete uno spremiagrumi adatto, fatelo direttamente nel
contenitore con la carne - in quantità tale da ricoprire i cubetti di carne per
almeno mezzo centimetro.
Chiudete il recipiente con il suo coperchio, mettetelo in
frigorifero e dedicatevi alle due mousse, che potranno anch’esse riposare in
frigorifero in attesa di essere usata.
Partite con la mousse di cavolo nero, prendendo per prima
cosa una ciotola bella grande e riempiendola con acqua freddissima, magari
aggiungendo anche del ghiaccio o, se non l'avete, mettendo la ciotola con
l'acqua nel frigorifero.
Lavate il cavolo nero, quindi separate la parte verde
delle foglie del cavolo nero dalla loro costa centrale, molto dura, staccando
leggermente la parte tenera dalla costa e poi, facendo scorrere il tutto nel
palmo della mano chiuso, completando la separazione. Se la spiegazione non vi è
chiara, potete guardarvi questo
video, che spiega per bene il procedimento.
Portate a bollore abbondante acqua leggermente salata e,
quando bolle, tuffateci le foglie di cavolo nero, facendole cuocere fino a
quando non saranno ben morbide, cosa che dovrebbe richiedere almeno una decina
di minuti, dato che il cavolo è piuttosto coriaceo.
Quando le foglie sono pronte, scolatele usando un mestolo
bucato, travasandole direttamente nell'acqua ghiacciata, in modo da, come si
dice in gergo, fissarne la clorofilla
e mantenerne quindi i loro colori, quindi scolatele.
Prendete una tazza dell’acqua di cottura delle foglie,
quantità più che sufficiente per dare la giusta densità alla crema, e fatela
freddare, dato che se la usaste a caldo vanifichereste l’effetto di aver
freddato le foglie.
Mettete le foglie nel bicchiere del frullatore
tradizionale o a immersione,
poi aggiungete un mestolo scarso della loro acqua di cottura e un cucchiaio di
olio extravergine di oliva, quindi fate andare il frullatore alla massima
velocità, fino ad ottenere una crema fluida e senza residui solidi, che
assaggerete e nel caso regolerete di sale.
Usando un colino
a maglie fitte o un setaccio,
setacciate il composto appena ottenuto - il cavolo nero è tale che vi avrà
lasciato un bel po’ di residui - in modo da ottenere un composto perfettamente liscio.
Aggiungete ora la punta di un cucchiaino di gomma di
xantano - mi raccomando, meglio di meno che di più, dato che la sua azione è
piuttosto decisa - mescolando energicamente con una piccola frusta, in modo da
incorporarla per bene.
Ricordatevi che la gomma di xantano non agisce
immediatamente, ma ha bisogno di un poco di tempo per attivarsi, per cui non
abbiate fretta e non aggiungetene altra, aspettando invece una trentina di
minuti per valutarne l’effetto, che dovrà essere tale da addensare il composto
fino a farlo diventare leggermente gelatinoso e stabile.
Nel caso così non fosse, aggiungete un altro poco di
gomma di xantano - sempre poca, mi raccomando - mescolando, aspettando e
valutando il risultato, fino a ottenere la consistenza desiderata. Sembra un
procedimento lungo e noioso, ma è meglio avere pazienza che rovinare il
risultato finale, anche considerando che tanto più farete pratica con la gomma
di xantano, tanto più celermente procederete.
Quando il risultato vi soddisfa, e se lo avete, mettete
la mousse in un biberon da cucina - decisamente consigliato per questa
preparazione - possibilmente uno che abbia un foro di uscita non troppo
stretto, così che poi sia facile dosarla nei piatti.
Dopo quella di cavolo nero, dedicatevi a quella di mela e
zenzero, usando la centrifuga
o l’estrattore
per estrarne i rispettivi succhi, che raccoglierete in un unico contenitore, aggiungendo poi il cucchiaino di succo di limone.
Analogamente a quanto fatto per la mousse di cavolo nero,
unite progressivamente la gomma di xantano fino al raggiungimento della giusta
densità e, di nuovo, mettete possibilmente la mousse in un biberon da cucina.
Tornate alla carne e, trascorso il tempo dalla sua
marinatura, scolatela e asciugatela per bene con qualche foglio di carta da
cucina, quindi raccoglietela in una ciotola e conditela con l’olio extravergine
di oliva e il sale alle erbe e un pizzico di pepe di Sichuan, mescolando per
bene in modo che l’olio bagni per bene ogni singolo cubetto.
Mettete la carne momentaneamente da parte e dedicatevi
alle rape e alle patate, che prima sbuccerete, poi taglierete in fette di circa
mezzo centimetro di spessore, dalle quali infine ricaverete, usando un
coppapasta circolare del diametro di un centimetro, massimo un centimetro e
mezzo, delle rondelle come quelle mostrate nella foto.
Prendete un piccolo padellino adatto alla frittura - io
normalmente uso un wok di medie
dimensioni - metteteci l’olio di semi di
arachide, in quantità tale da formare uno strato profondo almeno un paio di
centimetri, portandolo sul fuoco, a fiamma media.
Quando l’olio è a 160° - se non lo avete, direi che è
giunto il momento di comprarvi un termometro
digitale - tuffateci le rondelle di rape e patate e fatele friggere, come
già vi dicevo all’inizio, giusto il tempo che si ammorbidiscano e diventino
croccanti all’esterno - direi che la cosa dovrebbe richiedere circa tre minuti
- ma senza che comincino a scurirsi, soprattutto le rape.
Scolate rape e
patate e mettetele in un piatto, sul quale avrete messo qualche foglio di carta da cucina o per frittura,
in modo che l'olio in eccesso possa essere assorbito, quindi salatele in
superficie.
Fate appena intiepidire le rondelle di verdure, quindi
mettetele sul piano di lavoro e, su ciascuna di esse, mettete prima un poco di
mouse di cavolo nero e, sopra di essa, un cubetto di carne, che rimarrà in
posizione per effetto della collosità naturale della mousse.
Disponete le rondelle nei piatti o nel piatto da portata,
quindi completate con la mousse di mela annurca e zenzero, con i pistacchi
sgusciati e con qualche fogliolina di timo.
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