Il freddo non accenna a diminuire e io lo combatto con le
zuppe…
Per questa ricetta ho scelto le cicerchie, un legume
a lungo tempo quasi dimenticato, che però recentemente sta tornando sulle
tavole, i broccoletti, che con il loro retrogusto leggermente amaro creano un
bel contrasto e, per finire, l’orzo perlato.
I broccoletti li ho saltati con olio extravergine, aglio
e peperoncino, facendoli poi appassire lentamente, quel tanto che basta a
renderli più morbidi, ma ancora con un buon residuo di croccantezza, dato che
le verdure a men piace sentirle sotto ai denti.
Ho poi unito le cicerchie, preventivamente ridotte in
crema usando la loro acqua di cottura - ne ho lasciate alcune intere, in modo
che fossero visibili nella zuppa - unendo poi, a bollore raggiunto, l’orzo
perlato, che ho fatto cuocere in modo passivo, a fuoco spento e girando di
tanto in tanto.
Infine, prima di servire, con la zuppa già nei piatti, ho
aggiunto del parmigiano, che ho fatto in parte sciogliere usando un caramellizzatore, in modo da renderlo più cremoso.
Ingredienti (per 4/6 persone)
- Tre etti di cicerchie secche
- Tre etti di broccoletti
- Due etti di orzo perlato
- Due cucchiai di parmigiano reggiano
- Un pezzetto di peperoncino
- Uno spicchio d'aglio
- Sei cucchiai di olio extravergine di oliva
- Sale marino grosso
- Pepe nero
Con il dovuto anticipo, mettete le cicerchie a bagno in
abbondante acqua fredda, dove la lascerete per almeno dodici ore, considerando
che questo legume è particolarmente tenace.
Trascorso il tempo dell’ammollo, scolate le cicerchie,
eliminate quelle eventualmente rovinate e mettetele in una pentola, coperte da
abbondante acqua fredda, senza aggiungere odori, visto che per questa
preparazione le cicerchie devono essere in
purezza.
Non salate l'acqua subito, dato che la sua evaporazione
durante la cottura avrebbe l'effetto di aumentare la concentrazione salina,
rischiando di darvi delle cicerchie eccessivamente salate.
Portate la pentola sul fuoco, a fiamma media e con il
coperchio, e quando l'acqua raggiunge il bollore, abbassate la fiamma e fate
cuocere le cicerchie fino a quando non saranno molto tenere, cosa che dovrebbe
richiedere, dal momento del bollore, almeno un’ora e mezza, salandole dopo
circa un’ora.
Nel caso preferiste usare la pentola a pressione - io
ultimamente la uso quasi sempre - salate ovviamente subito l’acqua e calcolate
quarantacinque minuti a partire dal raggiungimento della pressione.
Quando le cicerchie sono pronte, spegnete la fiamma e
fatele intiepidire nella loro acqua, quindi usando un mestolo bucato,
travasatene i 3/4 nel bicchiere frullatore, tradizionale o a immersione,
aggiungendo due mestoli della loro acqua di cottura, mentre le cicerchie
rimanenti le metterete in una ciotola, sempre coperte dalla loro acqua di
cottura.
Fate andare il frullatore alla massima velocità, fino a
ridurre le cicerchie in una crema fluida e senza più alcun residuo, che
assaggerete per valutarne la sapidità.
Tenete presente che la densità della crema dovrà essere
piuttosto ridotta, dato che poi ci dovrete cuocere l’orzo, che ovviamente
assorbirà parte dell’acqua della crema, motivo per cui vi suggerisco, per
precauzione, di tenere da parte la rimanente acqua di cottura, in modo da
poterla usare nel caso servisse.
Pendete i broccoletti, eliminatene la parte più dura dei
gambi, tenendo sia le foglie che le cimette, quindi tagliateli grossolanamente,
usando un coltello con la lama grande e affilata, riducendo nel caso quelle
cimette che dovessero essere troppo grandi.
Prendete una casseruola, ampia abbastanza da poter
contenere tutta la zuppa, metteteci sei cucchiai di olio extravergine e un
pezzetto di peperoncino, tritato sommariamente e per il quale vi regolerete in
base al vostro amore per il piccante
Sbucciate lo spicchio d’aglio e, usando una grattugia a
lama fine, come ad esempio questa
della Microplane, grattugiatelo direttamente nella casseruola, ottenendo
quasi una sorta di poltiglia.
Portate sul fuoco, a fiamma media e fate soffriggere
l’aglio per una ventina di secondi - l’aglio grattugiato tende a bruciarsi
piuttosto rapidamente - quindi unite i broccoletti, facendoli saltare per circa
cinque minuti, quindi coprite con il coperchio, abbassate la fiamma e fate
stufare per altri dieci minuti.
Unite la crema di cicerchie, fate riprendere il bollore, quindi
unite l’orzo perlato, fate nuovamente riprendere il bollore, quindi chiudete
con il coperchio, spegnete la fiamma e avviate la cottura passiva, durante la
quale ogni tanto mescolerete il tutto, assaggiando verso metà cottura, per
valutare la sapidità della zuppa.
Per quanto riguarda la densità finale, molto dipenderà
dal vostro gusto, potendo ottenere una zuppa molto ferma, oppure più liquida, quasi fosse una minestra, motivo per
cui, come vi dicevo più sopra, tenete da parte tutta l’acqua di cottura delle
cicerchie, così da poterla usare alla bisogna.
Tenete anche presente che il tempo di una cottura passiva
non differisce di molto da quello di una cottura tradizionale, per cui
regolatevi in modo che l’orzo sia a cottura poco prima di servire la zuppa, per
evitare che questo tenda a cuocersi troppo.
Quando il tempo di cottura è trascorso, togliete il
coperchio, unite le cicerchie intere tenute da parte, date una generosa
macinata di pepe nero, una bella mescolata e procedete con l’impiattamento.
Distribuite il parmigiano su ciascuna porzione e poi,
usando il caramellizzatore, fiammeggiatolo leggermente, in modo che comincia a
sciogliersi, senza però prendere colore.
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